Campania: allarme energia, Confimi “Intervenga Presidente De Luca su liquidità aziende”

Campania: allarme energia, Confimi “Intervenga Presidente De Luca su liquidità aziende”

“La previsione dei gestori dell’energia elettrica secondo i quali già a settembre ci saranno migliaia di aziende che non riusciranno a pagarne la fornitura è drammatica. Tanto più che cade nel  momento in cui il governo non può assumere misure straordinarie e la politica è particolarmente concentrata su se stessa e sulle elezioni piuttosto che a trovare risposte immediate e concrete per scongiurare il tracollo del sistema produttivo del Paese, soprattutto nel Sud e in Campania”.
Così il presidente di Confimi Industria Campania, Luigi Carfora.
“Per le nostre aziende – sottolinea Carfora – il costo dell’energia elettrica si è praticamente quadruplicato e in alcuni casi addirittura quintuplicato, il che significa che un’azienda che riceveva una bolletta da 20.000 euro al mese ad agosto rischia di vedersene recapitata una da ben 100.000 euro. La conseguenza è che intanto molti gestori di fornitura elettrica stanno correndo ai ripari nel rinnovare i contratti con garanzie fideiussorie bancarie, una pretesa inconcepibile che inevitabilmente porterà molte attività al collasso produttivo visto che parliamo di costi che l’industria, soprattutto del Mezzogiorno, non riuscirà a ribaltare sui consumatori finali né ad ammortizzare internamente”.
“E’ evidente  – precisa il presidente di Confimi Industria Campania – che se le istituzioni pubbliche, ed in particolare quelle regionali, non metteranno in campo misure straordinarie rischiamo, già a partire da ottobre, l’impoverimento assoluto e del nostro sistema produttivo e sociale con l’aumento del costo dell’energia e delle materie prime, soprattutto alimentari, il fallimento di migliaia di aziende, un’impennata della disoccupazione, gli scaffali vuoti ed una conseguente recrudescenza dei fenomeni criminali”.
“Auspichiamo – è l’appello di Carfora – che la Regione ed in articolare il Presidente De Luca metta immediatamente in campo tutti quegli strumenti di politica economica e finanziaria necessari a scongiurare il peggio: serve liquidità, denaro vero piuttosto che sgravi o  agevolazioni di sorta”.