Salerno: al “Verdi”, Extra Libertà, Siani “Difficile ridere oggi, facciamolo per sentirci uomini liberi” 

Salerno: al “Verdi”, Extra Libertà, Siani “Difficile ridere oggi, facciamolo per sentirci uomini liberi” 

Luciana Mauro

Quanto costa un sorriso? Tanto, in una società che ci tiene imbrigliati in mille problemi, pensieri e angosce. Piangere è invece facile. “Basta che arrivi la bolletta della luce o del gas”, ironizza Alessandro Siani sul palco del teatro Verdi dove, con il suo nuovo spettacolo “Extra libertà”, ha registrato il pienone per tre serate consecutive. Ironia intelligente, arguta, riflessiva ma leggera, che risolleva il morale pure nei giorni della disperazione in cui pandemia, guerra e caro vita ci tolgono il respiro. Il comico napoletano fronteggia con la sua simpatica vena partenopea i temi sociali più scottanti: dal sopravvento delle tecnologie con la dipendenza totale dal telefonino alla politica degli interessi che ha messo da parte cultura e valori, dalla fobia dell’immagine e dello stare in forma fino ai sentimenti e al rapporto di coppia, vissuto come una quotidiana “sfida a due”. Due ore di risate sane, a contatto stretto con il pubblico. Trascorse, come annuncia il titolo dello spettacolo, in piena e assoluta libertà. Perché è questa per Siani la parola magica: essere liberi è scrollarsi di dosso luoghi comuni, mode diventate cattive e spesso nocive abitudini, pregiudizi, omologazioni, ipocrisie. Essere liberi di ridere, perché no, anche della cattiva sorte, trovando sollievo nell’autoironia che per quanto difficile ci aiuta a vivere. ” A Napoli appendono i panni alle luci d’artista – comunica dal palco – perché in fondo chi se ne fotte ‘ e sti luci?”. Ridere e far ridere sull’amarezza degli sprechi è molto difficile ma lui ci riesce, come un nostrano amico cui bastano uno scorcio di mare e un raggio di sole per “fregarsene di tutto e di tutti”. Arte della sopravvivenza? Sarà. Ma Alessandro Siani ci invita nel suo piacevole testo a comprendere che l’alternativa alla risata è il pianto e a volte, oggi, tra i due non vi è poi molta differenza. La vita è alla fine una imprevedibile altalena dove c’è il continuo rischio di cadere. E allora, al tonfo, meglio reagire con una risata. Certamente le ossa…ci faranno meno male.