Pontecagnano Faiano: Boxe, un talento chiamato Martin Albano

Pontecagnano Faiano: Boxe, un talento chiamato Martin Albano

Antonello Posillipo

Nel lontano 1983 il maestro di pugilato Pasquale Davide fonda con la consorte Gerarda La Rocca quella che sarà per molti giovani pugili di ieri e di domani una grande esperienza di sport ad alto contenuto agonistico e disciplinare e una grande esperienza di progetti di solidarietà con il suo centro nella palestra Sporting Center a Pontecagnano Faiano (SA). La famiglia Davide diventa subito un grande esempio per tanti giovani che si vogliono cimentare nella “nobile arte” e diversi pugili incominciano a raggiungere traguardi vittoriosi in trofei regionali, nazionali, e internazionali come il podio raggiunto dalla figlia Marzia Davide nel 2002 diventando vice campionessa del mondo in Turchia. Instancabili i tentativi di Pasquale Davide di avvicinare i giovani al pugilato per la ricerca del talento e la sensibilizzazione delle istituzioni alla boxe che dovunque riceve attenzioni adeguate, ma che nel salernitano non viene supportata strutturalmente. I sacrifici sono tanti come tante i progetti con le scuole contro il bullismo e il contrasto alla violenza di genere associati al nome del maestro; frutto degli allenamenti di questi ultimi anni l’arrivo di nuovi talenti tra cui spicca il nome di Martin Albano, che appassionandosi giovanissimo al pugilato, si fa notare 13nne al grande pubblico vincendo il torneo nazionale “Alberto Mura”, per poi vincere l’anno successivo l’omonimo campionato nazionale a 14 anni. Continua il percorso di gare e raduni pugilistici nazionali, partecipa al Dual Match Italia -Romania, per approdare ora al Campionato italiano di pugilato Elite: la più alta competizione pugilistica dilettantistica Italiana che, organizzata dalla FPI, è riservata ai pugili dilettanti. Gli atleti titolari di tale massima competizione si fregiano del titolo di campione d’Italia dilettanti. Per concludere Martin lancia il suo sguardo al suo idolo Gervonta Davis, pugile statunitense, per auspicarsi l’entrata nei successi che merita senza togliere spazio al proseguo degli studi universitari in Scienze motorie.