La Voce e la Vita della Chiesa: “Dio a Natale mantiene la sua promessa“

La Voce e la Vita della Chiesa: “Dio a Natale mantiene la sua promessa“

Diacono Francesco Giglio

Le comunità cristiane sparse nel  mondo, si apprestano a festeggiare la nascita del Salvatore. L’annuncio degli angeli ai pastori si realizza nell’invito di andare a adorare : «Non temete: ecco, vi annuncio una grande gioia, che sarà di tutto il popolo: oggi, nella città di Davide, è nato per voi un Salvatore, che è Cristo Signore. Questo per voi il segno: troverete un bambino avvolto in fasce, adagiato in una mangiatoia». E subito apparve con l’angelo una moltitudine dell’esercito celeste, che lodava Dio e diceva: «Gloria a Dio nel più alto dei cieli e sulla terra pace agli uomini, che egli ama» (Lc 2,1-14). La Sacra Scrittura ci invita ad approfondire questo grande evento alla luce del vangelo di Matteo (1,1-17):”Genealogia di Gesù Cristo figlio di Davide, figlio di Abramo.  Abramo generò Isacco, Isacco generò Giacobbe, Giacobbe generò Giuda e i suoi fratelli,  Giuda generò Fares e Zara da Tamar, Fares generò Esròm, Esròm generò Aram,  Aram generò Aminadàb, Aminadàb generò Naassòn, Naassòn generò Salmòn,  Salmòn generò Booz da Racab, Booz generò Obed da Rut, Obed generò Iesse,  Iesse generò il re Davide. Davide generò Salomone da quella che era stata la moglie di Urìa,  Salomone generò Roboamo, Roboamo generò Abìa, Abìa generò Asàf,  Asàf generò Giòsafat, Giòsafat generò Ioram, Ioram generò Ozia,  Ozia generò Ioatam, Ioatam generò Acaz, Acaz generò Ezechia,  Ezechia generò Manasse, Manasse generò Amos, Amos generò Giosia,  Giosia generò Ieconia e i suoi fratelli, al tempo della deportazione in Babilonia. Dopo la deportazione in Babilonia, Ieconia generò Salatiel, Salatiel generò Zorobabèle,  Zorobabèle generò Abiùd, Abiùd generò Elìacim, Elìacim generò Azor,  Azor generò Sadoc, Sadoc generò Achim, Achim generò Eliùd,  Eliùd generò Eleàzar, Eleàzar generò Mattan, Mattan generò Giacobbe,  Giacobbe generò Giuseppe, lo sposo di Maria, dalla quale è nato Gesù chiamato Cristo. La somma di tutte le generazioni, da Abramo a Davide, è così di quattordici; da Davide fino alla deportazione in Babilonia è ancora di quattordici; dalla deportazione in Babilonia a Cristo è, infine, di quattordici”.

Gesù nascerà da Maria, sposa di Giuseppe, della stirpe di Davide, così come scrive Matteo nel suo Vangelo (1,18-24) :”Così fu generato Gesù Cristo: sua madre Maria, essendo promessa sposa di Giuseppe, prima che andassero a vivere insieme si trovò incinta per opera dello Spirito Santo. Giuseppe suo sposo, poiché era uomo giusto e non voleva accusarla pubblicamente, pensò di ripudiarla in segreto.
Però, mentre stava considerando queste cose, ecco, gli apparve in sogno un angelo del Signore e gli disse: «Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua sposa. Infatti, il bambino che è generato in lei viene dallo Spirito Santo; ella darà alla luce un figlio e tu lo chiamerai Gesù: egli, infatti, salverà il suo popolo dai suoi peccati». Tutto questo è avvenuto perché si compisse ciò che era stato detto dal Signore per mezzo del profeta: «Ecco, la vergine concepirà e darà alla luce un figlio: a lui sarà dato il nome di Emmanuele», che significa “Dio con noi”.
Quando si destò dal sonno, Giuseppe fece come gli aveva ordinato l’angelo del Signore e prese con sé la sua sposa
”.

Il Natale è il mirabile scambio di doni tra il ricco che tutto possiede e il povero a cui manca tutto: Gesù è il ricco e noi i poveri. Eppure, nel Natale Lui è il povero e noi i ricchi. Il Natale è questo misterioso paradosso. Un cristiano Augurio a quanti in questo Natale guardando il bambino nella grotta, coglieranno il misterioso scambio che Dio ci propone. Lui prende su di sé la nostra fragile umanità e “a noi consegna la sua preziosa divinità”. Noi lo facciamo nascere nel buio della notte e ”Lui ci consegna la Luce”, noi lo priviamo di un fuoco per riscaldarsi e “Lui accende in noi il fuoco consolante dello Spirito”, noi gli neghiamo una casa dove nascere e “Lui ci prepara una casa nel cielo”. Buon Natale.