Battipaglia: GdF, abuso d’ufficio e tentata concussione, Ordinanza cautelare

Battipaglia: GdF, abuso d’ufficio e tentata concussione, Ordinanza cautelare

In data odierna, la Guardia di Finanza del Comando Provinciale di Salerno, ha dato esecuzione ad una Ordinanza applicativa di misura cautelare personale, emessa dal GIP di Salerno, in data 28.2.23., su richiesta della Procura della30 Repubblica, nei confronti di F. F., per i reati di abuso di ufficio e tentata concussione.

La vicenda trae origine dalla indagine per l’assegnazione dei posteggi fuori mercato nel Comune di Battipaglia, nella quale il F. F. era già stato coinvolto. In data, infatti, 16.06.22 era stata data esecuzione ad analoga ordinanza per i medesimi fatti nei confronti di un consigliere comunale della Città di Battipaglia, F. F., omonimo e prossimo congiunto del F. F.

Le indagini, eseguite dai Finanzieri della locale Tenenza, erano scaturite da un controllo effettuato nei confronti di un operatore commerciale itinerante, finalizzate ad accertare la regolare occupazione dell’area di suolo pubblico presso la quale lo stesso esercitava l’attività.

Gli episodi delittuosi oggetto di contestazione attenevano al provvedimento concessorio relativo alla occupazione di suolo pubblico del posteggio fuori mercato sito nella via Belvedere di Battipaglia divenuto oggetto di contesa tra due privati cittadini, entrambi interessati a beneficiare della autorizzazione comunale per esercitare in tale zona attività di somministrazione al pubblico di cibi e bevande.

In particolare, dagli  accertamenti  al  compendio  investigativo  era stato possibile ipotizzare, allo stato degli atti, che un Dirigente comunale, dietro pressioni esercitate dal consigliere, con un nuovo provvedimento amministrativo avesse concesso la stessa area (posteggio  fuori mercato)  al prossimo congiunto F. F., nonostante fosse stata presentata dall’imprenditore primo assegnatario richiesta di proroga della concessione avanzata, e che fossero stati disposti ripetuti controlli nei confronti del legittimo assegnatario della concessione, al fine di indurlo ad abbandonare l’area assegnatagli.

Tale ricostruzione, accolta dal giudice per le indagini preliminari, aveva condotto alla emissione del citato provvedimento cautelare nei confronti del F. F., nei cui confronti era stata successivamente esercitata l’azione penale con il rito del giudizio immediato. Il relativo procedimento é in corso.

All’esito delle indagini preliminari nei confronti degli altri indagati, tra i quali due Ufficiali della Polizia Locale (di cui uno ora in pensione), di due funzionari dell’ufficio SUAP di Battipaglia e di F. F., veniva nei confronti degli stessi esercitata l’azione penale con il rito ordinario per i reati di cui agli artt. 110, 56, 317 c.p. Il relativo procedimento si trova in fase di udienza preliminare.

L’odierno provvedimento cautelare si fonda sulla ipotesi, ritenuto allo stato degli atti fondata dal Giudice per le indagini preliminari, che il F. F. — nei confronti del quale non erano state ravvisate inizialmente esigenze cautelari  si sia reso responsabile di attività tese ad inquinare le prove del procedimento, in quanto finalizzate ad ostacolare la  deposizione di S. F., denunciante e principale testimone dell’accusa, nel dibattimento a carico di F. F.

In particolare, allo stesso é stato contestato di avere aggredito, pochi giorni prima dello svolgimento dell’udienza istruttoria, la persona offesa dal reato, ed in particolare di averla percossa con il chiaro scopo di indurla a desistere dal deporre.

Particolare valore, nel provvedimento cautelare, é stato attribuito al fatto che l’udienza dibattimentale  a  carico  di  F.  F.  si  sia  celebrata  a  Porte  chiuse,  dopo l’allontanamento dall’aula del F. F., che si era recato presso il Tribunale con il contestato scopo di incutere timore al S. F. nel corso della testimonianza.

Dopo gli accadimenti in pubblica udienza, peraltro, F. F. depositava una querela a carico del S. F., rappresentando una versione dei fatti diametralmente opposta, e dichiarando di essere stato lui la vittima di aggressione a mano armata posta ad opera del S.

Il giudice, conformemente alle richieste della Procura, ha ritenuto inveritiera tale versione, inserendola in un generale proposito di condizionare la realtà processuale.
I   fatti  contestati,  che  dovranno  essere  evidentemente  oggetto  di  accertamento dibattimentale, hanno condotto a ritenere sussistenti le esigenze cautelari correlate alla tutela della genuinità della prova ed al pericolo di reiterazione del reato con riferimento ai reati originariamente contestati a F. F.

Il Procuratore della Repubblica

Giuseppe Borrelli