Salerno: piscina Vitale, consigliere comunale Avella “Facciamo chiarezza”
Piscina Vitale: facciamo ordine. Va chiarito che i disagi sono il frutto, in buona parte, delle mancate manutenzioni e degli adeguamenti strutturali ed impiantistici non effettuati nei precedenti 15 anni. Dal mio insediamento alla presidenza della Commissione Sport, preso atto di una situazione davvero allarmante, ho lavorato per drenare risorse verso l’impianto che ospita i principali club di pallanuoto cittadini.
Le manutenzioni effettuate hanno quindi tamponato i disagi strutturali e permesso lo svolgimento delle attività agonistiche.
Con i fondi recuperati, le caldaie sono state manutenute seppure il loro continuo utilizzo abbia ultimamente determinato il disagio dell’abbassamento della temperatura di un grado sotto il livello accettato dalla Federazione di pallanuoto.
Va anche detto che le società ben sanno qual è la situazione in cui versa la Vitale e qual è l’impegno dell’Amministrazione comunale per assicurare le condizioni di dignità agli atleti.
Fare polemica è tanto facile quanto inutile: la tanto invocata ristrutturazione della piscina richiede un capitolo economico a parte, uno sforzo di 1,5 milioni che in questo momento le casse comunali non possono sostenere.
E’ il motivo per cui, allora, ho raccolto con fattivo interesse l’apertura del Circolo Nautico Salerno verso l’ipotesi di creazione di un consorzio tra imprenditori privati ed associazioni per la gestione dell’impianto. Su questa e su altre possibilità lavoreremo nelle prossime ore in uno con l’assessore all’urbanistica Dario Loffredo, da subito concentrato sulla piscina Vitale.
Va anche rimarcato che l’Amministrazione comunale è assolutamente collaborativa: ne è prova il rapporto di massima apertura verso le esigenze di un club la cui attività di base ha importanti risvolti sociali: da anni la Rari Nantes Salerno gestisce alcune piscine cittadine a fronte di un costo davvero minimo.
Tutti i salernitani sono tifosi della Rari e tutti la vorrebbero vedere vincente, quantomeno nella misura in cui riesca a salvare la prestigiosa categoria. Serie A in cui, ricordo, militava con onore già quando la piscina comunale era scoperta, quando le intemperie non permettevano la disputa delle partite casalinghe che si giocavano quindi a Santa Maria Capua Vetere.
Le manutenzioni effettuate hanno quindi tamponato i disagi strutturali e permesso lo svolgimento delle attività agonistiche.
Con i fondi recuperati, le caldaie sono state manutenute seppure il loro continuo utilizzo abbia ultimamente determinato il disagio dell’abbassamento della temperatura di un grado sotto il livello accettato dalla Federazione di pallanuoto.
Va anche detto che le società ben sanno qual è la situazione in cui versa la Vitale e qual è l’impegno dell’Amministrazione comunale per assicurare le condizioni di dignità agli atleti.
Fare polemica è tanto facile quanto inutile: la tanto invocata ristrutturazione della piscina richiede un capitolo economico a parte, uno sforzo di 1,5 milioni che in questo momento le casse comunali non possono sostenere.
E’ il motivo per cui, allora, ho raccolto con fattivo interesse l’apertura del Circolo Nautico Salerno verso l’ipotesi di creazione di un consorzio tra imprenditori privati ed associazioni per la gestione dell’impianto. Su questa e su altre possibilità lavoreremo nelle prossime ore in uno con l’assessore all’urbanistica Dario Loffredo, da subito concentrato sulla piscina Vitale.
Va anche rimarcato che l’Amministrazione comunale è assolutamente collaborativa: ne è prova il rapporto di massima apertura verso le esigenze di un club la cui attività di base ha importanti risvolti sociali: da anni la Rari Nantes Salerno gestisce alcune piscine cittadine a fronte di un costo davvero minimo.
Tutti i salernitani sono tifosi della Rari e tutti la vorrebbero vedere vincente, quantomeno nella misura in cui riesca a salvare la prestigiosa categoria. Serie A in cui, ricordo, militava con onore già quando la piscina comunale era scoperta, quando le intemperie non permettevano la disputa delle partite casalinghe che si giocavano quindi a Santa Maria Capua Vetere.