Triste Cilento!

Giuseppe Lembo

Confusa e senza certezza  la VITA sui Territori, dove si Muore, ma purtroppo non si Nasce. Con le culle sempre più vuote, c’è in continua crescita una crescente dismissione umana e territoriale. I pochi giovani, braccia e cervelli, per non morire di CILENTO, si attrezzano ad un “FUJTEVENNE” da inarrestabile SPOPOLAMENTO. Perché tutto questo? Di chi la colpa? Che si sta facendo per correre ai ripari? Il nostro CILENTO sta tristemente morendo, per diffusa e crescente “INDIFFERENZA UMANA”, con i territori abbandonati a se stessi e con tante sue realtà urbane, sempre più invivibili, degradate e ridotte nel breve periodo estivo del “TUTTI A MARE”, in condizioni diffuse di assembramenti senza controlli, che non garantiscono niente e nessuno. Intanto, per un grave vuoto istituzionale, mancano le strutture essenziali, a partire dalla viabilità con le strade chiuse o a grave rischio per chi le percorre. Una per tutte, oltre alle tante stradine interne sempre più pericolose da percorrere, é LA STRADA DEL MARE AGROPOLI-SAPRI che, così com’è, per decoro e sicurezza, ci nega e si nega tristemente al FUTURO umano e soprattutto TURISTICO. Non si può pensare di fare TURISMO in un CILENTO, bello da vedere e da vivere, con una “VIABILITÀ BORBONICA” che attende interventi importanti per messa in sicurezza e per un “DECORO” che serve a qualificare l’offerta turistica, oggi confusamente improvvisata ed in una condizione di un triste e diffuso spontaneismo del solo libero fare, mancante di presupposti programmatici che, oltre al presente devono saper guardare al FUTURO, creando situazioni di saggia credibilità, con interventi ricchi di certezze e di prospettive per uno sviluppo umano-territoriale sostenibile ed utile risorsa per nuove condizioni di vita, capaci tra l’altro, di fare rete, migliorando i territori da VIVERE, RESTANDOVI DA PROTAGONISTI DI SAGGIA UMANITÀ IN CAMMINO, con percorsi empatici pubblico-privato, nel sacro rispetto dell’UNO (Mondo della POLITICA) per gli ALTRI (POPOLO SOVRANO), risorsa umana anima viva e partecipata del proprio ambiente di VITA. C’è da riflettere sulle condizioni tristi che, oggi più che mai, insistono sul CILENTO, Terra di PARMENIDE, umanamente ricca dei VALORI dell’ESSERE in DIVENIRE, risorse di UMANITÀ in cammino , sempre più necessarie, per salvare il MONDO, in forte crisi di UMANITÀ DISUMANA, con l’UOMO dismesso ed indifferente al FUTURO.