Giornata missionaria mondiale 2022: “Di me sarete testimoni” (At 1,8)

Giornata missionaria mondiale 2022:  “Di me sarete testimoni” (At 1,8)

Padre Oliviero Ferro

La Chiesa è per sua natura MISSIONARIA. Ce lo ricorda spesso papa Francesco e anche quest’anno, in occasione della Giornata Missionaria Mondiale, ci fa dono di un suo messaggio, dal titolo “Di me sarete testimoni” (At 1,8). Riprende una delle ultime parole che Gesù risorto ha detto ai suoi apostoli, prima di ascendere al cielo “Riceverete la forza dello Spirito Santo che scenderà su di voi, e di me sarete testimoni a Gerusalemme, in tutta la Giudea e la Samaria e fino ai confini della terra” (1,8). E per essere più chiaro, suddivide questa frase in tre espressioni chiave che riassumono i tre fondamenti della vita e della missione dei discepoli (e quindi anche la nostra). 1. “mi sarete testimoni”; 2. “fino ai confini della terra”; 3. “riceverete la forza dello Spirito Santo”.

1“Di me sarete testimoni”

Questo, lo sappiamo bene, è il punto centrale, il cuore di quello che Gesù ha insegnato ai discepoli e che viene trasmesso a ogni cristiano. Con la grazia dello Spirito Santo, sono stati e noi, a nostra volta, lo dobbiamo essere, dei TESTIMONI DI GESU’, dovunque andiamo e dovunque siamo. Questo ci spinge a muoverci, a non rimanere fermi nelle nostre abitudini. Insomma ad essere missionari, sempre e dovunque. Come Gesù, mandato dal Padre, così noi siamo chiamati a essere missionari e testimoni di Gesù. Tutto questo nasce dal fatto che la Chiesa e quindi noi discepoli di Cristo abbiamo un’unica missione: evangelizzare il mondo, dando testimonianza a Cristo.  La missione si fa insieme, in comunione con la comunità e non per propria iniziativa. Si è mandati in missione da una comunità, dove stiamo vivendo la nostra fede. Ce lo ricordava anche san Paolo Vi “evangelizzare non è mai per nessuno un atto individuale e isolato, ma profondamente ecclesiale”. Anche se si è in situazioni dove c’è una piccola comunità o in paesi in cui i cristiani sono la minoranza, si agisce sempre come chiesa e non da soli. Infatti ci ricordiamo che Gesù ha mandato i discepoli in missione a due a due, quindi la testimonianza dei cristiani è sempre comunitaria.

In secondo luogo, ai discepoli, ci ricorda il Papa, ai discepoli è chiesto di vivere LA LORO VITA PERSONALE IN CHIAVE DI MISSIONE: non sono inviati solo per FARE la missione, ma per VIVERE la missione a loro affidata. Non solo per DARE testimonianza, ma per ESSERE testimoni di Gesù Cristo. Quindi il vero TESTIMONE è il MARTIRE, colui che dà la vita per Cristo. Ricordiamoci la famosa frase di san Paolo Vi “l’uomo contemporaneo ascolta più volentieri i testimoni che i maestri, o se ascolta i maestri, lo fa perché sono testimoni”.

2 “Fino ai confini della terra”

Gesù manda i suoi discepoli, e ciascuno di noi dappertutto .La missione è universale. Quindi, come spesso ci ricorda papa Francesco, dobbiamo “uscire dalle sacrestie”. La Chiesa è una Chiesa in uscita. Non si va a fare proselitismo, ma ad annunciare sempre e dappertutto. E questo anche nei paesi dove c’è la persecuzione, dove è difficile. Da noi stanno venendo molti emigranti e noi che li riceviamo, dobbiamo sentirci arricchiti dalla loro testimonianza. Fino ai confini della terra non deve essere inteso solo in senso geografico, ma anche negli ambienti sociali, esistenziali e nelle situazioni umane “di confine” per rendere testimonianza di Cristo e del suo amore a tutti. Quindi la missione della Chiesa sarà sempre missio ad gentes.

  1. “Riceverete la forza dello Spirito Santo”

Gesù ha promesso lo Spirito Santo, colui che dà la forza. Lo abbiamo ricevuto tutti il giorno della Cresima, oltre che nel Battesimo. E’ Lui il protagonista, il motore della missione. Ce lo ricorda san Paolo “nessuno può  dire “Gesù è Signore”, se non sotto l’azione dello Spirito Santo” (1 Cor 12,3). Anche nelle difficoltà, quando siamo stanchi, demotivati, dobbiamo ricorrere a Lui che ci darà la forza necessari. E’ Lui che sa donare la parola giusta, al momento giusto, nel modo giusto

Il Papa termina poi il suo messaggio, anzitutto con un ringraziamento a tutti i missionari e missionarie per tutto quello che fanno per annunciare il vangelo nel mondo intero e ricorda anche alcune Istituzioni della Chiesa Universale (Propaganda Fide, Santa infanzia, san Pietro apostolo e Unione missionaria del clero)L’augurio finale “Fossimo tutti noi nella Chiesa ciò che siamo già in virtù del battesimo: PROFETI, TESTIMONI, MISSIONARI DEL SIGNORE” diventi realtà, con la forza dello Spirito Santo e con l’aiuto di Maria, regina delle missioni