Salerno: “Stop a Tampon tax”, Salerno in Azione per battaglia sociale

Salerno in Azione aderisce alla campagna ‘Stop TAMPON TAX, il ciclo non è un lusso!‘ promossa dall’associazione Onde Rosa che ha raggiunto su Change.org più di 600.000 firmatari con l’obiettivo dichiarato di abbassare l’iva al 4% sui prodotti igienico sanitari femminili come gli assorbenti in quanto beni di prima necessità e non beni di ‘lusso’, per l’appunto, come attualmente vengono considerati in termini di tassazione iva al 22%.

Una battaglia di equità sociale quella rivolta al governo e che ha avuto già una forte eco nazionale con la nascita di numerose iniziative a sostegno e prodotto i suoi primi risultati concreti, in attesa di una legge nazionale.

Salerno in Azione è pronta a portare la proposta di abolire la tampon tax nelle farmacie comunali nei Consigli comunali della provincia. I coordinatori  provinciali di Azione Salerno Fabio Maglione e Luca Forni, in condivisione con la segreteria provinciale, ritengono che sia una importante proposta a favore dell’equità di genere.

Fabio Maglione chiarisce le intenzioni dietro l’iniziativa: “”sull’esempio di alcuni comuni virtuosi Azione Salerno ha deciso di aderire alla campagna dell’associazione Onde rosa – Stop alla Tampox tax – mobilitandosi con un’azione concreta e al contempo altamente simbolica, chiedendo di ridurre il prima possibile l’aliquota iva applicata, riportandola alla soglia dei beni di prima necessità, quali sono di fatto i tamponi, poichè il ciclo infatti non è un lusso. Obiettivo ultimo è quello di dare ulteriore vigore alla proposta di avere presto una legge nazionale in merito.

“Il risparmio dell’aliquota Iva, dal 22 al 4%, costituirà certamente un piccolo ma concreto supporto economico alle donne. Mi auguro che anche le farmacie private e la GDO vogliano aderire a questa importante iniziativa che, come Azione Salerno, abbiamo deciso di promuovere pel tramite dei nostri consiglieri comunali nelle varie città della nostra provincia” ha dichiarato inoltre Luca Forni.

Un primo passo per riportare equità sociale ed economica e riequilibrare una tassazione ingiusta sui beni, come quelli igienico sanitari e che riguarda anche diversi prodotti per i bambini e uomini, che deve essere affrontata. L’augurio è che questi segnali portino quanto prima alla definizione di una legge nazionale definitiva.