Avventure missionarie: il kenghe

Avventure missionarie: il kenghe

Padre Oliviero Ferro

Noi siamo abituati a vedere le lucertole che sgusciano all’improvviso e poi si fermano a prendere il sole. Ma ce ne sono altre molto più grandi (es: varani e altri che si chiamano i kenghe). Non li conoscevo, ma in Africa si incontrano tanti animali che avevo visto su qualche libro. Il varano l’ho incontrato un giorno in una sterpaglia lungo la costa del lago Tanganika in Congo. Ma il kenghe, invece, è un tipo che si fa gli affari suoi a scapito degli altri. Nella nostra missione di Baraka, avevamo un pollaio e di solito le galline fanno le uova che noi mangiamo con gusto. Ma c’è qualcun altro che le desidera. E’ proprio il kenghe, Un lucertolone non molto grande, ma velocissimo e furbissimo. Di solito esce in caccia verso mezzogiorno ed è molto goloso delle uova. Di solito la fa franca, ma qualche volta rischia la vita. Cos’ un giorno ci siamo accorti che era uscito dalla sua tana e si dirigeva verso il pollaio. Abbiamo concordato cosa fare per rendergli la vita difficile. Chiamiamo alcuni giovani. E quando lo avvistano, con bastoni e lance gli danno la caccia e purtroppo per lui, il kenghe soccombe alla battaglia. Poi? In Africa si dice che tutto quello che si muove, si può mangiare. E così il kenghe finirà la sua vita in pentola per la soddisfazione dei cacciatori, pronti naturalmente a nuove avventure: uomo contro kenghe. Chi farà la prossima mossa e chi sarà il vincitore?