Tramonti: Campinola, Vincenzo Florio a 10^ Festa Organistica

L’organista Vincenzo Florio di Gragnano sarà l’ospite e protagonista del terzo e ultimo (ma non ultimo) appuntamento con la 10^ FESTA ORGANISTICA di CAMPINOLA di Tramonti domenica 12 settembre alle 18 nella chiesa parrocchiale di San Giovanni Battista.

Interpreterà musiche di G. Frescobaldi, J.J. Froberger, B. Pasquini, J. S. Bach, D. Cimarosa, G. F. Handel e la Marcia trionfale dall'”Aida” di Giuseppe Verdi.

Vincenzo Florio ha compiuto gli studi musicali presso il Conservatorio “San Pietro a Majella” di Napoli diplomandosi in pianoforte, clavicembalo ed organo “cum laude”. Ha tenuto molti concerti con successo di pubblico e di critica e attualmente è docente di pianoforte in alcuni Licei musicali italiani.

L’ingresso è libero con le dovute osservazioni pandemiche. Informazioni 3478790007

A dieci anni dalla solenne cerimonia e dal concerto dell’organista italo-australiano Sergio De Pieri che ha inaugurato il restauro filologico dei fratelli Carrara di Rumo di Trento con la direzione tecnica di Giancarlo De Marco, la supervisione della Soprintendenza, l’illuminata volontà di Don Arulappan Jayaraj (già parroco di Campinola) e il generoso contributo dei Campinolesi e della Cei. Una meritoria opera che ha ridato alla collettività uno fra i più antichi organi della Campania e il più longevo della Costa d’Amalfi e che non si è lasciata tentare da maldestre manipolazioni che avrebbero cancellato il carattere dello strumento e i segni della storia.

La Festa Organistica di Campinola è sempre frutto dell’intraprendenza ed esperienza organizzativa di Antonio De Marco con il Giardino Segreto dell’Anima della famiglia Telese ed ora anche della sensibilità del parroco P. Jean Jacques Luzitu e di collaborazione della Tenuta San Francesco e di Ceramiche Vietri Scotto.

Autentici “atti d’amore” in alcuni valori antichi che, giorno dopo giorno, sembrano svanire nell’indifferenza ma che meritano di non essere dimenticati.

 La Festa Organistica conferisce continuità all’espressività del prezioso strumento e prolunga il ponte fra passato e futuro per far acquisire la piena consapevolezza del valore espressivo e del significato umano, storico e artistico; una iniziativa di grande valenza, per offrire questo patrimonio al godimento di tutti, per l’elevazione spirituale e l’accrescimento culturale e sociale.

“Fare, sempre; continuare a fare. Perché quel che si è fatto è sempre un punto non d’arrivo ma di partenza… e la difficoltà è il saper conservare et accrescere.” (Giacomo Vasari XVI sec)