Salerno: Liceo “Alfano I” PCTO “Nativi digitali” a Palazzo di Città

Salerno: Liceo “Alfano I” PCTO “Nativi digitali” a Palazzo di Città

Durante la giornata del 4 aprile 2022, le classi 3AL e 3CL del Liceo Statale Alfano Primo sono state coinvolte nel percorso di competenze trasversali e orientamento organizzato dalla redazione del quotidiano DentroSalerno, gestito dalla dottoressa Rita Occidente Lupo. Il progetto, iniziato a febbraio, ha visto il suo compimento lunedì mattina: entrambe le classi del liceo si sono riunite alle porte del Comune. Gli studenti sono stati accolti nel Salone dei Marmi, dove ha avuto inizio l’esperienza da giornalista che ascolta, che modifica le sue domande in base alle risposte dell’intervistato e le riarrangia per non farsi trovare impreparato. Gli alunni sono stati il motore del progetto: sono stati loro a pensare a come porre le domande, sono stati loro a intervistare la docente del loro liceo, la professoressa Elisabetta Barone, qui in veste di consigliera comunale, il sindaco Vincenzo Napoli e l’assessore alla pubblica istruzione Gaetana Falcone.

Dall’estrema sinistra: la professoressa Barone, a seguire, il sindaco di Salerno Vincenzo Napoli, l’assessore alla pubblica istruzione Gaetana Falcone e, infine, la dottoressa Rita Occidente Lupo.

L’esperienza giornalistica fatta praticamente sul campo è stata utile, si impara a conoscere e gestire i tempi propri e della persona intervistata. Successivamente si è anche aggiunto all’intervista Padre Bogdan Filip, sacerdote della diocesi Ortodossa Romena.

L’intervista è iniziata con le domande al sindaco, “era nei suoi piani diventare sindaco?” e lui risponde che no, “non era nei miei piani diventare sindaco, ma ho sempre fatto parte dei circoli politici giovanili… Mi manca la mia vecchia professione, quella di architetto, che mi è rimasta nel cuore. Abbiamo per la città di Salerno degli obiettivi precisi, atti a far diventare la nostra piccola cittadina un centro europeizzato, più di ora, con un policlinico funzionale. Attualmente i programmi che vengono rispettati sono, per esempio, quello di non sovraccaricare il viadotto Alfonso Gatto, pericolosissimo, facendo defluire gli arrivi commerciali in altri punti della città, al fine di garantire una fluidità, senza creare ingorghi stradali”.

E ancora, continuando, le domande poste all’assessore alla pubblica istruzione: “come state accogliendo i bambini ucraini” e la dottoressa Falcone “vi parlo proprio di un’ultima testimonianza, di qualche giorno fa. Un bambino arrivato a Torrione alto era ancora spaventato quando era in classe, sentiva che potevano arrivare le bombe e piangeva, voleva andare nei sotterranei”.

Questo testimonia il bisogno che, in questo momento, attanaglia l’Ucraina: dobbiamo essere capaci di accogliere e integrare.

Infine, le domande sono state indirizzate alla preside Elisabetta Barone, dell’opposizione: “come mai da dirigente scolastica ha deciso di scendere in politica e di candidarsi come sindaco?” e lei esordisce con “bella domanda, io ho sempre pensato, da quando avevo la vostra età, di diventare una cittadina attiva al servizio dei cittadini. Pensavo che la mia azione politica si sarebbe svolta in trincea, sul campo, e quindi ho scelto l’educare come motivo principale del mio impegno sociale, civile e ripeto, anche politico. Mi hanno sempre proposto di candidarmi, ma ho sempre detto di no. Poi qualcosa mi ha illuminato, quando mia figlia doveva scegliere la sede della sua specializzazione ed è venuta a Salerno, ma è stata costretta ad andarsene perché, di fatto, questa città non offre nulla ai giovani. Mi preme domandare l’apertura della biblioteca comunale di Villa Carrara, la cui apertura è sperata da molti giovani universitari che, dopo le lezioni, studierebbero in una biblioteca. Bisogna ascoltare le esigenze dei cittadini che in questo caso sono quelle di avere degli spazi culturali appositi, club del libro, cineforum e altri ancora. È qui che ci si deve impegnare, anzi, forse oggi abbiamo più bisogno di una biblioteca comunale che di un policlinico”.

Le parole della Barone sono piene di esperienza di vita e fanno trasparire la sua passione per questo incarico.

L’incontro è nato grazie all’appoggio della scuola e dei professori che hanno permesso questa uscita didattica.

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