Settembre: mese degli Angeli

Settembre: mese degli Angeli

 don Marcello Stanzione

Settembre è il mese dei Santi Angeli, quegli spiriti beati che Dio ha creati per la sua gloria ed il suo servizio prima di tutto, ma anche per proteggerci contro i demoni, sia allontanando i loro attacchi in virtù della potenza che essi hanno su di loro, sia effondendo nel nostro spirito una viva luce e nel nostro cuore l’energia necessaria per scoprire e respingere le astuzie infernali dei nemici della nostra salvezza.

Noi dobbiamo dunque onorare e teneramente amare i santi Angeli, soprattutto quello che Dio ha affidato alla nostra particolare custodia. Non sarebbe questo mostrarci veramente ingrati quanto il non amare il nostro Angelo Custode, che ci testimonia tanto affetto e ci porta un così vivo interesse, che vigila continuamente su di noi e ci preserva da tanti pericoli?

Commentando questo versetto del salmo: “Dio ha comandato ai suoi Angeli di prendersi cura di te, affinché ti custodisca in tutte le tue vie … Ed essi ti porteranno nelle loro mani” San Bernardo di Chiaravale, il fondatore dell’Ordine Cistercense, rivolgeva ai suoi religiosi questo discorso, riguardo all’importanza della devozione agli angeli, semplice ma toccante e ben istruttivo: “Dio ha comandato ai suoi Angeli di prendersi cura di te: O condiscendenza ammirabile, il grande onore che ci fa il suo amore! Qual è, in effetti, Colui che comanda? A chi, in favore di chi, e che comanda? Consideriamo con cura e confidiamo religiosamente alla nostra memoria questo sacro mandato. Chi l’ha dunque dato, a chi appartengono gli Angeli? Agli ordini di chi dipendono? A quale volontà sono obbedienti e fedeli? E’ ai suoi Angeli che Dio ha ordinato di custodirvi, e di custodirvi in tutte le vostre vie; ed essi non esitano a prendervi nelle loro mani, affinché il vostro piede non traballi nella strada. Questa è dunque la sovrana maestà che ha comandato agli Angeli, ed ai suoi Angeli, essi che sono così elevati, così sovrani, così vicini a Lui, che sono gli abitanti della sua casa e come i veri membri della sua famiglia. E li ha incaricati di voi. Ma chi siete voi dunque? O Signore, chi è l’uomo perché ti ricordi di lui? Ed il figlio dell’uomo perché lo valuti per qualcosa? Come se l’uomo non fosse corruzione, ed il figlio dell’uomo un verme della terra.

Il salmista aggiunge: Affinché ti custodiscano in tutte le tue vie. Quanto questa parola deve produrre in voi del rispetto, ispirarvi devozione, darvi fiducia, rispetto a causa della loro presenza, devozione a causa della loro benevolenza, fiducia a causa della loro fedeltà. Camminate con precauzione come un uomo a cui gli Angeli sono presenti in tutte le sue vie. In qualsiasi luogo appartato o segreto che voi vi troviate, abbiate sempre per il vostro Angelo un religioso rispetto. Osereste ben fare in sua presenza quello che non osereste fare davanti a me? O dubitereste che egli sia presente perché non lo vedete affatto? Ma essi sono là; sono presenti; lo sono per voi; per proteggervi e per servirvi.

Ed essi ti porteranno nelle loro mani. Essi vi custodiranno nelle vostre vie; bambini, vi condurranno là dove il bambino può camminare. Del resto, essi non permetteranno che siate tentati al di sopra delle vostre forze; ma essi vi prenderanno nelle loro mani per farvi passare gli ostacoli che si incontrano davanti a voi. Quello che passa facilmente gli ostacoli, come è portato in tali mani! Quando dunque una grave tentazione si avvicina, che un’afflizione vi minaccia, invocate il vostro Custode, la vostra guida, il vostro aiuto nei vostri bisogni e nella prova. Invocatelo e dite: “Signore, salvateci, noi periamo!”. Egli non dorme, né sonnecchia, benché in alcuni momenti pare non ascoltarci. Egli è sempre vigilante, sempre soccorrevole. E non vi è pericolo perché cadiate dalle sue mani e di precipitarvi, sia che voi ignoriate, sia che dimentichiate che vi sostenga”. Potremo noi rendere amore per amore al nostro santo Angelo, e non esprimergli spesso la nostra riconoscenza per le tenere cure che egli si degna di prodigarci?

Noi ameremo ed onoreremo il nostro Santo Angelo Custode, se rispettiamo la sua presenza, se imploreremo la sua assistenza e se seguiremo le sue ispirazioni.

Rispettare la presenza del nostro Angelo Custode.  Ora, il nostro Angelo Custode è ben più nobile del più grande potente del mondo, poiché è l’ambasciatore celeste del Re dei re, del Signore dei signori. Con quale rispetto dobbiamo dunque vigilare sulla nostra condotta, per evitare tutto quello che potrebbe ferire i suoi sguardi!

Implorare l’assistenza del nostro Angelo Custode. Noi dobbiamo raccomandarci spesso al nostro santo Angelo ed implorare la sua assistenza, soprattutto nelle tentazioni e nelle occasioni pericolose. Egli sarà nostro sostegno e nostro appoggio; combatterà con noi e per noi: ci farà riportare la vittoria sul demonio e le nostre passioni.

Seguire le ispirazioni del nostro Angelo Custode. Ascoltiamo sempre i suoi avvertimenti, meditiamo sulle aspirazioni che avrà fatto nascere nel nostro cuore: lasciamoci guidare e dirigere da lui, in tutto e dappertutto. Non avremo così mai la disgrazia di lasciarci sviare dagli spiriti delle tenebre e di errore che cercano incessantemente di farci abbandonare i sentieri della vera fede e della morale cristiana.

Non solo nelle librerie cattoliche, ma ancor più in quelle laiche vi sono interi scaffali traboc­canti di pubblicazioni sugli abitanti del cielo, ora se ci sono, significa che si vendono. I quadri e le stampe con soggetto religioso hanno avuto sempre un buon mercato, negli ultimi anni alle immagini del Buon Pastore, del volto di Gesù o delle varie Madonne, si sono di gran lunga preferite stampe con gli angeli musicanti del Beato Angelico, le teste di angeli di Filippo Lippi e primi in classifica, nell’indice di gradimento, il particolare dei due angioletti paffutelli della Madonna Sistina dì Raffaello Sanzio. Sempre più í parroci si trovano di fronte a persone che, in momenti di difficoltà hanno fatta ricorso a cartomanti, astrologi e maghi che hanno consigliato, dopo un lauto compenso, di accendere, ad una certa ora, per una ventina di minuti, dell’incenso profumato all’angelo custode, di cui forniscono il nome insieme alla specifica “cifra” ossia a determinanti disegni o geroglifici che attireranno quello specifico spirito celeste disposto ad esaudire i buoni desideri. In Italia, esiste una ditta che produce e vende strumenti e riti per occultisti e maghi, e, il rito più richiesto è il rito esoterico di San Michele Arcangelo che si attua il 29 settembre e, di fatto, gli angeli scendono, solo che non sono gli angeli buoni… e gli officianti al rito, da allora in poi, hanno continuamente delle visioni diaboliche. Purtroppo, anche nella Chiesa Cattolica, in molti ambienti accademici, erano state accolte le tesi di teologi come Bultmann, Haag, Meyer che avevano messo in discussione la millenaria angelologia cattolica che, spesso, era stata elaborata anche sulla base delle rivelazioni di grandi mistici e santi.  Papa Giovanni Paolo II, durante le catechesi al popolo di Dio, tenute il mercoledì ai pellegrini convenuti nella sala Paolo VI, in cui più volte toccò l’argomento degli angeli,  disse: “Il tema degli angeli può sembrare lontano oppure meno vitale alla mentalità dell’uomo moderno. Eppure la Chiesa, proponendo con franchezza la totalità della verità su Dio creato­re anche degli angeli, crede di recare un grande servizio all’uomo. In questo modo la Chiesa ricorda all’uomo la rivelazione cristiana, secondo cui egli non è solo corpo ma anche spirito. La Chiesa confessa la sua fede negli angeli custodi, venerandoli con una apposita festa (2 Ottobre) e raccomandando il ricordo alla loro protezione con una preghiera frequente (Angelo di Dio) “. Ma attenzione perché l’attua­le revival serafico non propone gli angeli della fede cattolica o della tradizione ebraico-cristiana, ma un pasticcio sincretistico new age di esoterismo, cabala, antroposofia e teosofia, Bibbia, spiritismo, islamismo, astrologia e fantascienza. A questo riguardo, già anni fa il noto opinionista il defunto don Baget Bozzo, a proposito del ritorno delle schiere angeliche, ha afferma­to: “Siamo a metà tra il rischio e la nostalgia, direi. L’angelo è infatti l’espressione del più del reale che si spera esista, ma il, fenomeno mi sembra più una reazione al post-materialismo del passato che una vera conversione al cristianesimo. Si tratta insomma di un cambiamento culturale che investe tutto lo spirito del tempo, e la fede c’entra poco. Anche perché quelli che oggi sfrecciano nei salotti non sono affatto gli angeli cattolici: sono piccoli dei, demoni, miti. Col vantaggio di essere più comodi e meno impegnativi di Dio, perché crederci non coinvolge fino al punto da imporre il cambiamento di una visio­ne del mondo “. Pure il defunto filosofo Sergio Quinzio, con il suo solito acume, osservava: “L’uomo contemporaneo, al di là delle banalità cui il razionalismo ha ridotto la vita, cerca ancora una religiosità; ma non una fede. E pertanto rifiuta qualsiasi appartenenza che impegna per la vita. Per questo gli bastano gli angeli: aleggiare nella fantasia, in fondo non fa male a nessuno… “. Oggi i cristiani devono prendere sempre più coscienza che l’invasione delle creature celesti costituisce uno dei segni dei tempi e una sfida di vasta portata non solo spirituale ma soprattutto culturale perché sta avvenendo un mutamento epocale del paradigma antropologico e cosmologico ad indirizzo metafisico. Questo forte interesse per il popolo alato va educato, da parte del Cattolicesimo, nella linea di quella nuova evangelizzazione propugnata da san Giovanni Paolo II di venerata memoria da Benedetto XVI e da papa Francesco, affinché, dalle creature angeliche, si arrivi al Dio creatore. Per questo motivo l’otto Maggio 2002 rifondai l’associazione Milizia di San Michele Arcangelo che creata da mons. Giuseppe Del Ton e dall’Abate Carlo Egger, per volere di padre Pio da Pietrelcina, con gli anni si era estinta. La posta in gioco è molto alta e se la Chiesa si lascia scappare anche questa occasione c’è il rischio che prenda sempre più piede quella cultura nichilista che vuol rubare gli spazi al sacro per svuotarli di significato e riempirli di chiacchiere.  Oggi noi dobbiamo incontrare non solo i veri Angeli, ma soprattutto il vero Dio e il suo Figlio Cristo Gesù, che è irradiazione della sua gloria e impronta della sua sostanza e sostiene tutto con la potenza della sua parola, dopo aver compiuto la purificazione dei peccati, si è assiso alla destra della maestà nell’alto dei cieli, ed è diventato tanto superiore agli Angeli, quanto più eccel­lente del loro è il nome che ha ereditato (Ebrei 1, 3-4). Penso che, in tempi di confusione e di errori sul mondo angelico a causa del New Age e di uno pseudo-spiritualismo consumistico, il cercare di diffondere il culto cattolico agli Angeli sia oggi una grande e meritevole opera di apostolato molto gradita al Signore. Questo apostolato “angelico” lo possiamo fare con la parola adatta e lo possiamo fare regalando libri cristiani che parlano degli Angeli oppure donando la Corona Angelica o Rosario di san Michele da recitare e promuovendo i pellegrinaggi ai santuari Michaelici.