Lombardia: Scuola, Monitoraggio Terza Area, Report regionale A.S. 2008/09

Prof. Gennaro Tedesco

Premessa

La Terza Area o Area di Professionalizzazione è finalizzata a far acquisire qualifiche professionali e professionalità strettamente legate allo sviluppo economico e produttivo del territorio. Le qualifiche professionali conseguibili sono quelle previste dal sistema della formazione professionale regionale e generalmente rispondono ad esigenze e specifici fabbisogni locali. I corsi di Terza Area,  attraverso convenzioni con le Regioni, consentono il conseguimento del diploma di stato e quello della qualifica professionale regionale. Nel caso in cui non sia realizzabile la quota regionale  gli istituti sono autorizzati ad effettuare corsi surrogatori.

 

  1. A.   Tipologie di finanziamento

 Dall’analisi delle fonti di finanziamento utilizzate dagli istituti scolastici della Lombardia per la realizzazione dei percorsi di Terza Area si evidenzia,  per l’annualità 2008/09, una concorrenza di diversi soggetti finanziatori, pur se il contributo prevalente è ancora quello fornito dal Ministero della Pubblica Istruzione: sul totale nazionale, 6895,1034 sono Fondi Ministero Pubblica Istruzione. Segue il contributo delle Regioni, 153, sul totale nazionale pari a 2573,  i contributi dei Fondi Privati, 18 sul totale nazionale pari a 124, mentre è significativa l’entità di tipologie altro pari  a 53 sul totale nazionale, 712. La Lombardia nel 2008-2009 ha visti diminuiti i Fondi MIUR rispetto all’anno precedente e aumentati i Fondi regionali  rispetto all’anno precedente.

In quali Istituti si sviluppano i corsi di Terza Area?

I corsi  di Terza area si sviluppano negli Istituti professionali e tecnici suddivisi in istituti di riferimento  che hanno inserito dati completi sui corsi medesimi e istituti di riferimento con corsi di TA accreditati come agenzia formativa .

 

Gli istituti in Terza Area

Per l’annualità 2008/09 sono stati rilevati in Lombardia, sul totale nazionale pari a 924 , 117 (12,66%) istituti di istruzione secondaria  di riferimento, che hanno inserito dati completi sui corsi di Terza Area  e sempre per l’anno 2008-2009, sono stati rilevati  , sul totale nazionale pari a 319 , in Lombardia 32 (10,03%) istituti di istruzione secondaria di riferimento con corsi TA accreditati come agenzia formativa. Nell’anno precedente in Lombardia gli istituti di istruzione secondaria di riferimento che hanno inserito dati completi sui corsi di Terza Area sono stati 110 (13,06%) e gli istituti di istruzione secondaria di riferimento con corsi di TA accreditati come agenzia formativa sono stati 27 (10,04%)  su un totale nazionale  rispettivamente di 842 e 269.

Se si focalizza l’analisi sul livello nazionale, emerge che, rispetto alla distribuzione degli istituti sedi di riferimento, il maggior numero d’ istituti di istruzione secondaria di riferimento che hanno inserito dati completi sui corsi di Terza Area  è  in Lombardia, con il 12,66%,  mentre la medesima Regione, nel confronto nazionale, è al 5° (10,03%)  posto per numero di istituti di istruzione secondaria di riferimento con corsi di Terza Area  accreditati come agenzia formativa dopo Toscana, Veneto, Puglia e Piemonte.

I percorsi, le metodologie, gli operatori coinvolti

I percorsi erogati dagli istituti in Lombardia sul totale nazionale pari a 8023  ammontano a 1138 pari al 14,18%, che sono le cifre  più alte nel confronto nazionale.  I corsi annuali sono stati 686, cioè il 10,91.

Nell’analisi della tipologia di attività didattica dei corsi di Terza Area, l’indagine ha preso in considerazione le seguenti voci: formazione in aula, stage, visite guidate, esercitazioni pratiche, formazione a distanza.Sul totale nazionale pari a 2109287, le ore di attività didattica erogate complessivamente in Lombardia sono 214056 di cui  il 10,02% di attività in azienda per lo stage, l’8,41% di formazione in aula, il 21,37% di attività in azienda con visite guidate, il 31,78 di formazione a distanza, il 16,35 di esercitazioni pratiche. Sul totale nazionale pari a 8023 , in Lombardia i corsi erogati sono stati 1138 pari al 14,18, la percentuale più alta nel confronto nazionale.   E’ importante notare come l’orientamento si esplichi anche  attraverso visite guidate.

In prospettiva sembra si assista ad un passaggio da un uso della Terza Area  come addestramento professionale centrato solo sullo stage fine a se stesso ad uno come apprendimento esperienziale inteso come metodologia didattica che si svolge in contesti di lavoro: lo stage viene sempre più inteso come attività che tiene conto e coniuga alcuni elementi di contenuto, relazioni, comportamenti ; uno stage che permette di sperimentare come risolvere problemi, cosa significhi pensiero critico,  autonomia, responsabilità (imprenditorialità). Dal punto di vista strategico sembra si passi da una formazione sequenziale con azioni tra loro indipendenti, ad una formazione che si sviluppa secondo un modello a spirale che mette in campo un rapporto costante tra formazione e lavoro.

Gli operatori dei corsi della Terza Area in Lombardia sono stati  nel 2008-2009  11991, l’11,60% su un totale nazionale di 103391. I docenti interni 2289 pari all’11,41%, i docenti di Raccordo Terza Area 1168 pari al 13,55% , i docenti stage Terza Area 1067 pari al 13,45%, i tutor aziendali 4080 pari all’11,71% , i consulenti esterni 3387 pari al 10,61%

 

Gli studenti e le certificazioni

 In  Lombardia gli studenti dei corsi di Terza Area per l’anno 2008-2009, su un totale nazionale pari a 140409 , sono stati 21190 pari al 15,09%, la percentuale più alta sul totale nazionale. Gli studenti delle classi IV sono stati 11732 pari al 15,27% e gli studenti delle classi V  9458  pari al 14,88% .

Nei corsi regionali il rapporto di iscritti su docenti è stato in Lombardia è stato del 2.22, quello iscritti  su docenti interni 8.64, quello iscritti docenti esterni 2.99. Il rapporto ore docenti interni 846, il rapporto ore docenti esterni 6560 per ore totali pari a 7406 rapporto ore docenti interni sul totale pari a 0.11 . Nei corsi surrogatori in Lombardia il rapporto iscritti su docenti dell’1.76, quello iscritti docenti interni 4.65, quello iscritti docenti esterni 2.84, le ore docenti interni 107541, le ore docenti esterni 215268 per ore totali pari a 322809 per un rapporto ore docenti interni sul totale pari a 0.33.

In Lombardia  in 117 istituti  sono stati accesi  complessivamente 1138 corsi di cui 18  regionali e 1120 surrogatori. I corsi regionali con 100 ore sono stati 1,  quelli con 100-299   16, quelli con 300-450 ore  1,  quelli con 450 ore nessuno. I corsi surrogatori  con 100 ore   214  , quelli con 100-299 ore   687  ,  quelli con 300-450 ore  216 , quelli con 450 ore  3 .

In Lombardia  su un totale regionale di 14926 pari al 19,48% , la cifra più alta  del totale nazionale , 76626 , gli attestati/certificati sono  ripartiti in 2048 , il 20,46%, attestati di professionalità ,  250 , il 27,20%  gli attestati di perfezionamento, 518, 4,25% le qualifiche 2° livello, 5982, il 26,87% gli attestati, certificati di frequenza, 4780, il 24,04% gli attestati, certificati di competenze,1267, il 18,24% gli attestati, certificati crediti acquisiti .

Imprese coinvolte nei percorsi di Terza Area

Sul numero totale nazionale delle Imprese coinvolte in percorsi di Terza Area  pari a 48081, subito dopo il Veneto, la Lombardia è la seconda Regione italiana per numero di imprese coinvolte nei percorsi di Terza Area con 6146 imprese coinvolte pari al  12,78%  e sul numero totale nazionale degli alunni coinvolti pari a 134400, subito dopo la Campania , è la seconda Regione italiana  per alunni pari a 17659 con una percentuale del 13,14 % con una media di alunni di 2,87 su una media nazionale  di 2,80. In Lombardia il maggior livello di alunni in media  è stato quello nelle imprese  con oltre 500 addetti e oltre.

Gli accordi

 

Gli accordi stipulati dalle scuole rivestono una particolare importanza perché possono essere considerati indicatori significativi dell’integrazione della scuola con altri soggetti sul territorio. Le tipologie  sono rappresentative di strategie di accordi molto diversi tra loro e estremamente significativi per un’analisi dei processi di integrazione territoriale anche in relazione alle politiche attive dell’area considerata. Sul totale nazionale degli accordi con soggetti coinvolti pari a 1535, la Lombardia ne ha stipulati 149, pari al 9,71%. Dei 399 accordi di Terza Area con le imprese del totale nazionale 44 sono stati sottoscritti dagli istituti lombardi pari all’11,03.

Come utilizzare i documenti allegati alla banca dati

Le scuole possono allegare ai dati quantitativi una documentazione sulla progettazione e realizzazione delle attività.

Si segnala l’importanza che potrebbe rivestire uno studio approfondito di questa documentazione per meglio descrivere i modelli e gli strumenti adottati dalle scuole nelle singole regioni, al fine di individuarne le specifiche e caratterizzanti peculiarità e disseminare le migliori pratiche.

 Conclusioni

Se osserviamo la serie storica presentata nell’arco di 3 anni scolastici, emerge un quadro rappresentativo di un fenomeno che ha registrato incrementi percentuali considerevoli, sia per gli istituti coinvolti che per la partecipazione degli studenti e per i percorsi realizzati.

Infatti, comparando i risultati rilevati per gli ultimi tre anni  e per le variabili considerate i dati evidenziano un indice di crescita generale per:

  • gli istituti scolastici sedi di riferimento che hanno inserito dati completi sui corsi di Terza Area dagli 870 dell’anno 2006-2007 sono passati a 924 nell’anno 2008-2009 , quelli con corsi TA accreditati come agenzia formativa da 264 dell’anno 2006-2007 sono passati ai 319 del 2008-2009;
  • il numero dei percorsi realizzati va dai 6724 dell’anno 2006-2007 agli 8023 dell’anno 2008-2009;
  • gli studenti partecipanti ai corsi di Terza Area passano dai 128127 dell’anno 2007-2008 ai 140409 dell’anno 2008-2009;

 

Rispetto al fenomeno si segnala:

  • un aumento degli istituti tecnici rispetto ai professionali;????
  • l’estensione della Terza Area  comporta anche una  sua interpretazione didattico metodologica più consona alle esigenze della società contemporanea;
  • una conseguente interpretazione dell’orientamento che abbia maggiore valore pedagogico ed educativo e  non sia direttamente mirato all’inserimento lavorativo;
  • una differenziazione dell’offerta della Terza Area, che solo in parte risente delle diverse realtà socio economiche, ma che sembra alquanto  centrata sul modello organizzativo interno a ciascuna scuola;
  • l’importante ruolo svolto dai tutor aziendali, sia per la quantità dei soggetti coinvolti, che per il loro ruolo strategico, in quanti facilitatori di reti di relazione tra scuola ed azienda.
  • Gli operatori dei corsi di Terza Area passano dagli 87917 dell’anno 2007-2008 ai 103391 del 2008-2009 ;

Sono da approfondire:

  • le modalità con le quali si svolgono le attività  in azienda;
  • l’evolversi delle certificazioni ed il rapporto tra certificati di competenza e crediti;
  • l’analisi qualitativa delle ore svolte in aula e del rapporto tra queste e le esperienze in azienda e del rapporto tra il lavoro svolto tra alcuni alunni e l’intera classe;
  • i modelli di raccordo territoriale tra scuole ed aziende e soggetti mediatori (associazioni di categorie, istituzioni locali,…)

Gli Esiti dei monitoraggi nazionale dell’Alternanza Scuola-Lavoro e dell’Area professionalizzante (Terza Area) – annualità varie. I dati sono consultabili e/o scaricabili nell’apposita area del portale Scuola Lavoro.

L’attività della Terza Area erogata dagli Istituti di Istruzione Secondaria di II grado viene regolarmente monitorata dal MIUR .  L’indagine viene ora  realizzata dall’Agenzia Nazionale per lo Sviluppo dell’Autonomia Scolastica  (ANSAS) su incarico della Direzione Generale per l’Istruzione e Formazione Tecnica Superiore e per i Rapporti con i Sistemi Formativi delle Regioni del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (MIUR).