Napoli: conclusa VI ediz. “Una pergamena della Solidarietà”

Napoli: conclusa VI ediz. “Una pergamena della Solidarietà”

Si è conclusa la manifestazione “Una pergamena della Solidarietà città di Napoli”

Sabato 25 Marzo presso la sede Centro SS Giovanni e Paolo che si trova in Piazza Ottocalli a Napoli, si è svolta la sesta edizione una pergamena della solidarietà.

Una giornata di solidarietà e di commozione che ha coinvolto diverse associazioni, sacerdoti  ,religiose , docenti, liberi professionisti e tanti volontari coinvolti nel mondo del terzo settore.

La platea dei premiati anche quest’anno è stata variegata.

Sul piccolo palco del Centro sono saliti  volontari come Biagio Esposito e Joahn Dila, che impegnano il loro tempo per cucinare ai poveri; Don Salvatore Melluso sacerdote della Parrocchia SS Giovanni e Paolo promotore della casa famiglia Don Tonino Bello; suor Gabriella che affianca gli anziani e Padre Jose Santana, che è arrivato direttamente dal Vaticano e la dottoressa Tania Genovese, il dottor Guida, la signora Laura Gardaropoli,  il Dottor Vincenzo Pagliara oculista e  showman, le giornaliste Erica Noschese e Monica de Sanctis, la carissima Maria Pastore e tanti altri amici i quali hanno riempito il piccolo Centro SS Giovanni e Paolo di una grande e bella umanità di cui ha bisogno il mondo .

Le parole  quelle belle che fanno  battere il cuore  sono state lette per ricordare il caro Giovanni Raiola, alla cui memoria è stato dedicato un premio per le persone ed enti  che si battono per i diritti dei diversamente abili .

Gli organizzatori ringraziano tutti i partecipanti

Alfonso Angrisani, nella veste di ideatore del premio, aggiungendo un commento: “Questo  premio  valorizza le varie realtà italiane che si adoperano nel sociale, nella filantropia attraverso varie modalità, rappresenta un momento di condivisione, un punto di confronto tra associazioni, fondazioni, professionisti, religiosi, sacerdoti, rappresentanti di altre confessioni religiose, rappresentanti istituzionali , ambasciate, consolati ed altre persone, che grazie al loro lavoro danno il loro supporto ai più deboli.

Molte volte quando dobbiamo aiutare gli altri non abbiamo mai tempo, invece bastano anche pochi minuti .

Dal 2015 sono nate collaborazioni, una vera e propria rete sociale diffusa in tutta Italia, che funziona con tante iniziative, attività ed altro.

Quest’ anno c’è  stata una innovazione  con l’ istituzione all’ interno della Pergamena della solidarietà  del premio Raiola,   che verrà recapitato alla Associazione Anmil e all’ assessore Luca Trapanese  non presenti sabato si tratta di un ricordo verso l’ ingegnere Gianni Raiola, il quale si è battuto per disabili, creando un modello di lavoro e di solidarietà, la famosa locanda dei sapori e degli amori , parliamo di un famoso ristorante di Bacoli gestito da ragazzi con la sindrome di down

Alle dichiarazioni del Dottor Angrisani fanno seguito le dichiarazioni della  presidente Zeneida Isidra Sierra  del Centro SS Giovanni e Paolo la quale rispondendo alle domande dell’ intervistatore dice

“In questo premio escono fuori tante belle storie che muovono il mondo , con i premiati delle edizioni passate  ho un rapporto di amicizia e collaborazione, con noi sono impegnati con tantissime iniziative

Il nostro Centro oltre al premio si trova in prima linea in opere di solidarietà  ne voglio ricordare alcune :

-La befana per i bambini meno fortunati

– la festa della donna

– la manifestazione contro la violenza sulle donne

– il progetto San Francesco un opera di cura per l ambiente

– la grande collaborazione con la mensa dei poveri del ristoro

Il nostro centro funziona come luogo educativo , ludico , aggregativo per i bisogni della famiglia .

 Tornando al premio Per me è stata una cosa normale perché questa condivisione la vivo ogni giorno , il signore mi ha fatto conoscere tanti angeli che si prodigano per gli altri

Voglio ringraziare Amarilis Fabian Laureano , Grazia Raia , Anna Coppola , Lidia Tortora ,  Gerardo Moretta Massimo Miccio e Janet Bautista che hanno dato un grande mano.”