La Voce e la Vita della Chiesa: “chiusura anno dedicato a S. Giuseppe “

La Voce e la Vita della Chiesa: “chiusura anno dedicato a S. Giuseppe “

Diac. Francesco Giglio

A grandi passi con il periodo di Avvento si avvicina il Santo Natale.  In questo particolare tempo liturgico si celebra la solennità dell’Immacolata Concezione. L’8 dicembre del 2020 si è celebrato il 150° anniversario della proclamazione, da parte di papa Pio IX, di San Giuseppe a “Patrono della Chiesa universale” mediante il “Decreto Quemadmodum Deus” (proprio come Dio) dell’8 dicembre 1870. In questa circostanza Papa Francesco ha istituito “l’Anno speciale dedicato a questo Santo“, attraverso la Lettera apostolica “Patris Corde”  (Con cuore di padre). Con questo atto Papa Francesco, nell’anno a lui dedicato, ha concesso anche delle speciali indulgenze in modo particolare nelle date del 19 marzo e del Primo maggio.  < In una società laicizzata e indifferente come la nostra la sua figura emerge per alcune caratteristiche di tipo antropologico e sociale; basti pensare a quella di essere un padre, un uomo giusto, una persona per bene> (commento di Valentini P. Alberto) .

Credo che ai più sfugga , in questo difficile momento di pandemia, che San Giuseppe sia anche “Patrono della buona e santa morte” per cui è doveroso pensare che egli sia stato accanto a quanti, colpiti dal corona virus, hanno lasciato questo mondo in “solitudine e lontananza dai propri cari”. Speriamo che la figura e la vita di questo  santo fatta di grandezza dinanzi a Dio e di silenzio, povertà, umiltà e nascondimento agli occhi del mondo, sia stata riscoperta e valorizzata. Egli però, come riportato nel Vangelo di Matteo, è stato il responsabile della Sacra Famiglia e interamente impegnato nella cura del Bambino Gesù e di Maria. Giuseppe è anche il discendente del trono regale di Davide, l’ultimo anello della genealogia con la quale si apre il Nuovo Testamento che, partendo da Abramo e da Davide, si conclude con “Giuseppe lo sposo di Maria” (cfr. Mt 1,16)  Egli è il padre giuridico e ufficiale del Messia discendente di Davide e Figlio di Dio. San Giuseppe è molto amato, non solo da quelli che portano il suo nome, da molti mistici e dal Popolo di Dio.

Santa Teresa d’Avila di lui ebbe a dire: “Ad altri sembra che Dio abbia concesso di soccorrerci in questa o quell’altra necessità, mentre ho sperimentato che il glorioso San Giuseppe estende il suo patrocinio su tutte”. Una certa tradizione, come riportata nel Protovangelo di Giacomo e nei testi apocrifi, ci consegna una immagine di Giuseppe come uomo anziano e dalla candida barba, scelto per questo come custode della Vergine, ma non del tutto confacente al Giuseppe del Vangelo. Il giovane sposo ha condiviso con Maria il mistero della nascita del Figlio di Dio, dal quale è stato profondamente riamato, entrando a far parte del progetto di amore, di grazia e di salvezza voluto da Dio Padre. A lui innalziamo la nostra comune preghiera:” “Salve, custode del Redentore e sposo della Vergine Maria. A te Dio affidò il suo Figlio; in te Maria ripose la sua fiducia, con te Cristo diventò uomo. O Beato Giuseppe, mostrati padre anche per noi, e guidaci nel cammino della vita. Ottienici grazia, misericordia e coraggio, e difendici da ogni male. Amen”.