Corbara: nuova sfida per giornalismo, intelligenza artificiale
Marzia De Nardo
Interessante corso di aggiornamento per giornalisti presso il Palazzo di vetro di Corbara dal titolo “Web 4.0 prospettive per la professione giornalistica, etica e deontologia. Intelligenza artificiale”.
Organizzato dall’Ordine dei Giornalisti della Campania in collaborazione con l’ Assostampa Campania Valle del Sarno, l’evento è stato moderato brillantemente dal giornalista Agostino Ingenito.
Dopo i saluti istituzionali di Pietro Pentangelo, sindaco di Corbara, Ottavio Lucarelli, presidente dell’Ordine dei Giornalisti della Campania,
Salvatore Campitiello, presidente Assostampa Campania Valle del Sarno, i relatori Mauro Santaniello, docente di Politiche Digitali. Internet governance Università degli Studi di Salerno; Giuseppe Abbagnale (Ceo & Founder Connectivia. Operatore nazionale delle telecomunicazioni Innovation strategist); Susy Pepe (Digital communication, manager and strategist, Giornalista si sono avvicendati nell’ affrotare l’affascinante tema dell’intelligenza artificiale, come nuova frontiera del giornalismo. In sistesi riportiamo alcuni passaggi delle relazioni.
“La più grande novità del mondo dell’intelligenza artificiale, oggi, sembra essere la ChatGBT (Trasformatore generativo pre-addestrato) sviluppato da OpenAI. Un software che simula ed elabora le conversazioni umane interagendo con i dispositivi digitali. Una tecnologia informatica che ha permesso la mappatura del DNA umano, che nel campo farmaceutico può essere utilizzata per scoprire nuove molecole e di fare tanto altro ancora, come generare autonomamente testi, immagini e musica. Uno strumento formidabile, che però, potrebbe sconvolgere la vita civile se non regolamentato da leggi internazionali a da i soliti principi di precauzione a cui la scienza si dovrebbe sempre attenere.
Anche nel campo del giornalismo, questi dispositivi, se da un lato potrebbero migliorare il livello qualitativo dell’informazione, grazie al sofisticato progresso tecnologico, da un altro potrebbero creare non pochi problemi per quanto riguarda la diminuzione di posti di lavoro, la discriminazione e il controllo delle persone. Basta pensare che ormai molti articoli e, forse, molti giornali vengono realizzati dall’intelligenza artificiale. Inoltre la ChatGBT è uno strumento potentissimo per creare fake news a livello testuale, fotografico e video. Pare che vi siano circa 500 siti senza super visione umana di fake news. Infine l’uso di algoritmi spesso discriminano categorie di cittadini come donne e neri. Su queste sfide si gioca la professione giornalista del futuro. Per questo bisogna tenete alta la guardia soprattutto dal punto di vista della deontologia e non rinunziare alle prerogative fondamentali del giornalismo. Perché oggi la sfida è l’intelligenza artificiale, ma domani, chissà, potrebbe essere la creazione di mondi virtuali, alternativi alla realtà.