Salerno: mobilità per tutti in città senza barriere architettoniche e culturali

Salerno: mobilità per tutti in città senza barriere architettoniche e culturali

L’associazione di promozione sociale “Mi girano le ruote” di Campagna (SA) presieduta da Vitina Maioriello, ha preso parte, nella giornata di martedì 8 novembre, ad un incontro presso la sala del Gonfalone del Comune di Salerno durante il quale l’ente, alla presenza di realtà associative e cittadini, ha comunicato l’avvio dell’iter di formazione e redazione del Piano per l’Eliminazione delle Barriere architettoniche. Una tavola rotonda con più voci, politiche, istituzionali, associative, che ha affrontato il tema dell’inclusione sociale, delle disuguaglianze che vanno cancellate, un confronto per ascoltare le persone che quotidianamente hanno bisogni e difficoltà e non riescono vivere a pieno la propria città e dare riposte e soluzioni concrete.

Mi girano le ruote nel solco della sua azione sociale finalizzata all’abbattimento delle barriere architettoniche, in sinergia con enti e istituzione del territorio, sta attivando un proficuo rapporto di collaborazione con il Comune di Salerno per la definizione ed attuazione del Piano PEBA.

Presente all’incontro la Presidente Maioriello che, partendo dalla sua personale esperienza in carrozzina, vivendo in prima persona i problemi legati alla disabilità senza piangersi addosso, ha esposto nel suo intervento segnalazioni ed indicazioni per il censimento delle barriere esistenti e possibili suggerimenti di interventi ritenuti prioritari ai fini dell’elaborazione di un piano realistico e fattibile in grado di andare incontro alle reali esigenze dei cittadini che lo devono essere a pieno titolo.

L’obiettivo impellente è avere una città più accessibile e sicura indirizzando i futuri investimenti per una migliore accessibilità di spazi ed edifici pubblici. Abbattere gli ostacoli fisici (gradini, paletti, marciapiedi senza rampa) significa eliminare i pregiudizi e le barriere dell’indifferenza garantendo a tutti, persone con difficoltà di deambulazione e non solo, il diritto alla mobilità. Prima che un dovere giuridico è un segno di civiltà. “Una battaglia di giustizia sociale – dichiara Maioriello – che intendiamo portare avanti, mettendoci la faccia e vincerla per migliorare la qualità della vita di ognuno. Le barriere architettoniche spesso erroneamente collegate ai così detti disabili, sono viste come ostacoli fisici e richiamano stati e situazioni di svantaggio, che generalmente vengono fatti coincidere con le persone su sedia a ruote, le quali non devono essere considerate appendici delle famiglie ma soggetti di diritto e non commiserate”. L’orizzonte in cui Mi girano le ruote intende muoversi con l’ente comunale è quello di un approccio ad una progettazione inclusiva con l’intento di mettere al centro della propria azione “tutti i cittadini” e il loro diritto ad una “città accessibile”. Le amministrazioni locali devo creare i mezzi per fare tutto questo grazie al PEBA, uno strumento di analisi e pianificazione che consentirà di mappare e classificare le diverse tipologie di ostacoli e barriere e stabilire le strategie per il loro superamento. “Il percorso – conclude Maioriello – non sarà facile e immediato, tante sono le cose da fare in proposito, tuttavia abbiamo ben presente il traguardo finale a cui ambiamo. Il Peba è un documento complesso, che deve trovare il contributo partecipativo di tutti per rendere le città più accessibili, accoglienti e con servizi efficienti”.