Nocera Inferiore: Diritto alla Cura “Non smantellate riabilitazione residenziale”, conferenza stampa
Martedì 5 dicembre, ore 10:00 presso la Sala Convegni Luigi Angrisani, via P. de Concilis, conferenza stampa.
Interventi:
Annarita Ruggiero Portavoce Comitato Diritto alla Cura
Carlo Falanga Le Famiglie di Villa dei Fiori
Silverio Sica Avvocato penalista
Antonio d’Angiò Neuropsichiatra
Pietro Antonacchio Capo Dip.to Sanità CISL FP
Gennaro Falabella Segretario provinciale UIL FPL
Bianca Marro Logopedista
Camillo Primicerio Fisioterapista
Gianni Iuliano Sindaco di Bracigliano
Carmine Pagano Sindaco di Roccapiemonte
Raffaele De Prisco Sindaco di Pagani
modera:
Erika Noschese Giornalista
La riabilitazione è una risorsa fondamentale per la sanità pubblica e per la provincia di Salerno, soprattutto nell’ambito delle patologie psichiche, neurologiche e sensoriali.
Nel nostro territorio, infatti, esiste una lunga e radicata tradizione che è un patrimonio sanitario, professionale, civile, occupazionale.
Non a caso la ASL di Salerno è quella con il maggior numero di posti letto per malati psichici, neurologici e sensoriali.
Non a caso da Salerno è partita la mobilitazione che ha portato alla proposta di legge popolare per il diritto alla cura dei malati psichici neurologici e sensoriali, che ha incontrato unanimi consensi e il cui iter di approvazione è in corso alla Regione.
Questo settore fondamentale, che è un’eccellenza e un fiore all’occhiello della ASL, invece di essere valorizzato da due anni è sotto attacco da parte degli uffici preposti della stessa ASL secondo una logica iper burocratica che ignora completamente la realtà dei fatti, i bisogni dei pazienti e del territorio, e perfino la volontà della Regione.
Ciò comporta danni enormi: a) sul piano della cura dei malati e dei diritti dei cittadini; b) sul piano della tutela dei lavoratori in termini di dequalificazione e livelli occupazionali; c) sul piano della tenuta sociale del territorio.
Chiediamo che la ASL cessi politiche distruttive della riabilitazione, e garantisca una adeguata assistenza a quei disabili gravi e gravissimi per i quali si continua a paventare il trasferimento in strutture – le RSA – totalmente inadeguate ad ospitarli e ad assisterli. Chiediamo:
- Sostenere la Legge di iniziativa popolare sul diritto alla cura già all’ordine del giorno del Consiglio Regionale
- Bloccare la “deportazione” in RSA di pazienti di strutture ex art. 26:
a) riconvocare immediatamente le commissioni UVBR contestate in quanto svoltesi in modo irregolare
b) pagare le rette secondo contratto e non come se i pazienti già fossero declassati in RSA
- Attuare la verifica del personale necessario per i malati gravi con il criterio sempre usato, ai sensi del Decreto 154/14, e non utilizzando in modo strumentale il suo allegato A
- Annullare la “commissione Potenziata”, formata da 2 membri, per la sperimentazione sul 90% dei pazienti ricoverati, che di fatto esautora le commissioni UVBR previste per legge.
- Riconoscere la continuità terapeutica come principio fondamentale e intangibile
- Riconoscere l’utilizzo degli educatori in servizio presso le strutture ai sensi del Decreto 154/14.
- Ripristinare 2,2 milioni di euro tagliati alla riabilitazione residenziale/semiresidenziale.
- Utilizzare il non speso del capitolo di bilancio del sociosanitario per coprire il disavanzo del capitolo riabilitazione come avvenuto per il 2020 – 2021. Per il 2022 c’è un sottoutilizzo di 2,4 milioni.
- Garantire omogeneità e univocità di comportamento fra i distretti.
- Redistribuire senza indugio le somme non spese nel residenziale
- La riabilitazione nella ASL Salerno è ormai a un bivio e occorre una mobilitazione forte perché le nostre richieste vengano recepite: se nulla cambia, verrà smantellata, con conseguenze tragiche per cittadini, malati e lavoratori. Se invece verrà rispettata e valorizzata, diventerà ciò che può e deve essere: una straordinaria risorsa sanitaria, sociale, economica, occupazional