Salerno: Fondazione Gaia von Freymann all’ ITIS Galilei – Di Palo

Una mattinata intensa, quella di stamane 25 maggio 2023, e di certo speciale per l’I.I.S. Galilei Di Palo che ha visto coinvolte la Fondazione Gaia von Freymann e la Polizia Stradale in un convegno toccante.
L’istituto ha confermato la continua crescita in termini di valorizzazione della cittadinanza attiva e delle responsabilità etiche e sociali, riuscendo ad affrontare in un solo incontro temi come la disabilità, la sicurezza stradale, l’uso di sostanze stupefacenti e le responsabilità personal; ma soprattutto sancendo l’inizio di una proficua collaborazione trA I DIVERSI PARTECIPANTI ALL’EVENTO.
Protagonista indiscussa della giornata la commovente storia di Gaia von Freymann, una giovane travolta e uccisa da un suv lungo Corso Francia a Roma.
A raccontare la sua storia Edward, papà della ragazza, che a seguito della disgrazia ha deciso di dedicarsi a pieno alla Fondazione che porta il nome di sua figlia, che offre aiuti legali e psicologici alle vittime di incidenti e organizza eventi di sensibilizzazione sulla sicurezza stradale e sull’inclusione dei diversamente abili nella società.
Il fondatore, Edward von Freymann, già costretto in sedia a rotelle a seguito di un incidente che l’ha reso paraplegico, vuol trasmettere attraverso i suoi interventi il rispetto del codice stradale: “pensiamo sempre che certe tragedie non possano accadere a noi, ma non è affatto così. Bisogna sempre stare attenti in strada, anche se si è in totale ragione. Gaia aveva rispettato le tempistiche del semaforo, eppure attraversando sulle strisce pedonali è stata investita insieme alla sua amica del cuore Camilla da un veicolo guidato da un ragazzo in stato di ebbrezza e sotto effetto di droghe”.
Il logo della fondazione, la farfalla colorata, rappresentava per Gaia il suo cane Maciste. Ha accompagnato Gaia per la sua infanzia, poi morto di vecchiaia.
La vita, un bene prezioso, e per questo da custodire, questi i dati : il 95% degli incidenti stradali potrebbero essere prevenuti se si prestasse più attenzione in strada, e il 35% degli incidenti mortali potrebbero essere evitati se si rispettassero le misure di sicurezza come la cintura o il casco.
“Gli effetti di un incidente possono essere estremi, anche se la velocità del veicolo è relativamente bassa, inoltre spesso si finisce per coinvolgere persone innocenti, che stavano rispettando il codice della strada”, queste le parole di Edward.
La storia toccante del fondatore ha colpito molto i ragazzi, che si sono immedesimati in lui come padre che ha perso l’uso delle gambe e la figlia in incidenti tragici ma evitabili.
Per dimostrare poi gli effetti di alcool e droghe, è stato utilizzato un breve percorso stradale con particolari visori che simulano l’alterazione dovuta a uso di sostanze: molti i giovani volontari che hanno voluto cimentarsi con questi occhiali speciali che simulano lo stato di ebbrezza a circa 0,8g/l (ricordiamo che il tasso massimo permesso dal codice della strada è di 0,5g/l). Sebbene il percorso fosse basilare, molti hanno fatto fatica a percorrerlo. Possiamo solo immaginare cosa significhi guidare su una strada vera in quello stato: si è un pericolo non solo per se stessi, ma anche per gli altri.