Scuola: “dovere civico”, al via iter per conversione DL Rilancio in legge

Suor Anna Monia Alfieri

La parola chiave in queste ore è “dovere civico”. Lo stato d’emergenza in cui versa la Nazione ora ce lo impone.

Leggo anche, in queste ore, parole e dichiarazioni ambigue perché chi, per inerzia o timore di perdere il potere, sta tradendo i cittadini, forse pensa che tale modalità possa “salvargli la faccia” e consentirgli di ripresentarsi, come se nulla fosse, alle prossime elezioni, confidando nella scarsa memoria dei cittadini.

Sfortunatamente per queste persone, il covid-19 ha cambiato l’Italia (e il mondo) e ciascuno di noi. I cittadini non sono più gli stessi: mesi di isolamento li hanno portati necessariamente a riflettere e a confrontarsi con la realtà interna a se stessi ed esterna; lo stato di emergenza ha imposto loro di maturare un giudizio obiettivo sulla realtà; ci siamo fermati e la frenesia di un tempo, che favoriva “comunicazioni veloci” e confuse, reazioni primarie e forse poco pensate, ha ceduto il passo a “comunicazioni ponderate”, riflettute, riviste.

Il “fattore velocità”, che ha purtroppo in questi anni obnubilato il cervello, e che è stato abilmente sfruttato da chi aveva interessi non propriamente a favore della Res-Publica, ormai è stato sostituito dal “fattore responsabilità”. Siamo tutti più fragili e quindi più solidali, meno disponibili ad essere sfruttati, usati, strumentalizzati per interessi terzi. Come a dire: ora siamo tutti più attenti e adulti.

Gli italiani del dopo covid-19 non hanno più intenzione di essere presi in giro e manovrati; sembra che solo la classe politica non se ne sia accorta. In questi giorni il senso di responsabilità dei cittadini è evidente: docenti precari della scuola statale sono scesi in campo a supporto della famiglia e della scuola paritaria, testate come Repubblica e Il Fatto Quotidiano, da sempre ideologicamente avverse, chiedono al Governo di prendere in considerazione le richieste di salvare le paritarie per salvare la statale, i sindacati ricordano che occorrono talmente tanti miliardi di euro per ripartire con la scuola statale, che perdere questo comparto sarebbe da irresponsabili. Ma ormai se ne è lungamente parlato: non serve ripetersi.

Queste sono ore decisive: il decreto scuola è stato approvato ob torto collo: non c’era alternativa. Chi ha seguito le dirette dal Senato e dalla Camera, ha visto che anche le forze della Maggioranza più sensibili, Pd e Iv, hanno dovuto cedere agli alleati 5 Stelle e Leu, contrari, e bocciare i propri emendamenti come quelli dell’opposizione, che nella più ampia trasversalità bipartisan avrebbero salvato la Nazione.

Appare evidente che questo governo è sbilanciato: Pd e Iv sono a traino e devono in qualche modo mantenere gli equilibri che rendono i 5 Stelle probabilmente più forti rispetto alle intenzioni di voto odierne degli elettori.

ORA COSA SI FA?

Da Martedì 09.06.2020 inizia l’iter per la conversione del DL Rilancio in legge: Si riparte dall’esame degli emendamenti in Commissione Bilancio, in seguito il Dl Rilancio approda alla Camera dei Deputati e infine al Senato. I prossimi saranno 15 giorni molto importanti.

Questa è l’unica chance che ha il Governo nelle sue aree più sensibili (che ringraziamo), di cui ricordiamo la presenza, stando alle loro dichiarazioni di votare Sì agli emendamenti dell’opposizione e viceversa.

E’ opportuno citare con maggiore precisione quali sono le forze coinvolte, che cosa dichiarano e come agiscono, di modo che – seguendo le dirette o semplicemente la stampa quotidiana – ciascuno abbia gli strumenti per farsi un’idea del possibile, ennesimo bluff delle aree sensibili o del gioco di forza delle aree contrarie, rispetto alla sorte della scuola pubblica, statale e paritaria.

Il GOVERNO è composto da aree politiche che in modo unitario si sono dichiarate solidali nell’aiutare la famiglia, riscattare la scuola pubblica paritaria e salvare la scuola pubblica statale. E’ opportuno sospendere ogni giudizio in punta di diritto e di economia, perché sono materie non opinabili; ora si deve correre con i cavalli a disposizione. Si riservano ad altre sedi e occasioni le dissertazioni giuridiche ed economiche, che sicuramente, comunque, esploderanno in tutte le loro conseguenze.

PARTITO DEMOCRATICO: leader ZINGARETTI; per ragioni di spazio, a titolo esemplificativo si citano tre rappresentanti-simbolo, che riassumono le dichiarazioni di tutti i membri: l’ex Ministro Luigi BERLINGUER, padre della Legge sulla Parità L. 62/2000,  l’ex ministra Sen. Valeria FEDELI, che costituì i tavoli sui costi standard di sostenibilità per allievo a completamento della legge, e la Sen. Flavia MALPEZZI, Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri (Governo Conte-II) che da sempre dichiara che la Scuola è un tema trasversale alla politica tutta. FAVOREVOLE.

ITALIA VIVA: leader RENZI; numerosi i suoi interventi di questi mesi: era il Premier quando con la Ministra Giannini si avviò la ricerca sui costi standard di sostenibilità per allievo a completamento della legge sulla parità; l’on. Gabriele TOCCAFONDI, da sempre in prima linea per garantire al “corpo sistema scolastico” la salute di entrambe le gambe, scuola statale e paritaria, come le definisce lui stesso; l’On. Camilla SBROLLINI non ha mai fatto mistero di quanto Autonomia, Parità e Libertà di scelta educativa siano necessarie al Paese Italia. Non ultimo si riveda l’intervento alla Camera dei Deputati in occasione del Dl scuola. FAVOREVOLE.

LEU: leader GRASSO; per ora nessuna dichiarazione se non dell’onorevole Stefano FASSINA che, nel corso dell’Audizione in commissione Bilancio, è parso molto disponibile ad aiutare le famiglie più povere ad esercitare il proprio diritto, presentandosi come persona molto ragionevole e sensibile; potrebbe influenzare positivamente qualcuno dei suoi. NON FAVOREVOLE al 93%.

MOVIMENTO 5 STELLE: leader CRIMI, assolutamente contrario. Hanno il Ministero dell’Istruzione e la Ministra AZZOLINA ha dichiarato che non lascerà indietro nessuno nel rispetto della libertà di scelta educativa. Il sistema integrato a suo dire è importante e la scuola paritaria ha un ruolo fondamentale. Di conseguenza, il M5S dovrebbe essere favorevole, ma poiché tra le fila aleggia una certa confusione endemica, la sensazione è di inaffidabilità, sia per il pro che per il contro. NON FAVOREVOLE, con gli opportuni distinguo.

Esistono poi componenti minoritarie per numero, Gruppo MISTO e vari dissidenti, che possono spostare l’ago della bilancia del buon senso, ma che non è possibile citare per ragioni di spazio.

Passiamo all’OPPOSIZIONE: tutti FAVOREVOLI.

Lapalissiano, si potrebbe pensare: ma quello che interessa oggi è una MAGGIORANZA NUMERICA, che segua agli accordi BIPARTISAN, e soprattutto una Opposizione responsabile.

FORZA ITALIA: leader BERLUSCONI. Numerosi gli interventi del Sen. TAJANI, dalla Sen. GALLONE alla sen. RONZULLI, dall’on. APREA all’on GELMINI. Anche qui citiamo i massimi esponenti consapevoli che sono numerosi gli interventi, come si evince dagli atti. FAVOREVOLE.

LEGA: leader SALVINI. Numerosi gli interventi, dal Sen. PITTONI, al Sen. GARAVAGLIA, dall’on. GUSMEROLI alla sen. RIVOLTA. FAVOREVOLE.

FRATELLI D’ITALIA: leader MELONI. Numerosi gli interventi, dall’On. FRASSINETTI al sen. RAMPELLI, dall’On. MOLLICONE al Sen. IANNONE. FAVOREVOLE.

UDC: leader CESA. In prima linea la sen. BINETTI, forte probabilmente anche della sua esperienza nella sanità, e pragmatica, caratteristica che si confà ai medici per non perdere il paziente sotto i ferri. FAVOREVOLE.

NCI: leader LUPI, da sempre in prima linea. FAVOREVOLE.

Si tratta di una trasversalità posta nero su bianco, che non ha precedenti, evidenziata da AGENZIE BIPARTISAN DAL SENATO ALLA CAMERA .

Lo scenario prevedibile è il seguente:

  1. MAGGIORANZA POLITICA. Si compattino, convincano per quanto possibile LEU e 5 Stelle a dare un segnale proprio a quei poveri che intendono aiutare e che, come è stato dimostrato, stanno invece cadendo sotto la scure della loro ideologia. Sarebbe un bel segnale di onestà, per i cittadini, il voto favorevole di Maggioranza e Minoranza.
  2. MAGGIORANZA NUMERICA (in mancanza della precedente). Il voto sì di PD-IV-GRUPPO MISTO –FI –FDI-LEGA-UDC-NCI e di qualche membro di LEU e di 5STELLE.

Si ricorda che con una manovra di 800 mln, tanto ora deve manovrare nel DL rilancio il Governo, ampi sono i margini. Inoltre, a fronte di un danno economico di 5.4 Mld di euro e di un danno sociale che è stato ampiamente spiegato, se non viene in soccorso il buon senso di diritto, venga almeno considerata la convenienza economica. L’ideologia si dovrebbe arrestare di fronte a un danno economico paragonabile per portata al costo di una guerra civile.

Se però fosse la sete di potere ad impedire al Pd e a Iv di votare gli emendamenti dell’opposizione (e viceversa, si ricorda), per dare man forte ai compagni di scorribande 5 stelle, allora, forse, occorre ricordare che il potere, una volta perso, lo si può riavere, la dignità e il rispetto, una volta persi, si perdono per sempre.

Inoltre, l’indicazione dei nomi deve far scattare la responsabilità: non solo ciascuno se l’assumerà di fronte al proprio elettorato, ma di fronte ai posteri e a chi in futuro sarà ricordato come colui che ha segnato la 4^ Tappa del sistema scolastico  che avrà due alternative:

  1. 4^ Tappa della scuola italiana, “Il sistema scolastico classista e INIQUO”: la scuola di Stato, unica e di regime e la scuola Paritaria Privata per i Ricchi. Le scuole dei poveri, presidi di libertà e argini contro mafia, camorra e malavita organizzata, cadranno sotto la scure di questo meccanismo perverso che non si schiera a favore dei poveri, tenendoli in ostaggio. I cittadini liberi sono pericolosi perché, pensando con la propria testa, non sono gestibili.
  2. Oppure 4^ Tappa della scuola italiana, “Il sistema scolastico INTEGRATO”: il Covid-19 è un cigno nero che diventa una opportunità per un sistema scolastico integrato, più equo in quanto la scuola pubblica statale viene salvata con l’Autonomia e la scuola pubblica paritaria con la Libertà, operazione che le prime 3 fasi non sono state capaci di conseguire.

Come vorranno essere ricordati questi politici italiani? Uomini e donne coraggiosi o irresponsabili che per convenienza hanno tradito i più deboli …? Per l’inerzia c’è solo la dimenticanza sotto una coltre di polvere.

Infine, un appello: moltissimi di quei poveri confidano che Il Presidente MATTARELLA, da uomo saggio e rispettoso, intervenga nei modi che la Costituzione gli consente. Hanno espresso la loro solidarietà anche la Presidente del Senato Maria Elisabetta CASELLATI e la vice presidente della Camera dei deputati, Mara CARFGANA. Ci sono silenzi e silenzi, quelli che non dicono nulla (l’inspiegabile silenzio del Premier CONTE che ben conosce i termini del problema e il baratro che rischia di aprirsi) e quelli che dicono molto con i fatti (il silenzio in attento ascolto del Presidente MATTARELLA).

Il decreto Rilancio è stato firmato il 19/05/2020 sera, dopo che nell’art. 233 fu inserito il fondo straordinario di 70 Mln di euro al capitolo scuole paritarie, che sino al giorno precedente avevano zero euro. Sarà coincidenza che quel fondo è stato trovato in extremis nel corso della prima giornata di sciopero rumoroso? Non esistono coincidenze in questi casi; esistono gli interventi oculati che cambiano il corso degli eventi e quel fondo, benché paragonabile ad una briciola che non garantisce la sopravvivenza, li ha cambiati.

Ora si aprono margini di intervento nei prossimi giorni, per portare quel fondo a 1 Mld di euro: anche qui abbiamo già spiegato che non sono soldi cash ma operazioni di composizione. Si rimanda, per comprendere, al video dell’audizione in commissione Bilancio del 29.05.2020 .