La Lazio si allena all’Arechi, ma non era la partitella infrasettimanale

La Lazio si allena all’Arechi, ma non era la partitella infrasettimanale

Roberto Trucillo

Una partita con il 73.6% di possesso palla per la Lazio e il 26.4% per la Salernitana può essere definita solo in un modo. Partitella infrasettimanale di allenamento. Non può essere un incontro di campionato. The show must go on, così hanno deciso la Lega calcio di serie A e la F.I.G.C., ma in molte partite, a causa delle tante assenze di calciatori positivi al covid-19, lo show manca del tutto. Pagare il ticket per assistere a delle sedute di allenamento grida vendetta. I tifosi andrebbero risarciti.

Fatta questa doverosa premessa, va anche detto che le squadre di calcio dovrebbero avere un codice di comportamento improntato alla massima disciplina. Quasi da organizzazioni militari. In un periodo di pandemia così grave, come quello che stiamo vivendo da un paio di anni, non è ammissibile che una squadra diventi un vero e proprio focolaio infettivo, soprattutto laddove ciò avvenga in conseguenza di cene, festini o, più in generale in correlazione a comportamenti e stili di vita superficiali e poco prudenti.

Il neopresidente Danilo Iervolino farebbe bene a rimettere un po’ di ordine in casa Salernitana, dettando regole comportamentali chiare e dettagliate. La disciplina nei comportamenti è fondamentale, soprattutto in frangenti così critici. Il numero impressionante di calciatori granata, della prima squadra, positivi al covid-19 è inconcepibile ed inaccettabile.

Facciamo fatica ad analizzare i contenuti tecnici e tattici della gara tra Salernitana e Lazio. La differenza di qualità tra le due squadre è apparsa sin dai primi minuti di gioco abissale. Non c’è stata partita. Calciatori come Luis Alberto, Milinkovic Savic, Pedro, Immobile, hanno giocato sul velluto contro avversari inesperti e arrendevoli e incapaci di imbastire trame di gioco offensivo degne di nota.

In casa Salernitana le uniche note liete sono arrivate dal positivo esordio in serie A del giovane difensore centrale Motoc e dalla prestazione tutta cuore e polmoni del capitano Di Tacchio. Tutti gli altri sono rimasti ben al di sotto della sufficienza. Soprattutto dai due esterni, Kechrida e Ranieri, era lecito attendersi di più in fase propositiva. Poco incisive anche le due punte Gondo e Bonazzoli, ma va anche detto che di palle giocabili ne hanno ricevute veramente poche.

Obi e Schiavone hanno fatto meno del previsto. La loro prestazione è stata incolore. Così come poco incisiva è stata la partita giocata dai due difensori centrali Veseli e Delli Carri. Nel complesso, tranne le due eccezioni citate, i calciatori granata sono sembrati poco convinti e rassegnati alla sconfitta.

Il prossimo turno di campionato vedrà la Salernitana di scena allo stadio Diego Armando Maradona contro un’altra big del campionato, il Napoli di Spalletti. Se non saranno recuperati un po’ di calciatori titolari, per la Salernitana si preannuncia un’altra sconfitta inevitabile.

Iervolino e Sabatini farebbero bene ad accelerare le operazioni di rafforzamento dell’organico in modo da rendere possibile l’eventuale rimonta in classifica della Salernitana. Al di là della situazione emergenziale legata alla pandemia, la squadra ha bisogno di almeno tre / quattro innesti di qualità, soprattutto in difesa ed a centrocampo per essere competitiva ed avere chance reali di salvezza.

Reti: 7′ pt, 10′ pt Immobile, 21′ st Lazzari.

Salernitana – Lazio 0 – 3

Salernitana: Belec, Veseli, Schiavone, Bonazzoli, Di Tacchio, Gondo (37′ st Vergani), Ranieri (31′ st Perrone), Obi (22′ st Ruggeri), Kechrida, Delli Carri, Motoc. All. Stefano Colantuono

A disposizione: Guerrieri, Cannavale, Russo, De Lorenzo.

Lazio: Strakosha, Luiz Felipe (38′ st Vavro), Patric, Pedro (40′ pt Anderson), Luis Alberto, Immobile, Zaccagni (38′ st Romero), Milinkovic Savic, Hysaj, Cataldi (13′ st Leiva), Marusic (13′ st Lazzari). All. Maurizio Sarri

A disposizione: Reina, Adamonis, Moro, Floriani, Bertini, Muriqi.

Arbitro: Rosario Abisso di Palermo.

Assistenti: Fabio Schirru (sez. Nichelino) – Luigi Lanotte (sez. Barletta).

IV Uomo: Manuel Volpi (sez. Arezzo).

Var: Luigi Nasca (sez. Bari).

Assistente Var: Alberto Tegoni (sez. Milano).

Ammoniti: Schiavone, Ranieri (S), Cataldi, Lazzari, Luiz Felipe (L).

Angoli: 3 – 7

Recupero: 2′ pt, 2′ st.

Foto di Carlo Giacomazza