Nocera Inferiore: Villa dei Fiori, con fiaccolata lavoratori contro blocco ampliamento struttura

Nocera Inferiore: Villa dei Fiori, con fiaccolata lavoratori contro blocco ampliamento struttura

Nessuno ricorda che a Nocera sia mai accaduto qualcosa di simile: una fiaccolata silenziosa di oltre 300 persone che ha attraversato la città fino al Municipio. È il modo che hanno scelto i lavoratori di Villa dei Fiori per protestare martedì scorso contro il Comune. Il motivo l’hanno scritto nel loro volantino “Sette anni di attesa, decine di posti di lavoro, un ingente investimento privato, migliori servizi sanitari, neanche un euro di denaro pubblico. Tutto bloccato perché il Comune non fa una delibera per l’ampliamento di Villa dei Fiori chiesta dalla Regione, due volte, dalla ASL (quattro volte), dai cittadini con 1.600 firme, sollecitata dal TAR”. Quaranta minuti, oltre trecento persone. C’erano anche il segretario provinciale della CISL FP, Antonacchio, l’assessore Sessa in rappresentanza del Comune di Pagani, cittadini comuni. Molti i cartelli, il più applaudito quello che riportava una frase dal Don Camillo e Peppone “quando uno ha paura, invece di fare il sindaco è meglio che faccia un altro mestiere”. Arrivati sotto il palazzo del Comune hanno trovato le finestre chiuse con le luci accese. “Si chiudono nel loro bunker”, il commento. Poi è stato mandato l’audio originale della seduta del Consiglio comunale del 28 ottobre quando, dopo un’attesa di anni, si sarebbe dovuta affrontare la questione dell’ampliamento di Villa dei Fiori. Si è ascoltata la voce del presidente del consiglio Fausto de Nicola. Questo il testo, riportato anche nel volantino, “all’unanimità il consiglio comunale dichiara di rinviare il punto posto all’ordine del giorno avendo (interruzione). Un attimo solo stiamo completando! [voce estranea dice: signori consiglieri c’è una piccola festa del mio compleanno adesso vi aspetto] Facci completare prima, un attimo veniamo con piacere!” E subito dopo “…Vabbè non bisogna dirlo in seduta. Allora! Chiedo scusa di nuovo per queste interruzioni anomale ma anche piacevoli trattandosi del compleanno di una nostra dipendente.”. “Siamo indignati e offesi – hanno gridato i lavoratori – perché mentre noi rischiamo il posto di lavoro loro pensano al buffet”.

Chiediamo, ma il Comune dice che è fermo perché mancano dei documenti. “E voi ci credete? Credete davvero – è la risposta – che dopo sette anni ancora manchino dei documenti? Non ci credono nemmeno loro. Lo sanno benissimo che la pratica è perfetta da anni. Si nascondono – aggiunge una lavoratrice, fisioterapista – dietro ad un direttore ad interim distaccato dal comune di Pagani e che ha dovuto inventarsi altri paletti, come li chiamano loro, che non c’entrano niente. I paletti li vorrebbero usare con noi come l’ombrello di Altan”.

Duro anche il segretario della CISL Antonacchio: “Una amministrazione che in sette anni non riesce a mettere a posto gli atti è inadeguata perché tutti gli atti sono già assemblati correttamente”. “E’ uno scandalo – commenta un educatore di Villa dei Fiori – un arbitrio contro la dignità di chi lavora e contro la città intera, ma noi non molleremo e risponderemo stando qui tutti i martedì con la nostra fiaccolata”. La sensazione è che nessuno vorrebbe andar via, tanta è la rabbia e la determinazione. Poi la manifestazione si chiude. L’appuntamento è per martedì prossimo 14 dicembre alle 17. Stessi luoghi e, c’è da scommetterci, stessa rabbia, stessa indignazione.