Postiglione: “No alla chiusura della Banca”, lettera a Presidente Sergio Mattarella

Postiglione: “No alla chiusura della Banca”, lettera a Presidente Sergio Mattarella

Illustrissimo Presidente della Repubblica, Onorevole Sergio Mattarella,

con profondo rammarico ma anche con grande speranza, Le scriviamo questa lettera a poche settimane dalla comunicazione da parte della Banca di Credito Cooperativo “Campania Centro” Cassa Rurale ed Artigiana Soc. Coop., alla clientela che, a partire dal 16 Agosto 2022, la filiale di Postiglione (SA), dopo circa 40 anni, cesserà l’operatività come sportello bancario autonomo e tutti i rapporti della filiale di Postiglione saranno trasferiti presso la sede della filiale di Serre. Rimarranno attivi esclusivamente il Bancomat e lo sportello di Tesoreria (abilitato solo ad effettuare operazioni legate al servizio di tesoreria comunale) aperto nei giorni martedì e venerdì dalle ore 08.25 alle 13:25. Questo comporterà di fatto la chiusura della Banca, considerato che non potranno più essere ritirate le pensioni, gli stipendi, effettuare
bonifici, pagare le bollette ecc.
La decisione della Banca, comunicata attraverso una scritta su foglio di carta affisso nella filiale, in cui venivano unicamente indicati i giorni e gli orari di apertura senza alcuna motivazione, ha suscitato sconcerto e malcontento tra i centinai di soci, i clienti e l’intera cittadinanza.
Tale decisione è un forte segnale di regresso per l’intero territorio sotto l’aspetto sociale ed economico, considerato soprattutto che si tratta di una Società Cooperativa che, a differenza delle altre Banche, non persegue scopo di lucro e che ha anzi come suo obiettivo quello di ridurre le disuguaglianze sociali e di reddito tra i cittadini dove opera, tanto che la Carta dei Valori, il documento che esprime i valori sui quali si fonda l’azione delle Banche di Credito Cooperativo, sancisce la centralità e l’importanza dei soci oltre che il ruolo essenziale di promozione della crescita e lo sviluppo sociale
ed economico delle realtà locali dove opera, ovvero quello che differenzia tale tipologia di banche, che si definiscono “banche del territorio”, da tutte le altre.
Oltretutto, con questa decisione, la Banca di Credito Cooperativo, ha intrapreso un percorso contrario rispetto agli importanti interventi e a quanto programmato dal Governo per combattere ed arginare lo spopolamento e i gravi disagi delle Aree Interne, anche mediante il PNRR, in questi paesi montani a favore dei quali, di recente, è iniziato lo stanziamento di ingenti fondi statali per sostenere la crescita di tali Comunità.
Siamo consapevoli che è in atto una strategia di riduzione dei costi, razionalizzare gli sportelli e aumentare i ricavi, cosa che purtroppo viene esercitata anche dalle Banche di Credito Cooperativo.
Chiudere uno o più sportelli in una città non è sicuramente paragonabile alla chiusura dell’unica filiale in un paese montano.
Ricordiamo l’importante Legge sui “Piccoli Comuni” finalizzata a tutelare e valorizzare i nuclei fondanti del nostro Paese.
Postiglione è un Comune situato ai piedi dei Monti Alburni, abitato da circa 2000 persone, molte delle quali anziane, è uno dei tantissimi stupendi borghi italiani che devono essere realmente considerati come valore aggiunto per la rinascita del Mezzogiorno, dell’Italia e dell’Europa e non visti come dei “piccoli rami secchi” da tagliare brutalmente.
Signor Presidente, sappiamo con certezza che Lei tiene particolarmente alla valorizzazione e alla tutela dell’identità storica e culturale dei “piccoli” Comuni e delle cosiddette “Aree Interne”.
Con la presente Le chiediamo vivamente di esercitare tutta la Sua autorevolezza al fine di non permettere la chiusura di questi presidi di legalità e di erogazione di servizi vitali per una Comunità che guarda al futuro con ottimismo.
Certi della Sua attenzione, Le porgiamo cordiali saluti.

I componenti del Comitato spontaneo
“No alla chiusura della Banca”