Roma: Fedapi, campagna vaccinale in strutture private, appello a Governo

FedAPI – Federazione Artigiani e Piccole Imprese rivolge un appello al Governo affinché sia permesso che la campagna vaccinale contro il Covid-19 venga attuata, a pagamento, anche presso le strutture sanitarie private .
Dichiarazione del Presidente Nazionale Pietro Vivone: “Raccogliamo in questa proposta l’ennesimo atto di disponibilità e generosità delle partite IVA disposte a proprie spese ad alleggerire il Servizio Sanitario Nazionale sia in termini di costi che nel velocizzare le vaccinazioni perché prima terminiamo le vaccinazioni e prima ricominceremo a vivere meglio. Sottolineo che non si scavalcherà nessuno ma i vaccina saranno somministrati “a pagamento” solo se in esubero mentre in caso contrario opererà solo il Servizio Sanitario Nazionale”

Di seguito il testo della proposta inviata da FedAPI al Presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte, al Ministro della Salute Roberto Speranza ed al Commissario Straordinario per la gestione dell’emergenza Covid Domenico Arcuri.

La FedAPI – Federazioni Artigiani e Piccole Imprese, a seguito delle richieste pervenute da parte di numerosi iscritti presenti sull’intero territorio nazionale, ha avviato una campagna comunicativa per chiedere di includere nei canali di distribuzione del vaccino contro il Covid-19 anche la sanità privata, in affiancamento al Servizio Sanitario Nazionale. La somministrazione dei vaccini da parte si strutture private sarebbe possibile solo per le dosi che il servizio pubblico non riesce a somministrare in autonomia e verrebbe fatto a costo zero per il servizio sanitario in quanto le strutture private potrebbero richiedere al
cittadino il pagamento per il servizio prestato.

Non un obbligo di vaccinazione a pagamento ma una possibilità concessa per rendere possibile a tutti di essere vaccinati per primi, un atto di generosità da parte di chi vuole alleggerire l’operato del Servizio Sanitario Nazionale.

Le ragioni, a supporto della suddetta proposta elaborata dal nostro Centro Studi, sono le seguenti:

– più strutture preposte ad effettuare il servizio velocizzerebbero l’erogazione dello stesso;

– le strutture private avrebbero un introito maggiore e al tempo stesso alleggerirebbero il SSN e la spesa prevista per le infrastrutture necessarie per garantire il servizio nella sola Sanità pubblica;

– coloro che non possono o non vogliono vaccinarsi a proprie spese potrebbero accedere prima ai vaccini erogati dalla Sanità pubblica;

– velocizzare i vaccini significa ricominciare prima una vita normale che preveda la scuola e il lavoro;

Il nostro intento è dare voce non soltanto agli imprenditori da noi rappresentati ma a tutti gli italiani, avendo come bussola l’ Agenda 2030 dell’ONU sullo sviluppo sostenibile: in questo senso, velocizzare i tempi ed aumentare le opportunità della campagna vaccinale verrebbe incontro in primis all’obiettivo di garantire salute e benessere (GOAL
3) e in via secondaria il diritto all’istruzione di qualità alla parità di genere, ad un lavoro dignitoso ed alla riduzione delle
disuguaglianze; nel nostro Paese le scuole sono ormai chiuse da troppo tempo, le opportunità lavorative delle madri si sono ridotte per via della necessità di restare a casa con i figli, numerose aziende sono in procinto di chiudere o purtroppo lo hanno già fatto e ciò non fa altro che aumentare le disuguaglianze che tanto faticosamente, prima della diffusione di questo virus, cercavamo tutti di combattere.

Con la presente, oltre a sottoporre la nostra proposta all’attenzione del Governo, comunichiamo la disponibilità di FedAPI e di tutti i suoi associati presenti sull’intero territorio nazionale ad aderire ad eventuali iniziative e proposte basate al sostegno dei principi di cui sopra.

Noi imprenditori non facciamo la corsa ai ristori ma vogliamo ricominciare a lavorare e crediamo che questa strada possa riportarci prima nei nelle nostre attività che portiamo avanti con fatica dedicando tutti noi stessi.

Consapevoli dell’importanza e della qualità del lavoro svolto da questo Governo nella lotta al Covid-19, in un’ottica di ascolto e
collaborazione, ci auguriamo che la nostra richiesta possa essere accolta e che la voce degli imprenditori italiani venga ascoltata.