I mille volti della musica: il Ragtime

I mille volti della musica: il Ragtime

Enrico De Santis

Continuiamo il nostro percorso alla scoperta dei mille volti della musica, oggi ci occuperemo del ragtime musica suonata nei locali notturni dei primi anni del secolo scorso considerata il genere precursore del Jazz.

Il ragtime trae la sua principale ispirazione dalla musica folk americana sebbene nasce come musica colta fu, fin dal principio una musica d’autore, scritta, essenzialmente pianistica e di non facile esecuzione.

Ragtime vuol dire letteralmente tempo lacerato, stracciato, a brandelli. Nasce negli ultimi due decenni del XIX Secolo, negli Stati Uniti, luogo di melting pot culturali per eccellenza. Le sue prime tracce si rinvengono nel 1880 nell’area del Middlewest, urbanizzatasi velocemente, questa musica ha avuto molti centri principali tra i quali Sedalia, Saint Louis per approdare infine a Chicago (luogo di massima fioritura grazie anche alla diffusione dei pianoforti automatici) .

Il primo rag ad esser pubblicato proprio a Chicago nel 1897 fu “Mississippi Rag” di William Krell. Verso il 1915 il ragtime è già in rapido declino: la sua forma è stata incanalata e assorbita da quella più duratura e meno effimera del Jazz.

Il ragtime fornì un essenziale contributo alla nascita del Jazz ; era, a differenza del blues, una musica spensierata, estroversa, creata per il divertimento dell’ascoltatore. Ebbe un successo straordinario e tanto più sorprendente se si considera che il suo lancio non ebbe l’appoggio dei mezzi di comunicazione di massa ma poté fare affidamento alla vendita degli spartiti e dei rulli perforati che servivano ad azionare le pianole.

Scott Joplin fu il principale e più conosciuto autore di ragtime: chi non conosce anche solo per sentito dire la sua celebre “The Entertainer”? Questo brano fu inserito nella colonna sonora di “The Sting” , in italiano “La Stangata”, film del 1973 e diretto da George Roy Hill. Questa commedia è ambientata negli anni trenta a Chicago e racconta la storia di una complicata truffa (detta in gergo la stangata appunto) ai danni di un re della malavita della città dell’Illinois. Qua i rags di Joplin la fanno da padrone. Riarrangiati orchestralmente da Marvin Hamlish essi sono i seguenti: The Entertainer, il quale viene utilizzato come tema principale di tutto il film, The Easy Winners, Gladiolous Rag, Pineapple Rag, The Ragtime Dance, e Solace.

Maestro Tancredi lei ha scritto la sua tesi di laurea in Musicologia proprio su Scott Joplin e sulla sua unica Opera lirica “Treemonisha”, quali sono degli aspetti che caratterizzano maggiormente questo genere?

“Nella sua forma più ricorrente, un brano di ragtime è strutturato su quattro tempi di sedici battute ciascuno detti “strains”. Gli Strains solitamente sono di tonalità diverse e si susseguono secondo lo schema AABBACCDD. Il tempo è binario. La sua peculiare caratteristica va ricercata nel ritmo sincopato della mano destra del pianista, mentre la mano sinistra fornisce un accompagnamento uniforme e regolare in 2/4 (o 2/2) , non sincopato. La derivazione è quella della marcia militare della quale ripete la struttura melodico-armonica , introducendo però, nella linea melodica della mano destra, una gran quantità di sincopi; è proprio grazie a questa moltitudine di sincopi che l’orecchio percepisce un movimento interessante e molto singolare di dondolio continuo e di una certa instabilità di fondo”

Musica colta oppure musica folk?

“Il ragtime oggi si potrebbe considerare un sottogenere del Jazz sebbene sia in realtà uno dei suoi principali precursori. Pensiamo all’eterno gioco dei generi musicali e al loro difficile inquadramento (classificazione) nel territorio geografico musicale.

Il ragtime potrebbe a mio avviso (ma è solamente un mio personale punto di vista) nascere già come un sottogenere della musica colta europea. Ma dobbiamo anche considerare che la musica colta europea, soprattutto dal classicismo in poi, passando dal periodo romantico, ha assorbito molte influenze culturali appartenenti alla sfera della musica folk e dei canti popolari. Basti pensare alla celebre Danza Ungherese numero 5 di J. Brahms che è stata ispirata alla melodia popolare tzigana “Bartfai Emlèk” (Ricordo di Bartfai) di Kèler Bèla.”

Il ragtime è stato per lungo tempo considerato una musica meccanica, priva di sentimento; ma quale musica creata espressamente per il divertimento in pista da ballo, oppure derivata da essa, non porta in sé qualche elemento ritmico, freddo, distaccato?

“I brani di Joplin sono a tutti gli effetti “pezzi da danza”: essi nascono dai passi di danza, dai balli di nuova origine come erano il Cake Walk o lo Slow Drag. Essi sono i diretti responsabili della nascita dei rags pianistici, proprio come accadeva durante il Rinascimento, quando la musica da ballo era derivata dai passi di danza della Pavana o della Gagliarda. Anche la Follia di Corelli si basava sullo stesso principio: La Follia era un ritmo di danza di origine portoghese. Bach fece lo stesso con le sue celebri Sonate e Partite per violino solo: i nomi dei singoli movimenti (Allemanda Corrente, Giga, Menuetto, Sarabanda), connotavano la natura di queste danze e la loro origine geografica.” foto staimusic.com