L’uomo deve sentirsi ed essere trattato da ”cittadino”

Giuseppe Lembo

È veramente triste vivere in un territorio di “tragica disumanità”. Si arriva ad imporre il silenzio. Si arriva a pretendere il silenzio complice dei cittadini che, anche di fronte a situazioni di sfascio e di tragica disumanità devono starsene zitti e magari, tradendo se stessi, gridare al mondo un “QUANTO E’ BELLO”. Attenzione, la stupida DISUMANITÀ va ben oltre il presente e si prepara tragicamente a diventare dell’ UMANITÀ DI UN FUTURO ANTROPICO, sempre meno parte di NOI sui nostri territori, tristemente cancellati e negati al FUTURO. Riflettete e valutate il valore etico ed estetico del parlare. Valutare, soprattutto l’opportunità del dire. Non si può tradire la saggia umanità dei cittadini, liberi soggetti pensanti, con il diritto a parlare sempre, promuovendo il confronto anche se in modo critico ed esprimendo, in modo altrettanto determinato, il proprio pensiero e le proprie idee, per pensare al futuro, insieme. Con un’ umanità di insieme, si può rimettere ordine al disordine d’ “umanità paesana”, sempre più silenziosamente confusa, abbandonata a se stessa ed incapace di vivere insieme.