Dove va il mondo?

Giuseppe Lembo

La GLOBALIZZAZIONE, così come saggiamente nelle attese dei tanti, doveva e deve assolutamente essere un incontro di umanità in cammino; un incontro di diversità-ricchezza, sconosciute all’altro del Mondo.

Il Mondo globale, purtroppo, un Mondo sempre meno di civiltà globale, evidenzia il peggio di sé; nel suo breve percorso temporale ha fatto capire, mettendo bene in evidenza le sue intenzioni che la GLOBALIZZAZIONE è soprattutto triste GLOBALIZZAZIONE dei poteri forti del Mondo sui deboli del Mondo; tanto, con il risultato finale di allontanare sempre più l’Uomo, allargando le forbici delle distanze umane, con grave e crescente danno, soprattutto, per i poveri della Terra, sempre più poveri e con i ricchi che pretendono, diventando sempre meno, di dominare il Mondo, facendo crescere gli egoismi e le disumanità diffuse, degli uni contro gli altri.

E così, anche questa grande occasione storica, da Nuovo Mondo, per un Mondo Nuovo, sta andando tristemente in fumo. Tanto, per colpa degli egoismi del Mondo dei potenti, vittime predestinate i “poveri cristi” di un Mondo sempre più disumanamente nemico dell’Uomo, facendo e facendosi male, negandosi al Futuro.

Occorre rimettere la globalizzazione sul binario giusto, eliminandone i pericoli di deviazione che, negandoci al Futuro fanno tragicamente male al futuro della Terra, sempre più ammalata di Uomo, reso fragile da un Mondo di falsa ed egoistica umanità che facendosi male, proprio non sa volere bene e tanto meno volersi bene.

Stiamo sprecando una grande occasione per un Mondo umanamente nuovo.

La ricchezza della globalizzazione con il suo volto disumano e triste di negativo del Mondo, sta assumendo, facendosi male, un volto disumano e dal Futuro negato.

L’insieme umano del Mondo con la sua diversità/ricchezza, serve al Futuro del Mondo. Serve a costruire un Mondo Nuovo che, non è assolutamente quello dell’avere e dell’apparire e tanto meno, dell’Uomo tecnologico ed innovativo che si priva demenzialmente delle sue risorse più importanti, ossia dei valori di un’umanità universale mai prima conosciuti ed in cammino per incontrare l’altro del Mondo, arricchendosi reciprocamente della propria diversità/ricchezza, un bene globale da vivere saggiamente come forza di universalità d’insieme.

Ma questo saggio percorso globale è, purtroppo, sempre più deviato; è, purtroppo, sempre più cancellato, usando, facendosi male, la globalizzazione come negativo del Mondo, cancellandone cammin facendo i saggi valori umani e dando un’inopportuna e disumana prevalenza agli egoismi dell’Uomo contro l’”Altro” del Mondo e contro la Terra – Natura che sta tristemente morendo di Uomo che agisce sempre più con violenza e pensa da “Padrone del Mondo” a dominare gli “Altri” del Mondo, tristemente silenziosi e sottomessi.

Tanto e solo per l’egoismo disumano e violento di un “tutto per sé”, indifferente del male che si fa agli “Altri” del Mondo, dal diritto universale alla vita, sempre più negato, a partire dalle tanti parti periferiche ed abbandonate del Mondo dove ancora, è la Fame, il primo grande nemico dell’Uomo che muore per mancanza di cibo, il primo oro del Mondo; la prima insostituibile risorsa umana per garantire la VITA dell’Uomo sulla Terra, sempre più gravemente violentata dal disumano “Nemico Uomo”.