Battipaglia: ex consiglieri comunali Gruppi ” Con Cecilia ” ed “Etica” su piano di riequilibrio finanziario

Battipaglia: ex consiglieri comunali Gruppi ” Con Cecilia ” ed “Etica” su piano di riequilibrio finanziario

Noi, ex consiglieri comunali dei gruppi ” Con Cecilia” ed “Etica” sentiamo il dovere di intervenire nel dibattito che in questi giorni si sta sviluppando relativo al piano di riequilibrio finanziario del comune di Battipaglia. Mentre alcuni continuano a criticare e gettare fango su quanto è stato fatto di buono e utile per la Città, riteniamo necessario un chiarimento in quanto la cittadinanza ha il diritto di essere informata, ma correttamente. Nel recente passato abbiamo collaborato, non senza ansia e preoccupazione, per realizzare progetti e programmi tesi alla risoluzione delle molteplici criticità ereditate e a quelle che quotidianamente emergevano, affrontate con grinta , coraggio e professionalità dalla dottoressa Francese e dal suo gruppo di maggioranza, momenti non facili , che richiedevano un’ attenta , profonda e variegata progettualità. La drammatica situazione debitoria in cui, come è a tutti noto, versava il Comune richiedeva come obiettivo primario da perseguire la fuoriuscita dal piano di riequilibrio, fondamentale per consentire al Comune di svolgere le sue funzioni di base, per riuscire a fornire alla cittadinanza i servizi considerati indispensabili e per poterne promuovere di nuovi. Eliminare la pesante eredità debitoria , dunque, l’obiettivo principale e primario da raggiungere al fine di uno sviluppo crescente dei vari settori produttivi e lavorativi, per la rinascita della città capofila della Piana del Sele. Ci corre l’obbligo di ricordare alcune fasi salienti, tutte documentate e verificabili, che hanno portato alla fuoriuscita del piano di riequilibrio. Il disavanzo iniziale di oltre 22 milioni di euro del 2016 nel 2018 era sceso a 4.767.221, quindi già ridotto del 78/% , come da rendiconto allora approvato. Nel corso del 2019 al disavanzo si aggiunse un accantonamento per debiti fuori bilancio per euro 4.861.220, sempre pregressi. A fine anno lo stesso organo di controllo riconobbe che il risultato di amministrazione non era migliorato unicamente per l’ enorme accantonamento dei debiti fuori bilancio Visti gli attacchi e le accuse infondate rivolte in questi giorni all’ operato politico amministrativo della Francese e della sua compagine , necessita ancora una volta ricordare altri importanti risultati ottenuti, grazie ad una politica attenta, trasparente, mirata e al servizio dei cittadini:

—ripianato quanto previsto dal piano e indicato dalla Corte dei conti nella relazione, in termini di disavanzo e di massa passiva — riconosciuti e ripianati ulteriori 17 milioni di euro di debiti fuori bilancio contratti sempre da precedenti amministrazioni, tutti ante 2016, alcuni ante anni 1990 e 2000. — ripianati due piani di riequilibrio: uno di oltre 22 milioni di euro, approvato e regolamentato, e un altro di ulteriori 17 milioni. Grandi risultati da attribuire a una progettualità fin dall’ inizio ben chiara e definita nei minimi dettagli, ad un iter che, fra l ‘ altro, prevedeva che il Fondo di Cassa fosse sempre positivo, che l’ Ente non utilizzasse le entrate vincolate in termini di cassa né utilizzasse le anticipazioni di tesoreria, che provvedesse al recupero delle quote di disavanzo d’amministrazione in base a quanto previsto dal piano di riequilibrio pluriennale, che fossero tempestivi i pagamenti per somministrazioni, forniture ed appalti, che ci fossero continui controlli sulla spesa ,assicurando però quanti più servizi possibili alla cittadinanza. E a tante altre misure si è fatto ricorso che ora per ovvi motivi non citiamo, ma che hanno fatto raggiungere gli scopi prefissati. Ricordiamo anche che il rendiconto 2020 di cui tanto si sta discutendo, è stato approvato, come certificato dalla Corte dei conti con delibera del 24 novembre 2021.

Per quanto concerne la “dismissione dei beni”, espressione ora sostituita dalla Corte dei Conti con quella di “messa a reddito”, al centro delle critiche, c’ è da dire che si è usciti dal riequilibrio senza vendere beni oltre quelli già promessi in vendita. I beni appartenenti al patrimonio del Comune non sono stati venduti perché esistevano una serie di problematiche soprattutto in relazione alla valutazione degli stessi: in pratica, come già più volte detto, i prezzi erano troppo alti rispetto al mercato immobiliare ormai in piena crisi. Ma quello che davvero non capiamo è: non è più vantaggioso per la città essere usciti dal riequilibrio senza aver venduto i beni? Non è meglio aver ridotto i debiti di quasi 40 milioni di euro ma avere ancora i beni? Questo è quello che ha fatto l’Amministrazione Francese: lasciare intatto il patrimonio comunale in modo da poter decidere con calma il suo utilizzo (messa a rendita, vendita, valorizzazione e uso) e aver comunque ripianato i debiti.

La stessa confusione si vuole generare circa il sostegno finanziario ricevuto: tale sostegno è a fondo perduto, non è un debito. Perché sia chiaro: l’amministrazione Francese i debiti li ha tolti. E questo la città lo ha capito, infatti gli ha dato il mandato per continuare a lavorare per il bene della città. Invitiamo detrattori e alcuni avversari politici a documentarsi prima di esprimere valutazioni e giudizi dei quali dovrebbero vergognarsi perché non veritieri. Costoro evidentemente non amano Battipaglia, i loro concittadini, i luoghi in cui vivono con le loro famiglie. Alla luce di quanto è stato finora fatto dall’ Amministrazione Francese dovrebbero avere parole di plauso ed incoraggiamento, di invito a perseguire progetti, ideali e speranze per la rinascita della nostra cara e bella città.