Capaccio Paestum: spettacolo “Stasera in scena…BusCaMo? – Buscaglione, Carosone, Modugno: notte di amici di note”.
L’Accademia Magna Graecia & Teatrinedito AMG, in collaborazione con il Comune di Capaccio Paestum presentano
“Stasera in scena…BusCaMo? – Buscaglione, Carosone, Modugno: notte di amici di note”.
Lo spettacolo, in prosa e musica, è il quarto appuntamento della XIV edizione della Rassegna Teatrale Estiva “…dal Mito a + ∞”, che si realizza nella Zona Archeologica di Paestum, tra Villa Salati ed il Parco Archeologico.
Questo, nello specifico andrà in scena sabato 7 settembre 2024, alle ore 21.30, in Villa Salati, con ingresso libero.
L’Accademia Magna Graecia di Paestum accoglie l’idea di Mercuzio (attore e cantante) di produrre uno spettacolo musicale che riporti in scena le note di tre straordinari artisti italiani: Fred Buscaglione, Renato Carosone e Domenico Modugno.
Immaginiamoli a Napoli… immaginiamoli a consumare un caffè… immaginiamoli desiderosi di tornare in scena…
Nel perseguire l’ideale dell’Accademia di produrre spettacoli incentrati sia su miti classici che moderni, nonché volti alla valorizzazione di beni storici, archeologici ed ambientali attraverso l’azione teatrale, nasce “Stasera in scena…BusCaMo?”, lo spettacolo che già nell’ironico titolo contiene, oltre che i tre cognomi BUScaglione, CArosone e MOdugno, il timore degli interpreti di portare in scena le tre icone della musica italiana.
“BusCaMo?” ricorda l’intercalare romanesco che lascia intendere che “potremmo prenderle di santa ragione”, mentre è ancora più presente nello spettacolo l’accezione napoletana del termine “ABBUSCARE”.
In napoletano poche parole possono essere interpretate in due modi completamente diversi come avviene con il termine “abbuscare”. Molto usato ancora oggi il suo significato è doppio e dipende prevalentemente dal contesto in cui viene usato.
“Abbuscare da qualcuno” significa prendere una sonora “mazziata”, una buona dose di schiaffi, ad esempio. Non sempre questa “mazziata” è fisica: una squadra di calcio che perde con un ingente numero di reti ha abbuscato, così come per qualunque altra sonora sconfitta.
In generale, quindi, usato in modo intransitivo, implica subire qualcosa di violento o di negativo.
In modo transitivo, invece, significa ottenere, guadagnare qualcosa di positivo.
“Abbuscare qualcosa” implica sempre qualcosa di buono: “mi abbusco lo stipendio”.
In genere, però, abbuscare si usa quasi sempre quando si ottiene qualcosa con molto sforzo, quando, insomma, c’è una vera e propria ricerca di quel vantaggio.
Nel caso dell’artista MERCUZIO, il termine è da intendersi sia nel timore di render merito ai tre straordinari artisti, che nel secondo…abbuscarsi la gioia di un successo e “abbuscarsi qualche spicciolo” per pagare la produzione del prossimo spettacolo!
“Quante volte mi son ritrovato a canticchiare canzoni che non avevano un volto…
avevano però voci distinte, lontane, vicinissime, ben riconoscibili…
e quante volte ancora mi divertivo ad imitarle?
Cosa avevano in comune quelle note e perché superavano il tempo?
La curiosità porta allo studio
Il divertirsi cercando si traduce in un’idea: uno spettacolo di note spettacolari senza età…
Il punto di unione?
Fanno tutte parte di un ricordo indelebile non vissuto ma vivo
non solo lontano, anzi vicinissimo ed attualissimo da raccontare a chi sa, a chi ricorda ed a chi ricorderà!
In un solo spettacolo il sorriso di un incontro tra tre geni indimenticabili:
Fred Buscaglione, Domenico Modugno e Carosone
…ed ecco tornare per loro il “chi è di scena”!
La regola?
Amare per la musica e per il pubblico…
Il successo?
L’immortalità… il divenire inconsapevolmente uniti!
Lo strumento?
La musica ed il suo carico d’amore e suggestione
Il futuro?
Il loro sorriso…
Il punto in comune tra i tre?
Lo scopriremo solo cantando…”
La regia dello spettacolo e la collaborazione ai testi sono di Sarah Falanga, in scena MERCUZIO ed i musicisti Davide Ferrante (batteria), Johnny Dema (pianoforte), Francesco Pop Simone (basso elettrico), Gennaro Schiavo (tromba), con la partecipazione di Milena Cicatiello nel ruolo della “giornalista”.