La Voce e la Vita della Chiesa: Avvento, tempo d’attesa

Diacono Francesco Giglio

Il Tempo di Avvento (adventus che significa venuta) decorre dai primi Vespri della prima Domenica di Avvento (29 novembre) fino ai primi Vespri del Natale del Signore (25 dicembre). Il colore liturgico è il viola, ad eccezione della terza domenica di Avvento (detta “Gaudete”) in cui si può usare il colore rosaceo. Il lezionario è relativo all’anno B.

Purtroppo, molti sono i fedeli non hanno piena conoscenza delle indicazioni della Chiesa per questo “Tempo” di preparazione al Natale e quindi, è doveroso che esse vengano riproposte.
L’Avvento è il periodo che, nel calendario liturgico della Chiesa cattolica e latina, ha una propria celebrazione. Secondo le Norme Generali per l’Anno Liturgico e il calendario, questa festa ha un duplice significato: in primo luogo è un periodo per prepararci al Natale, quando ricordiamo la prima venuta di Cristo, e in secondo luogo è un periodo che fa direttamente appello alla mente e al cuore, per aspettare la seconda venuta di Cristo alla fine dei tempi.
Più precisamente, possiamo dire che questo periodo, se vissuto in attesa devota e gioiosa, ci ricorda la venuta di Cristo nel mondo e l’invito ad impegnarci a costruire già su questa terra il “Regno di Dio”. Durante il Tempo dell’Avvento non si recita il Gloria perché, è uno dei modi per esprimere concretamente il fatto che, fino a quando dura il nostro pellegrinaggio, manca qualcosa perché la gioia sia completa. Con la solennità del Natale, la Chiesa celebrerà la presenza del Signore in mezzo al suo popolo e festosamente canterà di nuovo il Gloria. Le eccezioni alla regola  di non recitare il Gloria durante l’Avvento sono: la solennità dell’Immacolata Concezione, l’8 dicembre, e la festa della Madonna di Guadalupe, il 12 dicembre.
Il nuovo Messale Romano, che entra in vigore  proprio da domenica 29 oltre a presentarci alcune novità, ci accompagnerà nelle celebrazioni anche per i Tempi futuri.
L’Avvento, malgrado il colore viola, non è un periodo penitenziale ma il Tempo di “preparazione e di attesa dell’evento della nascita di Gesù bambino”.
In questo periodo gli altari delle nostre chiese possono essere ornati nella misura che conviene alla natura di questo tempo, cercando di non anticipare la gioia e la festa della “Nascita del Signore” e quindi l’uso dei fiori sia sempre misurato e, piuttosto che sopra la mensa dell’altare, si dispongano intorno ad esso.
Poiché esistono vari usi e tradizioni di “pietà popolare”, la Chiesa ne ha riconosciute alcune e tra queste: la Corona d’Avvento, la solennità dell’Immacolata Concezione l’8 dicembre, la novena di Natale e il presepio. In considerazione della “gioiosa attesa del Natale” la Chiesa ricorda che “in tempo d’Avvento l’organo e altri strumenti musicali devono essere usati con quella moderazione che conviene alla natura di questo tempo, evitando di anticipare la gioia piena della Natività del Signore”.
L’Avvento, quindi, non solo ci incoraggia ad attendere gioiosamente il Santo Natale, ma ci esorta a far posto nei nostri cuori per accogliere Colui che viene a portarci la “pace” e l’invito a vivere come figli amati da Dio e fratelli fra di noi.