Agropoli: rotazione incarichi e riduzione aree organizzative, Sindaco Mutalipassi riorganizza macchina amministrativa comunale

Agropoli: rotazione incarichi e riduzione aree organizzative, Sindaco Mutalipassi riorganizza macchina amministrativa comunale

Riorganizzazione della struttura organizzativa dell’Ente: riduzione delle aree organizzative e variazione dell’assetto della struttura organizzativa, con conseguente ridistribuzione dei servizi. Con deliberazione di giunta municipale è stata approvata la nuova struttura organizzativa con i relativi settori, quindi il sindaco Roberto Mutalipassi ha provveduto con apposito decreto alla nomina dei funzionari. Le aree organizzative del Comune di Agropoli passano dalle precedenti 11 alle attuali 8, al fine di garantire una più puntuale ed adeguata gestione amministrativa, secondo il principio della flessibilità organizzativa e della rotazione tra aree.

Queste le rimodulazioni e il relativo responsabile:

AREA 1 Turismo, eventi, cultura, affari generali, informatica, supporto  segreteria ed organi istituzionali,  entrate tributarie ed extratributarie a Giuseppe Capozzolo;

AREA 2  Personale, contenzioso, giudice di pace e sport a Giuseppe La Porta;

AREA 3  Servizi demografici e statistici a Giuseppe Salurso;

AREA 4 Servizi finanziari e programmazione, economato, contabilità economica, pubblica istruzione, servizi sociali a Valeriano Giffoni;

AREA 5  Ambiente, patrimonio e trasporto pubblico ad Agostino Sica;

AREA 6  Governo del territorio, progetti strategici e PNRR a Gaetano Cerminara;

AREA 7  Lavori pubblici e manutenzione a Sergio Lauriana;

AREA 8 Vigilanza e polizia locale, porto e demanio marittimo, commercio, attività produttive e SUAP ad Antonio Rinaldi.

«Le modifiche alla struttura organizzativa con la rotazione degli incarichi per quanto concerne i funzionari apicali – afferma il sindaco Roberto Mutalipassi – hanno l’obiettivo di rendere più efficace ed efficiente la gestione della macchina amministrativa da parte dei diversi uffici. La riduzione delle aree da 11 a 8 e una ridistribuzione dei settori per area seguono invece il criterio dell’uniformità oltre che l’attinenza rispetto alle competenze e capacità dei funzionari. Sono convinto che con tali scelte si possa ambire a quel cambio di passo tanto auspicato e il nostro Ente possa lanciarsi verso le sfide che ci attendono nel prossimo futuro»