Amalfi: Capodanno Bizantino, antica tradizione

Amalfi: Capodanno Bizantino, antica tradizione

Maria Amendola

L’Impero romano d’Oriente o Bizantino (395/1453 d.C.) introdusse il calendario bizantino nel  312 sotto l’imperatore Costantino I (306/337), restando in vigore fino al VI secolo nella maggior parte dell’Occidente e a Roma. Questo calendario traeva spunto dagli insegnamenti della Bibbia. Era anche una sorta di “tramite” culturale tra la tradizione pagana, l’ebraica e la cristiana. Anticamente nell’impero bizantino il capodanno non aveva una data unica: il 10 settembre in Francia, a Venezia il 1° marzo, il 25 marzo a Firenze, il 25 dicembre a Roma e a Milano mentre a Napoli vigeva il capodanno pasquale di origine francese. Successivamente fu stabilito che l’inizio dell’anno bizantino iniziasse il 23 settembre, ma dall’anno 462 la data venne anticipata al 1° settembre e di conseguenza l’anno si concludeva il 31 agosto. Col calendario bizantino gli anni venivano calcolati considerando il 1° settembre 5509 a.C. quale “data della creazione del mondo” e dell’inizio di ogni cosa ovvero l’anno 0 (secondo i calcoli il 1° settembre 2022 d.C. equivale all’inizio dell’anno bizantino 7531). Questo calendario fu sostituito da quello giuliano (dopo 476 d.C./XVI secolo), calendario solare e ufficiale di Roma, che fu sostituito a sua volta dal calendario gregoriano. Dal calendario bizantino a quello giuliano come dal calendario giuliano a quello gregoriano esiste una differenza di 13 giorni. Il calendario bizantino inoltre prevedeva le “Indizioni” dalla durata di 15 anni, una sorta di censimento fiscale si svolgeva all’inizio di ogni “Indizioni”. In alcuni territori la tradizione bizantina è tuttora viva. In Sardegna (sotto Bisanzio dal VI al X secolo circa) il mese di settembre viene ancora soprannominato “Cabudanni” (dal calendario greco “Caput anni” il primo mese dell’anno). La città di Amalfi ha adottato il calendario bizantino dal 839 fino al 1139, infatti il 1° settembre era considerato l’inizio dell’anno fiscale e in quel giorno venivano eletti i “magister” i “comites”, ovvero i magistrati e i rappresentanti amministrativi. Tale tradizione si rinnova annualmente ad Amalfi, infatti in tale data si svolge la rievocazione storica e l’incoronazione del Magister di Civiltà Amalfitana, riconoscimento assegnato ad una persona amalfitana d’origine o di adozione meritevole. Anche a Gaeta avviene l’investitura a Magister e la rievocazione storica.