Roccadaspide: Ospedale in Piano nazionale esiti 2021 Ministero della salute – Agenas  tra “Alti livelli” per ambito cardiologia

Roccadaspide: Ospedale in Piano nazionale esiti 2021 Ministero della salute – Agenas  tra “Alti livelli” per ambito cardiologia

Un risultato importante per l’ospedale di Roccadaspide. Un risultato che, ancora una volta, dimostra l’assurdità dei maldestri tentativi, da parte della Direzione del DEA di I Livello, di chiudere o ridimensionare il nosocomio.

Tentativi di ridimensionamento inspiegabili se si pensa all’importanza che ha l’ospedale della Valle del Calore e se si tiene conto del fatto che il Reparto di Cardiologia/Utic del PO d Roccadaspide, aperto nell’oramai lontano 2000, è diventato il fiore all’occhiello della Regione Campania e non solo.

E’ stato proprio dal Reparto di Cardiologia/Utic dell’ospedale di Roccadaspide che nel 2013, per iniziativa del Primario Dr. Raffaele Rotunno, è partita la sperimentazione del progetto “CARDIOPAIN”.

Un progetto mirato alla riduzione dell’uso dei farmaci antinfiammatori non steroidei per i pazienti cardiopatici che ha avuto gli elogi dall’AIFA, Agenzia Italiana del Farmaco, che ha espresso notevole apprezzamento per l’iniziativa ritenendola meritevole.

Un progetto encomiabile adottato anche da altre aziende sanitarie in Italia e nel mondo, un progetto partito da Roccadaspide e diffusosi a livello mondiale, dunque, tanto da essere pubblicato, in diverse lingue, su riviste scientifiche internazionali come, ad esempio, Heart International.

Già in passato, a conferma del valore del nosocomio rocchese, l’Agenas – l’agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali – aveva annoverato l’Ospedale di Roccadaspide tra le strutture d’eccellenza per la cura delle malattie del cuore classificando il Reparto di Cardiologia/Utic al primo posto fra le strutture pubbliche in Campania e al terzo posto nelle classifiche che includevano anche le altre strutture sanitarie, preceduto solo dalle cliniche convenzionate “Mediterranea” e “Villa Betania” di Napoli.

Per quanto riguarda la Cardiologia c’è da dire, inoltre, che l’eccellenza delle prestazioni fu sottolineata anche dal fatto che, alcuni pazienti dimessi dalla struttura sanitaria Humanitas di Milano, per lungo tempo, furono indirizzati o verso l’ospedale Monaldi di Napoli o verso il PO di Roccadaspide poiché si trattava dei pochi ospedali in cui veniva somministrato il farmaco Levosimendan per il trattamento dello scompenso cardiaco.

Successivamente, per volontà del Dottore Rotunno, l’ASL autorizzò la realizzazione presso il PO di Roccadaspide di uno dei pochi ambulatori specialistici di cardiologia a livello provinciale. L’ambulatorio fu aperto il 5 novembre 2018 e  tutt’ora, vi vengono effettuate, in day hospital e con attrezzature modernissime, tutte le visite specialistiche che riguardano la salute cardiaca come, ad esempio, l’ecocardiogramma, l’eco-transesofageo, l’eco-stress farmacologico, il test al cicloergometro e al treadmill, l’holter dinamico cardiaco, gli esami riguardanti il test cardiopolmonare e l’holter pressorio.

Da tempo numerosi pazienti, provenienti anche da altre province, per beneficiare di tali prestazioni ambulatoriali si recano presso il PO di Roccadaspide.

Il reparto di Cardiologia/Utic di Roccadaspide è stato diretto per tanti anni dal Dottor Raffaele Rotunno che, dal 2018, ha anche assunto la funzione di Direttore dell’Unità Operativa Complessa di Cardiologia del DEA Eboli – Battipaglia – Roccadaspide continuando a garantire la gestione e la direzione del servizio di Cardiologia/Utic del P.O. di Roccadaspide.

A conferma della professionalità dei medici che hanno prestato e che prestano servizio presso l’ospedale di Roccadaspide, il caso del Dottor Raffaele Rotunno è emblematico. Basti pensare che, dopo quarant’anni passati in corsia, al momento della sopraggiunta età pensionabile nel 2020, il cardiologo ha deciso di continuare a lavorare gratuitamente come Direttore Scientifico dell’Unità Operativa di Cardiologia/Utic dell’ospedale di Roccadaspide, ruolo che tutt’ora ricopre, mentre nuovo Responsabile del Reparto è stato nominato il Dottor Igino Oppo.

L’ospedale di Roccadaspide vanta, e i dati lo confermano, prestazioni eccellenti ed è, pertanto, impensabile un suo eventuale ridimensionamento.

Roccadaspide rappresenta la porta d’ingresso verso i comuni nelle aree del Calore, degli Alburni e parte dell’Alento e, mentre in tutti gli altri ambiti i cittadini dispongono di diverse strutture sanitarie tra pubbliche e private, i cittadini di questi territori possono usufruire solo del nosocomio rocchese visto che il presidio di riferimento di Eboli dista da Roccadaspide ben quarantadue chilometri, mentre dagli altri paesi, allocati in zone di montagna, dista fino a settantacinque chilometri. Distanze enormi e impercorribili per chi ha un’emergenza.

“Gli ultimi dati nazionali confermano quello che ribadiamo da sempre: l’ospedale di Roccadaspide va potenziato e non ridimensionato perché resta indispensabile per tanti motivi, ma soprattutto perché serve una popolazione di oltre 57.000 abitanti con la più alta percentuale di anziani a livello regionale e disseminata su un territorio di 822 km quadrati con una viabilità vergognosa che rende i tempi di percorrenza più che raddoppiati. Continueremo a difendere, ad ogni costo, il nostro nosocomio e il diritto alla salute dei cittadini del nostro territorio

Purtroppo mentre la regione riconosce ufficialmente le disuguaglianze subite negli anni in campo sanitario dalla popolazione del “Cilento Interno” dove l’accessibilità ai servizi è condizionata,  dall’enorme espansione territoriale,  dalle enormi distanza dagli ospedali e da una viabilità dissestata di contro la Direzione del Dea Eboli, Battipaglia, Roccadaspide, dalla sua costituzione avvenuta con decreto 108/2018, non solo non ha programmato nulla, ma si è adoperata solo per penalizzare il nostro ospedale, tanto da annunciare, tra l’altro, la chiusura del nostro reparto di Cardiologia – Utic, nonostante lo stesso si uno dei pochi a livello regionale. Tale azione scorretta, continua in modo subdolo con il tentativo, tramite azioni varie, di trasferire medici e infermieri ad Eboli e Battipaglia pur avendo, in questi ospedali, una percentuale di medici e infermieri superiore a quella del PO di Rooccadaspide. Inoltre, l’ospedale di Eboli è sprovvisto dei requisiti di legge per funzionare, a differenza del nosocomio di Roccadaspide e  dista solo sei chilometri da Battipaglia” ha affermato Girolamo Auricchio, vicesindaco di Roccadaspide e presidente dell’Associazione Aree del Cilento Interno, da sempre in prima linea per a difesa dell’ospedale di Roccadaspide.