Cava de’ Tirreni: AZIONE…per l’Ospedale

Cava de’ Tirreni: AZIONE…per l’Ospedale

Ci risiamo!
Ancora una volta i disservizi del sistema sanitario regionale ricadono sulla sanità cavese.
A seguito dell’aumento del tasso di positività al Covid 19, è stato predisposto il trasferimento temporaneo (?) dei sanitari del reparto di Anestesia e Rianimazione dell’Ospedale civile di Cava de’ Tirreni al Plesso ” Giovanni da Procida”. Tale misura lascia, di fatto, il Presidio Ospedaliero cavese privo dell’organico specializzato capace di garantire adeguata assistenza sanitaria.
Dove sono tutti i sanitari che, come si è vantato il Governatore, sono stati assunti in questi ultimi due anni?
Ricordiamo bene le interviste ed i proclami settimanali del venerdì pomeriggio di questi ultimi tempi, in cui ci si vantava di tutti i concorsi e delle assunzioni effettuate: ben 7.000 (“Il Fatto Vesuviano” 15.11.2021 durante il giuramento di Ippocrate dei neo dottori in Napoli).
Ed ancora, le promesse di 3000 assunzioni per la copertura dei posti nelle 140 case di comunità e strutture ambulatoriali ospedaliere da aprire sul territorio (15.12.2021 intervista del direttore di nurse24.it, ai margini dell’evento organizzato dall’Ordine delle Professioni di Napoli per il giuramento professionale di 500 neo infermieri).
Dobbiamo prendere atto che, a fronte di tante vanterie, nulla di incisivo per la sanità campana e nello specifico per il Presidio Ospedaliero Santa Maria Incoronata Dell’Olmo di Cava de’ Tirreni, è stato finora realizzato. Il faraonico progetto finanziato del nuovo ospedale di Salerno, con 1200 posti, sostituirà il plesso del Ruggi d’Aragona facendo venir meno la necessità dei posti letto dell’ospedale di Cava de’ Tirreni che quindi verrà definitivamente chiuso.
Se questo è il programma, nelle more della sua attuazione, cosa si pensa di fare concretamente per Cava de’ Tirreni, città di 60mila abitanti il cui ospedale è punto di riferimento anche dei circa 20 mila abitanti della vicina costiera che nel periodo estivo aumentano di migliaia e migliaia?

Perché ogni qual volta si presenta una carenza sanitaria ci si rivolge a Cava de’ Tirreni?
I cittadini cavesi, e direi campani, dovrebbero aprire gli occhi e smettere di essere solo un serbatoio di voti come una sconfinata prateria che si percorre solamente al momento delle elezioni.
Noi diciamo basta a questa modalità di politica che non ci appartiene e che abbiamo sempre combattuto in nome di una società più giusta e solidale.
Seguendo quelle che sono le prerogative di Azione che oltre ad evidenziare l’esistenza di un problema si adopera sempre per fornire anche una soluzione allo stesso, proponiamo ai vertici dell’Azienda Ospedaliera Universitaria San Giovanni di Dio e Ruggi D’Aragona di far effettuare, a rotazione tra i 55 anestesisti in servizio presso i tre plessi ospedalieri aziendali, dei turni aggiuntivi tali da garantire la piena funzionalità ed operatività del reparto di Rianimazione dell’Ospedale di Cava de’ Tirreni.
Del resto con deliberazione n. 880 del 30.12.2021 lo stesso Direttore Generale de Ruggi, dott. Vincenzo D’Amato, nel rideterminare i budget complessivi di ore di prestazioni aggiuntive, per il mese di Gennaio 2022, ha incrementato le ore dell’UOC Anestesia e Rianimazione Ruggi a 1488 e dell’U.O.C. di Anestesia e Rianimazione e Pronto Soccorso del P.O. di Santa Maria dell’Olmo a 450.
Ci auguriamo che quanto proposto venga seriamente valutato dai vertici dell’Azienda Ospedaliera che già più volte in passato, con le proprie scelte, hanno mortificato la città di Cava.

I consiglieri Comunali
Federico de Filippis
Salvatore Balestrino