Salerno: maestro Luciano D’Elia, don Saturno “Un grande nella sua umiltà”

Salerno: maestro Luciano D’Elia, don Saturno “Un grande nella sua umiltà”

Rita Occidente Lupo

Ad un mese dalla scomparsa, il brusco distacco non seda il dolore non solo dei familiari, ma di quanti hanno avuto modo di conoscere, fare un pezzo di strada insieme, condividere sogni e progetti con una personalità forte, dinamica, di notevole talento artistico. Di pari passo il profilo umano ha intriso ricordi, scorciati non solo dai suoi allievi del Conservatorio “Martucci”, ma anche da tanti amici e conoscenti. Il maestro Luciano D’Elia ha vissuto intensamente la sua vita terrena, con quella marcia in più ch’è quella della sensibilità. Aperto al confronto dialogico, nel rispetto della diversità ideologica, giammai avido di altruismo, sempre discreto nel porgere il suo contributo solidale specialmente agli ultimi ed ai più deboli. Al di là dell’età anagrafica e del ceto, della condizione sociale e dell’appartenenza fideista. Nel corso della celebrazione eucaristica presso il Santuario Maria SS. del Carmine, celebrata dal redentorista Padre Paolo Saturno, legato da stretta consonanza d’intenti non solo artistici a D’Elia, notevoli aneddoti riferiti hanno rimandato ai numerosi intervenuti il profilo di un maestro anche di vita.  “Avviata una fondazione a Siano, pianoforte a coda, libri, locali in Via Verdi- ha rivelato don Saturno– l’affidai a Luciano, fidandomi completamente del suo carisma organizzativo. Eravamo amicissimi, per cui guardavamo nella stessa direzione artistica. Da direttore di coro, diplomato in canto lirico, e didattica della musica corale conobbi il maestro tramite il prof. Luigi Torraca. E negli anni il nostro rapporto lievitato nella passione comune. Molto disponibile, sorridente, generoso senza barriere non manifestava all’esterno ciò che aveva dentro. La sua grande timidezza non lo faceva mai mettere in mostra, pur avendo talento unanimamente riconosciuto. E’ stato un grande proprio per la grande umiltà.” In calce alla celebrazione, non sono mancati pubblici attestati di stima a D’Elia, espressi da un omaggio canoro del coro del “Martucci”. A preludio, testimonianze anche scritte che hanno strappato la commozione, tra le quali quella di un ex allievo, che ha sentito il desiderio, nell’anonimato, di aprire il suo cuore, gonfio di gratitudine, scucendo i ricordi. Il maestro D’Elia, guida nel drizzarlo a non mollare i sogni, a perseverare nelle passioni, a portare avanti progetti di vita, che meritano d’esser vissuti.