Racconti africani:  I due figli

Racconti africani:  I due figli

Padre Oliviero Ferro*

Un giorno andai alla spiaggia per aspettare il battello “Anwarite”. D’un tratto vidi due uomini che stavano parlando tra di loro. Mi avvicinai per ascoltarli. Parlavano della vita di tanti anni fa, nel loro dialetto (kibembe). Allora chiamai un bambino, perché mi aiutasse a capire meglio. Il vecchio stava dicendo: ”Mi sono incontrato con un mio amico. Mi ha raccontato la storia di BYAMUNGU”. L’altro gli chiese: ”Ma chi era Byamungu?”. Il primo vecchio continuò: ”Era il re dell’ Ubwari. Ognuno gli obbediva, perché era veramente cattivo. Con lui, vivevano due figli: NYUNDO e AMANI. Un bel giorno li chiamò e disse loro: ”Ho ricevuto notizie sugli abitanti di Sakafu. Sembra che laggiù ci sia un po’ di confusione. Voglio che uno di voi vada a riportare la pace. Chi è pronto?”. Nyundo gli rispose che poteva contare su di lui. Mentre Amani disse che aveva molto da lavorare e non aveva tempo.

Il re fu felice per la risposta di Nyundo. Però, uscendo da casa, Nyundo se ne andò a passeggiare con una bella ragazza e si dimenticò dell’impegno preso. Amani, invece, cominciò a riflettere e si disse che forse era bene fare quello che il padre gli aveva chiesto. Ritornò di corsa da lui e gli disse: ”Padre, ho cambiato idea. Sono pronto. Dimmi quello che devo fare”. Il re sorrise un poco. Poi gli disse: ”Tuo fratello dove si trova? Lui si era offerto per questa missione”. Amani gli rispose: ”L’ho visto che stava passeggiando con una ragazza. Si è dimenticato. Dimmi cosa devo fare per riportare la pace in quel villaggio”. Il re gli rispose: ”Mi pare che ti chiami AMANI (pace). Allora lavora con la pace. Ascolta i problemi di ogni persona. Non giudicare troppo in fretta. Ogni notte parla con gli anziani, così da trovare insieme il modo migliore per sconfiggere la guerra. Amani, vai in pace”. Amani partì e con il suo aiuto la pace tornò a Sakafu. Ma Nyundo dove era

finito? Andò dal padre a chiedere il suo perdono. Il padre fu comprensivo. Però gli ricordò  che invece di chiacchierare e di andarsene in giro, doveva anche lui lavorare, seguendo l’esempio del fratello. Capì la lezione e cambiò il suo stile di vita.

* missionario saveriano