Salerno: addio avvocato Paolo Carbone

Arnaldo Amabile
Il privilegio di stima reciproca era la prerogativa molto viva sin dalla tribuna stampa del “Vestuti” nei primi anni ’60, quando Paolo discuteva di tecnica e di tattica con Vincenzo Barone, Lino Schiavone, Nicola Fruscione e Alfonso Gatto quando il poeta veniva a vedere l’amata Salernitana.
Pure amicizia per la collaborazione pubblicistica al Giornale Sud che si protraeva poi nei successivi percorsi.
Paolo diventava sempre più notevole: un luminare del Diritto, ma non consentì mai di ridimensionare i rapporti umani.
Con cordialità umile semplice e sincera continuava a ripetere: “Sono sempre Paolo”. E sempre così negli incontri pomeridiani al lungomare nella breve passeggiata pomeridiana, vivace, lento pede, o al “Pennello” tra sole e mare.
