Salerno: Covid, opposizione comunale, Dirigente Scolastica Barone “Follia ritornare in DAD”

Salerno: Covid, opposizione comunale, Dirigente Scolastica Barone “Follia ritornare in DAD”

In questi giorni ho espresso più volte parere favorevole all’apertura delle scuole. Ritengo davvero follia tornare in DAD senza che vi siano altre misure di contenimento dei contagi. Se tutto il resto rimane aperto, il messaggio che arriva alla popolazione è che, in caso di necessità, il primo bene a saltare è l’istruzione. Io sono stata una fautrice della DAD e ritengo che la DDI possa essere una buona opportunità, ma ho parlato a lungo con i miei studenti che, a metà dicembre, riconoscevano che due anni di DAD li avevano descolarizzati, per cui facevano fatica a stare in classe seduti e ad avere serene relazioni con i compagni e con i professori. La scuola rimane la più grande palestra di educazione alla socialità, al rispetto delle regole, e ad un esercizio dell’imparare ad imparare, che non è memorizzazione di contenuti, ma dialogo di socratica memoria, in cui l’oggetto del sapere, medium di un’interazione euristica che educa al cercare, al capire, al risolvere. Siamo tutti consapevoli che non bastano 2 settimane di DAD per far decrescere la curva dei contagi.

Per questo sono necessarie almeno due settimane di lockdown. Lo abbiamo già sperimentato: inutile raccontare favole! Se solo la didattica va a distanza, ma i nostri ragazzi continuano a frequentare palestre, bar, ristoranti, sale giochi, centri commerciali, ecc. non solo non si esce dalla curva dei contagi, ma la si moltiplica. Abbiamo il coraggio di chiedere non la didattica a distanza, ma misure severe di contenimento dei contagi per tutto il Paese? Come giustifichiamo la DAD se continuiamo ad essere zona bianca? Forse i colori delle zone vanno rivisti oppure è tutta una grande retorica e, come al solito, la scuola diventa strumento di divisione ideologica: DAD sì, DAD no! E’ il distrattore del momento, cosicché invece d’ interrogarci sulla legge finanziaria, sul modo in cui il Governo sta spendendo i soldi del PNRR, ci affanniamo in discussioni sterili. Ovviamente, il mio è solo un punto di vista e non vuol dire che non abbia paura della diffusione del virus, ma cerco di reagire con le armi della ragione.

Nella mia scuola ad oggi registro 70 studenti positivi al Covid-19, su 1300 studenti. Non è logico mettere in DAD la maggioranza della popolazione studentesca! Ciascuno, nella sua autonomia e alla luce delle reali e concrete difficoltà, sceglie con responsabilità e collegialmente quello che è bene per la comunità. Penso che l’azione di discernimento nelle situazioni più varie sia ciò che ci rende umani. Ricordo a me stessa che i regimi autoritari hanno sempre usato la paura, come strumento di dominazione delle masse….