Nocera Superiore: IC “Fresa Pascoli” avvio attività scolastiche in presenza dopo lockdown, lettera del DS a famiglie, studenti, personale

Oggi 5 ottobre dopo il lungo lockdown gli alunni dell’IC FRESA PASCOLI sono ritornati a scuola. Per loro la scuola ha predisposto un piano di accoglienza con la task force organizzativa. A Viale Europa sede della scuola secondaria di I Grado il DS insieme al prof Scarlino con la presenza del Sindaco Cuofano ha salutato gli alunni nel loro primo giorno di scuola. Successivamente il progetto si è materializzato anche negli altri plessi senza nessuna criticità in piena sostenibilità e serenità organizzativa.

Da un monitoraggio effettuato il primo giorno di scuola (5 ottobre 2020) è emerso che:

Le entrate e le uscite degli alunni sono state svolte in sicurezza, mantenendo il distanziamento previsto dalla normativa e secondo gli orari indicati.

Tutti gli alunni ed il personale scolastico hanno indossato correttamente i DPI.

Tutti gli ambienti risultavano puliti, sanificati e provvisti di gel igienizzante.

I percorsi covid presenti agli interni degli edifici, sono stati seguiti correttamente.

Le aule e gli altri ambienti di apprendimento (laboratori e smart class) risultavano adeguate al numero degli alunni presenti ( 20 alunni scuola primaria e 16 alunni scuola dell’infanzia).

Nessuna criticità rilevata sotto il profilo epidemiologico all’interno dei plessi.

Grazie a Voi per le indicazioni, per il supporto giornaliero che ci date, per averci trasmesso la serenità adeguata per affrontare questo nuovo inizio di anno scolastico, nonostante le difficoltà.

Grazie a tutti i colleghi e al personale ATA per la collaborazione.

Una prima riflessione: dopo un altro anno che comincia che porta con se ancora l’insostenibile enigma del futuro della nostra scuola. Di una scuola ancora forte, entusiasta è presente anche nel corona virus. Chissà se si uscirà nel breve periodo dal tunnel. Certo il mondo non sarà come prima. Il cervello non sarà più come prima il cuore sarà lo stesso. Perciò andiamo avanti con le emozioni e la passione esistenziale e pedagogica che ci ha sempre contraddistinto facendo attenzione ad ogni passo, ad ogni parola fuori posto che citiamo che ci fa prigioniera delle nostre inettitudini e diamo spazio all’umiltà e alla dedizione necessaria nel nostro lavoro e che sia migliore per tutti. Nella speranza di intravedere un po’ di luce nell’entusiasmo e protagonismo dei nostri alunni  che è proprio di stamattina. Dovremmo tutti pregare e auspicare il ritorno alla normalità e lottare per mantenere sempre e comunque salute, serenità, equilibrio, raziocinio con qualche eccesso di emozione ancora di più nell’insostenibile pesantezza  della distanza che non è in sinergia con la vera scuola.

Anche nelle piccole cose della nostra esistenza, nella speranza e nell’ottimismo che dovremmo infondere e trasmettere abbiamo voluto aprire a tutti Voi le scuole delle nostre meravigliose comunità scolastiche FRESA PASCOLI ed ex  2 CIRCOLO di Nocera Superiore per affermare che chi lotta può perdere ma chi non lotta ha già perso. Noi come scuola abbiamo lottato fortemente in questi ultimi mesi, alunni, docenti e famiglie. Non sapremo mai e non ci interessa sapere chi ha vinto o chi ha perso. Certamente saremo fieri di essere stati protagonisti di una grande pagina di storia scolastica e non solo. Una pagina fatta di coraggio, speranza, ottimismo e impegno scritta dai nostri studenti cui va il mio forte abbraccio

Agli alunni in particolare dico che  Mi emozionate sempre per la bravura, competenza e amore per la scuola. Grato si docenti cuore pulsante della nostra piccola grande scuola. Un saluto che vuol essere un augurio  in scenari più sostenibili e forieri di grande crescita educativa e formativa non solo per gli alunni ma anche per noi. Ringraziamo le famiglie per la disponibilità e l’accoglienza verso la scuola. Più che una didattica a distanza la nostra è stata la didattica delle emozioni per arrivare in subordine agli aspetti cognitivi. Perché non c’è educazione se manca quel filo rosso tra cuore e cervello. La Fresa Pascoli baricentro, stella polare e avanguardia di una vision e mission di scuola di tutti e per tutti per una scuola inclusiva in una comunità accogliente.Un abbraccio forte a tutti quanti voi per aver segnato una piccola pagina di storia scolastica e non solo.

Anche nel primo giorno di scuola mi avete sorpreso positivamente dandomi la forza che si può ancora lavorare e lottare per una scuola sempre più inclusiva e compartecipata.

L’entusiasmo e la compostezza che ho visto negli alunni e nei docenti nel primo giorno di scuola  mi offre l’opportunità per una riflessione e contestualizzazione sui tempi che stiamo vivendo e mi da la forza e l’entusiasmo per riflettere sui tempi che stiamo attraversando con l’insostenibile leggerezza/pesantezza dello scorrere del tempo con la consapevolezza che nulla sarà come prima. Giro  le mie considerazioni sui nostri tempi .  In un momento storico di oggi in un momento difficile come questo che ci fa riflettere sui nostri percorsi esistenziali e sulle nostre fragilità che se comprese diventano la nostra forza.

Un abbraccio a tutti Voi, uno forte e speciale a quanti condividono con me la stessa passione e le stesse emozioni nel nostro difficile lavoro di educatori.

Io posso solo dire come Vostro Preside che…

quello che ci rimarrà dopo dopo il CORONA VIRUS più in generale dopo i traumi della vita, dopo i difficili e complessi sentieri esistenziali: non il denaro, ne i traguardi materiali ma l’affetto, i ricordi ed il calore umano che abbiamo emanato e la forza con cui, insieme alle persone care, alle persone leali e sincere lo abbiamo custodito. Un auspicio dopo il CORONA VIRUS a sentieri di umanità e di amore nel segno della cristianità tanto celebrata quando siamo nei guai.

Nè il tempo nè il CORONA VIRUS potrà mai cancellare ciò che il cuore conserva. Ogni momento insieme a voi nel tempo trascorso insieme in un percorso sofferto e condiviso mi colma il vuoto della temperie di oggi così amorfa e lontana dall’effervescenza e naturalezza del tempo che fu. Mi viene in mente Cesare Pavese nella Luna e i falò o Garcia Marquez in cent’anni di solitudine che raccontano la

Onorato, grato ed emozionato nonché enormemente arricchito nell’aver avuto la possibilità di condividere con persone come Voi la meravigliosa avventura dell’educazione e del fare scuola. A tutto il consiglio di Istituto, ai meravigliosi genitori e docenti ata delle mie comunità scolastiche mi riserverò a breve di comunicare dettagliatamente i miei sentimenti di affetto, di gratitudine e di riconoscenza per aver costruito insieme a voi un modello di scuola che ho sempre immaginato e sognato, una scuola di tutti e per tutti, una scuola inclusiva in una comunità accogliente. Non so se ci siamo riusciti ma certamente abbiamo insieme ridato alla scuola un cuore ed un’anima fatta di emozioni e di condivisione che solo la scuola può dare.

Siamo è vero tutto un po’ stanchi ma abbiamo ancora la forza per un ultimo sussulto intriso della nostra leadership e della nostra autorevolezza pedagogica. Non facciamo come Dorando Pietri nella maratona olimpica o come Wells contro Mennea all’olimpiade di Mosca dell’80. Gli ultimi metri sono i più faticosi. Ma a noi la stanchezza ed il sudore non ci fa paura perché allietato dal vento intenso che ci spira contro.

Dal vostro DS

A tutti i docenti:  Mi avete stupito in senso positivo per il lavoro effettuato di sintesi che va nell’ottica di quanto concordato. Onore a voi fa area docenti per aver tracciato con il vostro lavoro un sentiero di competenza e innovazione nonché di abnegazione professionale. Il traguardo di questo percorso nasce da lontano dai miei suggerimenti e confronti che alla fine hanno fatto emergere quanto di meglio giace in voi. Sono sempre più convinto che la mia non è solo una scuola ma un laboratorio di ricerca azione e di innovazione che va nel cammino di una vision e mission di scuola inclusiva ed integrata. Merito ai docenti anche per il supporto che rappresenta per me e spero per tutti i docenti una chiave esaustiva e chiarificatrice. Non posso che condividere e concordare e di essere ancora di più confortato e in sinergia con tutti voi in questo nostro laboratorio e officina fatto di impegno e di innovazione di cui le funzioni strumentali tutte, insieme alla task force e a tutti i docenti sono la punta dell’iceberg piu ‘ evidente. Il lavoro e i problemi che dovremo affrontare appaiono enormi e insormontabili. Io però sono convito che ce la faremo. Perché dove vi è passione, amore per il nostro lavoro e per i nostri alunni nessuno ostacolo è insuperabile. Con la passione pedagogica, sensibilità culturale fatta di condivisione e compartecipazione riusciremo ad accompagnare  i nostri ragazzi autorevolmente con la dignità e disponibilità nostra che loro meritano e si aspettano dando ad ognuno di loro il giusto riconoscimento. Agli alunni e alle famiglie il mio appello e auspicio nell’intendere LA SCUOLA come una tappa importante della vita che va vissuta con umiltà nella consapevolezza dei propri limiti e delle proprie virtù. Ricordatevi in futuro della nostra scuola e dei vostri docenti, del vostro preside nell’amore della cultura e del rispetto che non tramonta mai.

Nella consapevolezza e certezza che ad ogni crepuscolo segue l’aurora, che ad ogni tramonto viene l’alba auguro a tutti voi buon anno scolastico connotato dalla soddisfazione di aver dato tutti il massimo impegno e dedizione per il nostro lavoro così delicato ma così ricco di soddisfazioni umane prima che professionali.

Nell’ottimismo misto a consapevolezza delle difficoltà del momento auspico una buon anno scolastico  nella serenità che ci accompagnerà sempre verso sentieri di sostenibilità e speranza. Dopo il crepuscolo  verrà l’aurora in ognuno di noi nella misura in cui emergono forte i veri valori che giacciono per essere disoccultati.

Nella certezza mista a convinzione e fede maturata ed amplificata dagli eventi che lassù qualcuno ci ama e ci protegge anche nella cattiva sorte.

La vita mi ha dimostrato e confermato che va affrontata sempre controvento con l’ebbrezza e la forza mai doma. Mai come oggi sono convinto che lassù vi è un angelo per noi, qualcuno che ci ha protetto e custodito nella vita terrena e che continua ad osservarci e proteggerci con l’amore che ha sempre contraddistinto i nostri sentieri.

Il sentimento  del tempo ora condizionato e appeso al filo del corona virus. Il COVID 19 interprete e  premonitore dell’epoca attuale di decadenza e di tramonto. Epoca complessa e di grandi contraddizioni, di passaggio e di transito in un nuovo mondo che dovremmo ricostruire dalle fondamenta. Con tristezza e senso di realismo sembra che LA SCUOLA sia stata premonitrice dei tempi che stiamo vivendo. La politica, la deriva culturale di oggi, la marginalizzazione dei valori, la fine di ogni idealismo delinea una società oscurantista che va superata con un nuovo umanesimo. Restituiamo insieme il realismo ai sogni, la concretezza dell’utopia alle nuove generazioni e lo spirito critico e la dignità di essere uomini che spesso manca.

La vita degli STUDENTI  è conoscenza di nuovi mondi, di nuove realtà, ma anche memoria e rispetto della propria identità. Il tema del “ritorno”  è legato al concetto di vita come sfida nell’immenso mare dell’ esistenza, ma anche come ricerca di una misura interiore  o come ” storia col sofferto cammino”.