Pontecagnano Faiano: Meetup-Sinistra Italiana-Possibile su nuovo plesso via Dante  

Pontecagnano Faiano: Meetup-Sinistra Italiana-Possibile su nuovo plesso via Dante  

Apprendiamo dalla pagina social del primo cittadino che l’Ente ha ottenuto un finanziamento per la realizzazione di un nuovo plesso scolastico in Via Dante Alighieri. Il post, molto stringato, aggiunge che si procederà alla costruzione di un edificio “ex novo”.

Il plesso scolastico di via Dante non è solo un luogo deputato ad ospitare locali scolastici, ma anche uno dei pochi polmoni verdi che resistono in città. Diversi alberi ad alto fusto ospitano famiglie di uccelli e riparano dal sole caldo dell’estate e siamo in apprensione per il loro destino. La nostra preoccupazione nasce dall’esperienza recente, che ha visto opere di ammodernamento di aree della città azionate senza tener conto dell’impatto sul verde pubblico, spesso facendo ricorso ad abbattimenti a nostro avviso gratuiti.

Chiediamo che la bella notizia del finanziamento possa essere accompagnata dalla voglia di declinare il tutto con una propensione alla tutela del bene comune: il verde pubblico.

Non semplicemente un nuovo edificio scolastico e una palestra, ma anche una valorizzazione spinta dell’area a verde che circonda oggi quella scuola e di cui beneficiamo tutti come cittadini.

La sfida è quella di tutelare il verde esistente e anzi di arricchirlo e migliorarlo in questo progetto che investe oltre 6 milioni di euro di soldi pubblici, ma che non deve assolutamente diventare una giustificazione per un potenziale depauperamento di quello che per noi è parte della memoria e dell’appartenenza di un territorio.

Non vorremmo mai trovarci di fronte ad un progetto esecutivo che sacrifica sull’altare del finanziamento quel patrimonio di alberi che è della nostra comunità da decenni.

Basta pensare che lo stesso PNRR, che finanzia questo intervento, finanzia un progetto di forestazione urbana rivolto alle Città metropolitane con l’obiettivo di piantare ben 6,6 milioni di alberi entro il 2024; tutto per contrastare l’inquinamento atmosferico, i cambiamenti climatici e la perdita di biodiversità. Una misura che è nel dna di tutti gli interventi finanziati dal Piano.

Per questa volta, quindi, pensiamo anche alla qualità della spesa pubblica e non buttiamo alle ortiche una delle poche e concrete possibilità di preservare il verde che ancora stoicamente resiste in questa giungla di asfalto.

Il lato pratico, oltre il sentimento di appartenenza, resta fortemente legato all’impermeabilizzazione del suolo. Implementare le buone pratiche, laddove si attuano strategie di mitigazione e limitazione del consumo di suolo, è l’unico modo per ridurre gli episodi di allagamento dei nostri centri cittadini.