Eboli: 50° sacerdotale di Padre Modesto Fragetti, auguri anche dal Santo Padre
Rita Occidente Lupo
Grande festa non solo per la Comunità ebolitana e dei Frati Cappuccini, per il 50° sacerdotale di Padre Modesto Fragetti, già parroco del Convento dell’Immacolata di Salerno, Padre provinciale, maestro di novizi, missionario in Congo. E tant’altro ancora nel tratto di un degno seguace di San Francesco, che s’è sempre distinto nella discrezione del carisma pastorale, accogliendo, confortando, guidando migliaia di anime nel suo mandato pastorale ed anche il Gruppo di Preghiera di Padre Pio Maria SS. Immacolata di Salerno. Presso il Santuario dei SS. Cosma e Damiano, ad unirsi a lui nella concelebrazione eucaristica anche le autorità civili, il Sindaco Mario Conte con l’Amministrazione comunale e quelle religiose della Provincia e della Basilicata. Pertanto il Superiore del Santuario SS. Cosma e Damiano, Padre Carmelo Gagliardi ha sottolineato il ruolo del confratello nel tempo, quello ministeriale stigmatizzato dal Concilio.
“Padre Modesto, il 30 aprile 1972, dinanzi al Vescovo di Teggiano disse il suo ‘Eccomi’ ; missionario in Africa, ministro provinciale, la Chiesa oggi ha bisogno di tali sacerdoti servitori, capaci di mettersi in ginocchio dinanzi agli altri. Mite, paziente, amante della povertà come detta la vita francescana”. Con estrema semplicità Padre Modesto, nel ringraziare i numerosi presenti dall’intera Provincia ed i confratelli, ha ricordato l’emozione della sua ordinazione ed il cammino di questi anni, nella vigna del Signore. A lui non è mancata la benedizione speciale del Santo Padre, gli auguri del cardinale Parolin, accanto a quelli dei superiori dell’Ordine Cappuccino, gli auguri dell’Arcivescovo Andrea Bellandi tramite il vicario don Alfonso Raimo. Tanti diaconi, sacerdoti e Gruppi presenti all’evento: quest’ultimi hanno voluto lasciare un messaggio augurale, rimarcando la nota della profonda stima nei suoi confronti. Un dono divino sacerdoti in questo millennio, una grazia che i chiamati siano coerenti con le attese che la vocazione richiede. Incarnando il pensiero comune quindi, numerosi esponenti laicali hanno salutato il mezzo secolo sacerdotale vedendolo un segnale di come Cristo non lasci mai orfana la Chiesa di suoi seguaci. Al termine dell’Eucarestia, presso il Convento, tutti hanno potuto non solo salutare ed avvicinare Fra Modesto, ma anche degustare un ricco buffet, preparato accuratamente dal Terz’Ordine francescano.