Singolare figura di Angelo punitore

Singolare figura di Angelo punitore

Prof. Antonio  Adinolfi

Questo tempo di Natale è anche tempo di Angeli perché la loro presenza alla nascita di Gesù fu forte, soprattutto nell’Annuncio ai pastori. Scorrendo pochi giorni fa con lo sguardo numerose opere del pittore olandese Matthieu Wiegman, pittore olandese morto nel 1971, abbiamo trovato una sua Natività sulla quale abbiamo scritto qualcosa ma siamo stati colpiti anche da un suo disegno a carboncino su carta bianca del 1920, custodito al Centraal Museum di Utrecht  avente per tema << La cacciata dal di Adamo ed Eva dal Paradiso terrestre >>.

Non c’entra con il Natale – ci siamo detti – ma in qualche modo potrebbe collegarsi perché è per annullare quella cacciata che è nato il Bambino Gesù.  In essa c’è pure un Angelo, un Angelo punitore, diverso dagli Angeli che esortano gli uomini alla gioia a Betlemme. La nascita di Cristo ha cambiato anche l’atteggiamento degli Angeli verso gli uomini. Nel 1920  Wiegman faceva parte già della Bergen School, la scuola di pittori olandesi definiti realisti a nucleo espressionista, attiva nel decennio 1915-1925.  Figure tozze, colori scuri caratterizzano i dipinti di questi artisti.   Anche molti di quelli di Wiegman ma non sempre soprattutto in questo che, in fondo, è un disegno e non un dipinto. << La cacciata dal Paradiso terrestre >> è un tema molto trattato dagli artisti di arte figurativa sacra, dal Medioevo fino più o meno all’Ottocento. Poi… Nelle loro opere Adamo ed Eva sono spessissimo nudi. Così sono anche nel disegno di Wiegman. In realtà la Genesi dice che essi uscirono vestiti dal Paradiso. Prima di  cacciarli, infatti, il Signore Dio fece all’uomo e alla donna tuniche di pelli. Vestiti li abbiamo visti eccezionalmente nel mosaico bizantino che fa parte del ciclo dell’Antico Testamento della fine del XII secolo che è nel Duomo di Monreale in Sicilia.

Il disegno del Wiegman presenta però particolarità che ne fanno un lavoro unico. Innanzitutto le figure riempiono tutto il disegno. Non si vede niente del Paradiso che i progenitori del genere umano stanno lasciando, né della terra dove andranno a vivere. Eva poi poggia un braccio sulle spalle di Adamo mentre in tutte le rappresentazioni che abbiamo visto  esce dal Paradiso sì insieme, al fianco di Adamo ma, come lui, è chiusa nel suo personale dolore ( nel dipinto del Pontormo alla Galleria degli Uffizi di Firenze è Adamo che sembra prendersi cura di Eva). Adamo ha una mano sul volto ( in Masaccio si copre il volto con entrambe le mani ) e l’altra sul pube. Essendo stata emessa la condanna, Adamo ed Eva cominciano a scontarla uscendo dal Paradiso terrestre ma al serpente, nel disegno, viene concesso ancora un po’ di tempo di libertà. Non inizia a camminare sul suo ventre e a mangiar polvere come gli è stato imposto da Dio ma lo si vede al fianco di Eva mentre la guarda compiaciuto di averla fatta peccare. Infine l’Angelo. L’Angelo è vestito e con la spada di fuoco che innalza con la mano destra manifesta tutta la severità di Dio.

E’ poi  scalzo come Adamo ed Eva ma i suoi piedi, come quelli di Eva ( si rifletta sul perché) sono, diciamo, meno brutti di quelli di Adamo. Un unico Angelo che spinge con la spada Adamo ed Eva fuori dall’Eden è anche in altre opere ed è dai critici in tutte identificato con San Michele. Ma non è così. La forzata identificazione è comprensibile perché San Michele è  Angelo armato di spada e a lui fu affidato il compito di cacciare satana dall’Empireo. Gli autori di queste opere avranno pensato  che se a San Michele fu affidata la cacciata di satana dal Paradiso celeste non sarebbe stato sconveniente che lo si immaginasse come Angelo a cui fosse stata affidata anche la cacciata di Adamo ed Eva dal Paradiso terrestre. La Genesi dice però che nessun angelo cacciò Adamo ed Eva dal Paradiso ma Dio stesso che pose poi a oriente del giardino di Eden i Cherubini e la fiamma della spada guizzante, per custodire la via all’albero della vita. Ad alcuni angeli Cherubini allora fu affidato il compito di guardiani, cioè solo di impedire il ritorno nel Paradiso di Adamo ed Eva, ( oh, se avrebbero tentato di ritornarci ! ) non di buttarli fuori.

E’ stato osservato che l’Angelo di Wiegman con  la mano sinistra sembra invitare più che ingiungere ai progenitori del genere umano di andar via. E in effetti l’osservazione ci è parsa giusta. Con il gesto “dolce”, non minaccioso della sua sinistra l’Angelo manifesta il dispiacere di Dio per aver dovuto prendere una decisione che non avrebbe voluto prendere e quello suo nel doverla eseguire. Possiamo dire che la mano destra dell’Angelo è la mano della giustizia, la mano sinistra è quella della misericordia. Abbiamo sottolineato  che  le figure riempiono tutto il disegno e che non si vede niente del Paradiso che i progenitori del genere umano stanno lasciando. – Solo i pomi dell’albero proibito – aggiungiamo ora. Si potrebbe vedere un po’ di cielo ma le ali spiegate dell’Angelo impediscono anche questa vista.  Adamo ed Eva devono dimenticare il cielo di un luogo  in cui non potranno più stare. Un altro cielo dovranno vedere, il cielo di questa valle di lacrime che vediamo anche noi, che è stupendo nelle giornate belle d’estate e nelle notti stellate  ma che a volte è anche plumbeo o, burrascoso, scarica acqua di diluvio e fulmini su noi poveri mortali,  cosa che non faceva mai nel Paradiso terrestre.