Salerno: Mutaverso Teatro, VI ediz. all’aperto “La Fuori Stagione”

La Fuori Stagione è il titolo della VI edizione di Mutaverso Teatro, progetto a cura dell’associazione Erre Teatro, ideato e diretto da Vincenzo Albano, che quest’anno si svolgerà, a Salernodal 27 maggio al 4 luglio. Per andare incontro alle esigenze di distanziamento per l’emergenza sanitaria, la manifestazione si svolgerà all’aperto, tra il Quadriportico Santa Maria delle Grazie al Chiostro Ave Gratia Plena, coinvolgendo anche l’Arena del Teatro Ghirelli, la panoramica terrazza della Fondazione Ebris e il Teatro del Barbuti, in otto appuntamenti (tutti alle ore 20.30), che vedranno alternarsi sui diversi palcoscenici alcune delle compagnie più interessanti del panorama teatrale italiano.

«La sesta edizione di Mutaverso Teatro è “fuori programma”, inaspettata – spiega il direttore artistico Vincenzo Albano -; “fuori serie” per i connotati che ne delineano l’eccezionalità rispetto alle precedenti edizioni; “fuori di sé”, perché si presenta come una piccola follia; “fuori dal mondo”, quello virtuale, a cui ci siamo abituati nei lunghi mesi di isolamento».

Si parte “fuori stagione” il 27 maggio al Quadriportico Santa Maria delle Grazie, con la compagnia Biancofango, che porta in scena Io e Baudelaire – Who wants to live forever?, con Andrea Trapani, unico attore in scena e al pianoforte, diretto da Francesca Macrì. Primo passo di una trilogia dedicata ai poeti maledetti, lo spettacolo è un’invocazione alla poesia, un dialogo con se stessi, andando alla ricerca delle parole e accettando che queste siano importanti.
Si prosegue il 3 giugno ancora al Quadriportico Santa Maria delle Grazie con la Piccola Compagnia Dammacco, che presenta L’inferno e la fanciulla, con Serena Balivo, per la regia di Mariano Dammacco. Il monologo, con drammaturgia originale di Dammacco e Balivo, ha vinto il Premio Giovani Realtà del teatro a In-Box Blu 2016. L’attrice interpreta una surreale bambina, conducendo gli spettatori in un suo personale viaggio all’inferno alla ricerca della dimensione di adulto. Il 6 giugno al Chiostro Ave Gratia Plena sarà la volta del gruppo Bartolini Baronio, che presenta Un giorno bianco – Dove il noi dimora in me, nato dal progetto RedReading: in un’atmosfera informale, un libro e il suo autore, incontrano il teatro, partendo dalla narrazione orale. Il 10 giugno si ritorna al Quadriportico Santa Maria delle Grazie con Fortebraccio Teatro e Compagnia Lombardi-Tiezzi che presentano La delicatezza del poco e del niente – Roberto Latini legge Mariangela Gualtieri. Alcune delle più belle confidenze della meravigliosa poetessa trovano forma in un concerto poetico per sola voce: Latini mostrerà in scena la capacità che hanno i poeti di stare nei silenzi intorno alle parole. Il 13 giugno ancora al Chiostro Ave Gratia PlenaPrincipio Attivo Teatro presenta La manutenzione della solitudine, reading poetico di Giuseppe Semeraro con le musiche eseguite dal vivo da Leone Marco Bartolo. Un lavoro che mette a fuoco come nella società dell’iperconnessione, fare manutenzione della solitudine sia un imperativo etico. Semeraro incrocia parti profonde ed inesplorate del lettore costringendole a venire fuori. Il 27 giugno l’appuntamento all’Arena del Teatro Ghirelli, realizzato con il supporto di Casa del Contemporaneo, è con la compagnia Gli Omini, che presenta Coppa del Santo – Agonismo e miracoli al tempo del distanziamento sociale, scritto da Giulia Zacchini e interpretato da Francesco Rotelli e Luca Zacchini. Un mercante in fiera sulle vite dei santi, uno spettacolo che coinvolge il pubblico in una riffa, ripensato per l’epoca del distanziamento sociale. Il 1 luglio Mutaverso Teatro arriva sulla splendida terrazza con vista sul Golfo della Fondazione Ebris per L’arte del selfie nel medioevo – Giovanni Succi racconta il Dante che non t’aspetti. Un racconto a braccio, di voce e chitarra acustica, in cui il frontman dei Bachi da pietra presenta le Rime Petrose di Dante al di là di ogni stereotipo. Un Dante calato nel proprio tempo, e non nel nostro, alle prese con l’amore carnale in un contesto del tutto terreno. Il 4 luglio si chiude al Teatro dei Barbuti con Sgombro – Varietà Tragicomico con Ivan Talarico, Daniele Parisi, Davide Grillo, il Nano Egidio (Marco Ceccotti, Francesco Picciotti, Simona Oppedisano). Un progetto che ha radunato attorno a sé un gruppo di autori-attori tra i più interessanti della scena romana di oggi, drammaturghi e performer che lavorano sulla comicità, interpretando grandi temi del presente.

Mutaverso Teatro si presenta come una stagione che ha come filo conduttore la parola poetica, di cui il teatro, in questo tempo di rinascita, ha più che mai bisogno. Da Dante a Baudelaire passando per Mariangela Gualtieri, la rassegna declina la poesia sulla scena attraverso la musicalità del verso poetico, l’oralità del racconto, le bizzarre composizioni del varietà, trovando in essa una delle tante strade possibili per ripartire: «In questa ripresa piena di incognite – conclude Vincenzo Albano – si confondono e si accavallano, tanto repentinamente da esserne disorientato, i momenti della semina, dell’attesa, della fioritura, della raccolta. Questa VI edizione di Mutaverso Teatro matura così, controtempo. Un debutto pieno di incognite e domande, ma non per questo meno desiderato».