Mercato San Severino: trasferimento del mercato settimanale va fermato, non rispettate procedure di legge!

Mercato San Severino: trasferimento del mercato settimanale va fermato, non rispettate procedure di legge!

“Il trasferimento degli operatori commerciali del nostro mercato del sabato previsto per sabato 11 marzo è stato disposto dall’Amministrazione Comunale senza rispettare le normative del settore e impedendo la necessaria partecipazione degli interessati e dei cittadini. Va immediatamente fermato!”

Così i consiglieri di opposizione Eliana Landi, Francesca Landi, Luigi Lupone, Carmine Ansalone, Gerardo Figliamondi e Giovanni Romano.

“La Giunta Comunale, con una delibera del 28 febbraio, ha ritenuto opportuno “sbrigare” la pratica del trasferimento degli operatori dall’area privata di Piazza Portanova in Via Marzio D’Amato, Via Solofrana e Via Gregorio Portanova con una semplice “presa d’atto di una planimetria” di cui non si conosce neppure l’estensore. La procedura, oltre che inadeguata in considerazione della rilevanza della materia, è contraria alle normative che regolano il settore.

In primo luogo perché la competenza alla modifica dei mercati settimanali esistenti è del Consiglio Comunale così come stabilisce l’art. 66 della Legge Regionale n. 7 del 2020. Comprendiamo che questo può rappresentare un “fastidio” e una perdita di tempo per gli amministratori e i consiglieri di maggioranza, ma il democratico confronto con le opposizioni è (purtroppo per loro!) necessario.

In secondo luogo, un provvedimento così importante per gli operatori del mercato, per i cittadini che fruiscono del servizio e per i commercianti a posto fisso del Capoluogo non può essere assunto “prendendo atto di una planimetria”, ma rispettando le leggi che rendono obbligatoria la corretta e trasparente informazione e garantiscono la partecipazione degli aventi diritto alla formazione della decisione, prima tra tutte la Legge 241 del 1990.

Gli operatori commerciali del mercato, destinatari della decisione di spostare il mercato, non sono stati correttamente informati e a loro non è stato consentito, nei tempi e con le modalità previste dalla legge, di esprimersi e di formulare proposte e suggerimenti. Non hanno neppure saputo quali criteri l’Amministrazione ha inteso seguire per stabilire la collocazione dei nuovi posteggi evitando favoritismi e clientelismo.

Una frettolosa convocazione inviata alle Associazioni di categoria la sera del 7 marzo, per un incontro da tenersi il giorno successivo, può “mettere a posto le carte”, ma non è certo idonea a garantire il diritto di partecipazione stabilito dalle norme. Ed è quanto hanno evidenziato gli operatori commerciali anche nell’ultimo incontro di giovedì sera i cui esiti non sono stati risolutivi.

Senza contare che ai sensi dell’art. 16 dello Statuto Comunale le consultazioni dell’intera Comunità sono obbligatorie quando si affrontano problemi di pianificazione commerciale come in questo caso.

Infine, le destinazioni di trasferimento stabilite nella “planimetria” di cui si è preso atto scompongono il nostro mercato settimanale compromettendo la sua unitarietà (garantita dalle norme), lo snaturano e condannano la nostra Città ad avanzare sulla strada dell’inevitabile declino economico e commerciale che è già sotto gli occhi di tutti.

Lo spostamento del mercato previsto per domani va assolutamente fermato e la decisione va assunta, in conformità alle leggi, garantendo la partecipazione, assicurando la trasparenza e consentendo al Consiglio Comunale, organo competente, di deliberare.