SOS Ragazzi: difesa bambini da propaganda gender, Ungheria isola felice 

SOS Ragazzi: difesa bambini da propaganda gender, Ungheria isola felice 

Nel 2021, infatti, il Parlamento di Budapest ha approvato una legge la quale vieta di divulgare contenuti pornografici ai minori e stabilisce che le attività a scuola che riguardano la sfera sessuale non devono promuovere l’ideologia gender.

La scelta dei legislatori ungheresi ha scatenato un putiferio.

Organizzazioni non governative, noti “filantropi” ma anche governi occidentali e Unione europea hanno pesantemente attaccato il governo presieduto da Viktor Orban accusandolo di trans-omofobia.

I nemici della difesa dei bambini non si sono fermati alle accuse: a Budapest sono giunte minacce e sanzioni. Ma non solo.

Secondo il think tank conservatore ungherese Center for Fundamental Rights  (Alapjogokért Központ), la nota organizzazione non governativa Amnesty International si proporrebbe di promuovere interventi chirurgici per il cambio di sesso nelle scuole (Cfr. Amnesty International Accused of Promoting Sex Change to Children – Hungary Today, 14/10/2022).

In quale modo? Attraverso il progetto chiamato Spazi inclusivi.

Così Amnesty International lo presenta sulla propria pagina Facebook: “Nell’attuale sistema educativo (ungherese, ndr), gli studenti non sono informati sui diritti delle minoranze sessuali”, di qui la promozione di un progetto che mira “ad aprire nuovi percorsi pedagogici a beneficio sia degli studenti che dei professionisti, utilizzando un’ampia gamma di strumenti”.

Nello specifico, Spazi inclusivi prevede anche un quiz da sottoporre agli studenti su temi Lgbt declinati in matrimonio, adozione, cambio di sesso e unioni civili.

Come rileva il Center for Fundamental Rights, «ciò è in totale e aperta sfida alla Costituzione e alla legge, che afferma che le attività scolastiche “non devono mirare a promuovere la deviazione dell’identità di genere del bambino, intesa come il suo sesso alla nascita”».

Dunque Amnesty International incoraggia a violare la legge attraverso un lavaggio del cervello nei confronti dei bambini senza neanche ricevere l’autorizzazione dei loro genitori!

Il Center for Fundamental Rights ricorda che il 3 aprile scorso gli elettori ungheresi hanno detto No alla sinistra, ai suoi partiti e alle organizzazioni finanziate da Open Society, l’organizzazione di George Soros.

 

Gli elettori ungheresi hanno inoltre detto No all’ideologia gender: il 95% di loro – ovvero 3,5 milioni di persone – ha votato ad un referendum contro l’indottrinamento gender nelle scuole. Mai così tante persone avevano votato in Ungheria dal 1990!

 

Ma l’idea di democrazia di certi “sinistri” figuri, evidentemente, è che l’unica opinione legittima è quella a loro gradita.

 

Come vedi, non abbiamo scelta: dobbiamo sostenere l’Ungheria, baluardo contro l’ideologia gender e l’agenda Lgbt.

 

E prendere spunto per l’Italia! Si chiaro che tu ed io, insieme, faremo sempre tutto il possibile per preservare anche i nostri figli da queste mostruosità.