« Siamo orgogliosi di ospitare a Castel San Giorgio, in occasione della Giornata della Memoria e dell’Impegno per ricordare le vittime innocenti di tutte le mafie, la cara Annamaria Torre – ha detto il sindaco Paola Lanzara – lei è un simbolo importante di questa giornata, e la ringraziamo per la sua testimonianza concreta, per il suo impegno, per gli stimoli che la sua presenza ha offerto a noi e soprattutto ai tanti studenti che hanno partecipato. Il 21 marzo, primo giorno di primavera, è il giorno del risveglio non solo della Natura ma soprattutto delle coscienze e della speranza. Questa giornata  è  occasione di incontro con i familiari delle vittime che in Libera hanno trovato la forza di risorgere dal loro dramma, elaborando il lutto per una ricerca di giustizia vera e profonda, trasformando il dolore in uno strumento concreto, non violento, di impegno e di azione di pace. Sono grata a Libera e  al presidio “Marcello Torre” di Castel San Giorgio per aver voluto organizzare in aula consiliare un momento di grande coinvolgimento emotivo e di riflessione  alla presenza delle istituzioni locali e soprattutto dei giovani. È stato emozionante leggere e poi ascoltare il   lungo, lunghissimo elenco dei nomi delle vittime innocenti, un rosario laico che ci commuove e che ci riporta alla mente storie dolorose di uomini, donne, bambini,giovani, che hanno perso la vita per mano di malavitosi senza coscienza e senza umanità.
 Ringrazio la cara Annamaria Torre che stamane, con la sua presenza, è stata un monito per tutti, simbolo di forza e di speranza nel ricordo mai sopito del suo papà, il sindaco di Pagani Marcello Torre  assassinato dalla Camorra. Attraverso la lettura di tutti i 1068 nomi, in aula consiliare abbiamo voluto rendere omaggio a tutti coloro che hanno perso la vita. All’elenco letto stamane  sono stati aggiunti anche i morti in mare di Cutro. Mi auguro che  questo giorno sia davvero  anche la primavera della verità e della giustizia sociale. Come sindaco sarò vigile sempre e non tacerò, perchè come diceva Peppino Impastato e come  hanno riportato i ragazzi stamane  sui loro cartelloni, ‘la Mafia uccide, ma uccide anche il silenzio’»-ha concluso Paola Lanzara.
La cronaca della giornata
La mattinata si è aperta con un primo  momento di preghiera e di riflessione ai piedi della Scala della Legalità realizzata dall’amministrazione Lanzara negli anni scorsi. Sui gradini, tra  i tanti  nomi, compaiono quelli di Angelo Vassallo, Marcello Torre, Marco Pittoni, Giancarlo Siani, Aldo Moro, Simonetta Lamberti, Giovanni Falcone, Giuseppe Puglisi e  Giuseppe Diana, nomi  che tutti i giorni  vengono ricordati  a coloro che si  trovano a passare di lì.
La carovana del 21 marzo si è poi trasferita in aula consiliare. Qui, dopo il saluto del sindaco Paola Lanzara, è stata la volta di Annamaria Torre che  ha parlato ai giovani della sua storia, raccontando di quel sindaco gentile, suo padre, che fu assassinato sotto i suoi occhi quando era poco più di una bambina. Ricordi dolorosi per scuotere le coscienze, per graffiarle, proprio come il murales di Jorit  donato dalla famiglia Torre alla città di Pagani.
Ultimo momento di riflessione e di ricordo  presso il giardino della memoria, nei pressi del ProfAgri dove Libera, i giovani studenti e Annamaria Torre hanno messo a dimora alcune piantine di fiori.