Politiche: consigli a candidati

Politiche: consigli a candidati
Giulio Caso
Bombardato da troppi segnali emotivi, il cervello elabora sensazioni di frustrazioni più che quelle dell’entusiasmo.
I candidati devono analizzare, perciò, con calma, la loro posizione, anche rispetto a quella degli avversari. Senza attardarsi a sottolineare manchevolezze altrui, eliminando le proprie per sentirsi  come  “candidatus”: vestiti di bianco che aspirano ad una carica pubblica.
I numerosi  candidati spesso confondono gli elettori con troppi programmi, siate luce, punti di riferimento, speranza nel futuro. Dunque selezionare solo le emozioni positive. Letteralmente onorevoli in pectore, sorridere delle debolezze, delle inevitabili meschinità, delle delusioni. Anzi non farsene accorgere. Anche quando l’empatia suggerisce che la persona, che si sta contattando, si barcamena, è insicura o insincera. Sorridere ancora, con sicurezza, come se si credesse al loro apporto, anzi crederci, il pensiero positivo può molto. Qualcuno cambierà idea, è vero,  ma considerare che tutti sono bombardati, pressati da vari aspiranti a camera o senato che sia.
Pensare a creare una scuola politica dopo, ma ora lucidità e sorrisi. In bocca alla lupa a tutti!