Cava de’ Tirreni: progetto Caesar tra migliori best practices italiane

Cava de’ Tirreni: progetto Caesar tra migliori best practices italiane

Il Progetto Caesar II, promosso dall’Amministrazione Servalli e di cui è capofila il Comune di Cava de’ Tirreni, è stato tra le “best practices” presentate ieri mattine nel corso l’evento *“Open Community e Pratiche di Riuso. La cooperazione tra PA per diffondere l’innovazione” * organizzato dall’Agenzia per la Coesione Territoriale della Presidenza del Consiglio dei Ministri.

Il ruolo importante assunto dal progetto CAESAR II nell’ambito delle tematiche del riuso, infatti,  ha fatto sì che fosse scelto tra i 30 progetti finanziati, insieme a solo altri 2 progetti, per essere portato tra gli esempi di cooperazione tra Pubbliche Amministrazioni per diffondere l’innovazione. Negli spazi del Talent Garden Ostiense di Roma, sono stati condivise le esperienze maturate nell’Open Community PA 2020 #OCPA2020, sulla cooperazione tra Amministrazioni che hanno portato al rafforzamento della capacità e dell’efficacia nell’attuazione della politica di coesione e, sulla base delle lesson learned del PON Governance 2014-2020, ha introdotto orientamenti e strumenti del Programma Nazionale Capacità per la Coesione 2021-2027 attraverso un confronto con la Commissione europea.

All’evento erano presenti per l’Amministrazione Servalli, l’Assessore alla Protezione Civile Germano Baldi, i responsabili tecnici comunali del progetto, l’ingegnere Gianluigi Accarino e la dott.ssa Valeria De Pascale, oltre al prof. Giulio Zuccaro – Direttore scientifico Centro Studi Plinivs – Università degli Studi di Napoli Federico, che ha descritto e relazionato sull’importanza del progetto sulla mitigazione del rischio sismico e del “Kit di Riuso”, uno strumento in grado di fornire una valutazione della vulnerabilità sismica da poter offrire come supporto alle decisioni riguardanti la pianificazione urbanistica, la mitigazione del rischio sismico e la gestione dell’emergenza, attraverso modelli digitali che permettono di simulare quali possano essere i rischi attesi e quindi la maggior salvaguardia possibile dei beni e soprattutto delle vite umane.

“Un importante riconoscimento di livello nazionale e non solo – afferma l’Assessore Baldi – di un progetto e soprattutto di uno strumento straordinario, innovativo, in un campo, quello del rischio sismico, di estrema importanza per tutte le città italiane e che vede la nostra amministrazione  tra i migliori esempi nazionali per le progettualità sul tema del riuso. Uno strumento che abbiamo inserito nel PUC  e quindi nel RUEC con una scheda di valutazione della struttura  dell’immobile  che ogni tecnico deve compilare al termine di ogni intervento al fine di ampliare il data base degli immobili esistenti sul territorio ed avere una conoscenza sempre  aggiornata seppur semplificata  sulla vulnerabilità degli immobili”.

E’ seguita una tavola rotonda dedicata al tema della digitalizzazione della PA, e su come questo elemento influisca nel più ampio processo di innovazione e rafforzamento della Pubblica Amministrazione, che ha visto coinvolti il Dipartimento della Funzione Pubblica, il Dipartimento per gli Affari Regionali e le Autonomie, il Dipartimento per la Trasformazione Digitale e l’Agenzia per l’Italia Digitale. Infine, i lavori hanno offerto un approfondimento sulla cooperazione tra PA attraverso il racconto di alcune iniziative #OCPA2020 di scambio di soluzioni e pratiche amministrative e la presentazione delle attività del Tavolo di Coordinamento sulle tematiche del riuso e comunità di pratica, con particolare riferimento alle Linee guida