La Voce e la Vita della Chiesa: “Costruiamo la pace “

La Voce e la Vita della Chiesa: “Costruiamo la pace “

Diac. Francesco Giglio

Ciò che sta accadendo in Ucraina ha riportato prepotentemente alla ribalta il tema della guerra. Questa situazione coinvolge tutto l’Occidente e l’Europa, ma non dobbiamo dimenticare che i conflitti attivi nel 2022 sono ancora tanti.  I motivi scatenanti sono vari e diversi: territoriali, politici e religiosi… La parte di mondo dove più si combatte è l’Africa.  Anche la stessa terra di Gesù è martoriata da continue guerre. Papa Francesco con la sua Lettera Enciclica “Fratelli tutti” ci esorta alla fratellanza e all’amicizia sociale: “Per decenni è sembrato che il mondo avesse imparato da tante guerre e fallimenti e si dirigesse lentamente verso varie forme di integrazione. Per esempio, si è sviluppato il sogno di una Europa unita, capace di riconoscere radici comuni e di gioire per la diversità che la abita. Ricordiamo la ferma convinzione dei Padri fondatori dell’Unione europea, i quali desideravano un futuro basato sulla capacità di lavorare insieme per superare le divisioni e per favorire la pace e la comunione fra tutti i popoli del continente. Ma la storia sta dando segni di un ritorno all’indietro. Si accendono conflitti anacronistici che si ritenevano superati, risorgono nazionalismi chiusi, esasperati, risentiti e aggressivi. In vari Paesi un’idea dell’unità del popolo e della nazione, impregnata di diverse ideologie, crea nuove forme di egoismo e di perdita del senso sociale mascherate da una presunta difesa degli interessi nazionali. E questo ci ricorda che ogni generazione deve far proprie le lotte e le conquiste delle generazioni precedenti e condurle a mete ancora più alte. Il bene, come anche l’amore, la giustizia e la solidarietà, non si raggiungono una volta per sempre: vanno conquistate ogni giorno[…] Guerre, attentati, persecuzioni per motivi razziali o religiosi, e tanti soprusi contro la dignità umana vengono giudicati in modi diversi a seconda che convengano o meno a determinati interessi, essenzialmente economici[…] Nel mondo attuale i sentimenti di appartenenza a una medesima umanità si indeboliscono mentre il sogno di costruire insieme la giustizia e la pace sembra un’utopia di altri tempi […] Nonostante questo triste scenario vi invito alla speranza, che ci parla di una realtà che è radicata nel profondo dell’essere umano, indipendentemente dalle circostanze concrete e dai condizionamenti storici in cui si vive[…] La speranza è audace, sa guardare oltre la comodità personale, le piccole sicurezze e compensazioni che restringono l’orizzonte, per aprirsi a grandi ideali che rendono la vita più bella e dignitosa. Camminiamo nella speranza!”

Ieri la pandemia oggi la guerra, sembra che il mondo stia vivendo un lunghissimo “Venerdì santo”. Ci sembra di essere tutti sul Calvario ai piedi di quella Croce segno visibile dell’immenso amore del Padre, che per salvare il mondo sacrificò il Suo Unico Figlio. Guardando alle tante croci che segnano la sepoltura di molti nostri fratelli e sorelle, raccogliamo la preoccupazione del Papa che ci ricorda che:” la guerra è luogo di morte, dove i padri e le madri seppelliscono i figli, dove uomini uccidono i loro fratelli, dove i potenti decidono e i poveri muoiono”. Poiché l’amore e più forte dell’odio e la pace più della guerra, in questo mese dedicato alla Vergine Maria chiediamo a lei di farci divenire “artigiani di pace e costruttori della civiltà dell’amore”: Possa il Datore di ogni dono, per l’intercessione della Madonna, concederci la tanta desiderata “PACE”.